Firenze: la Traviata secondo Hershey Felder
Il musicista canadese Hershey Felder si è innamorato di Firenze tanto da stabilirsi sulle colline intorno al capoluogo toscano, Ma soprattutto ha cominciato a farsi conoscere nell’ambiente musicale cittadino grazie non solo alla sua tecnica pianistica, ma ai suoi spettacoli dove interpreta in prima persona i musicisti che ama portare direttamente in scena. Un attore che già nel settembre 2020 aveva registrato una storia dedicata a George Gershwin al Teatro della Pergola, poi trasmessa in streaming e riproposta nel 2021 dal vivo al Teatro Verdi, Inoltre aveva girato a Firenze e dintorni un documentario su Piotr Ilic Čaikovskij e un video-musical su Dante ispirato a La vita nuova, sempre impersonando i protagonisti. Stavolta è toccato a Giuseppe Verdi, e sul grande schermo del centrale cinema Odeon è stato proiettato The Verdi Traviata (Hershey Felder Productions in collaborazione con la rivista The Florentine)
Il film si svolge su due piani temporali: il 1853 quando il maestro lavora all’opera destinata alla Fenice di Venezia e il 1897 quando l’ormai anziano Verdi rievoca quegli anni mentre Giuseppina Strepponi (interpretata da Gianna Corbisiero), sua seconda moglie, sta vivendo i suoi ultimi giorni assistita dalla figlia Maria Filomena Verdi (Francesca Cellini). Il racconto scorre parallelo, anche sulla possibile identificazione della Strepponi con il personaggio di Violetta. Un’opera dove la protagonista femminile è vista dalla donna come lo specchio di se stessa, con il rischio di essere oggetto di pettegolezzo e scherno. Ma ci sono anche i forti dubbi dello stesso Verdi sul libretto di Francesco Maria Piave (J Anthony Crane), con il quale non mancano contrasti. La censura poi impone che il soggetto tratto da La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio sia ambientato nel XVII secolo (nel film grazie ai costumi di Camilla Saccardi), mentre Fanny Salvini Donatelli, sotto contratto con il teatro La Fenice, è considerata inadatta dal compositore nel ruolo di Violetta perché dal fisico non compatibile con una donna giovanissima che muore per tubercolosi. La prima rappresentazione è un fiasco, ma di questo ci sono soltanto echi.
E’ invece descritto il lavoro di preparazione con cast, orchestra e coro. Immagini con il suono in presa diretta realizzate con l’orchestra i Musicisti Fiorentini (componenti dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), i giovani dell’Accademia del Maggio fra i coristi, e i tre cantanti Ekaterina Siurina (Violetta), Charles Castronovo (Alfredo) e Mark Delavan (Germont) autori di una prova eccellente, in particolar modo Siurina per capacità vocali e forza drammatica. Le immagini delle prove sono state girate a Palazzo Borghese a Firenze, mentre il resto è stato filmato a Venezia e a Villa Verdi a Sant’Agata. Un modo originale e godibile di presentare il nostro compositore più famoso, grazie alla devozione che solo un musicista può mostrare. Alla quale si aggiunge quella per la città di Firenze, protagonista a suo modo nella preparazione e nella realizzazione del film. Che è disponibile su theflr.net/hershey-felder-verdi con il ricavato destinato a The Florentine e altre organizzazioni culturali.
Michele Manzotti
(20 aprile 2022)
La locandina
Registi | Hershey Felder, Stefano Decarli |
Sceneggiatura | Hershey Felder |
Montaggio | Stefano Decarli |
Direttore di fotografia | David Becheri |
Costumi | Atelier Nicolao Venezia, Camilla Saccardi |
Trucco | Tiziana Lucarini |
Personaggi e interpreti. | |
Giuseppe Verdi | Hershey Felder |
Giuseppina Strepponi | Gianna Corbisiero |
Maria Filomena | Francesca Cellini |
Francesco Maria Piave | J Anthony Crane |
Violetta Valery | Ekaterina Siurina |
Alfredo Germont | Charles Castronovo |
Giorgio Germont | Mark Delavan |
Musicisti Fiorentini – membri dell’orchestra Maggio Musicale Fiorentino |
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