Firenze: le altalene romantiche di Daniele Ghisi
L’idea, la struttura del format Ritratti nel programma degli Amici della Musica di Firenze risulta sempre più convincente e coinvolgente. Ci fa conoscere da vicino compositori e compositrici di oggi, non solo le loro opere, anche i loro percorsi, vizi e passioni, il loro rapporto con colleghi e maestri del passato. Potremo considerare ogni incontro, ogni concerto, ogni ritratto, un passo avanti, un tassello in più verso quel concetto di unità della musica, tesi di cui si parla da tempo ma che aleggia ancora vaga.
Con queste premesse risulta emblematico l’ultimo concerto-ritratto dedicato a Daniele Ghisi. Compositore che afferma possedere un’affinità poetica con il repertorio romantico tanto quanto con i cigolii, dalla variabilità morfologica interessantissima, ripetizioni, salti di registro, di timbro, delle altalene, scoperti e poi registrati, grazie alla complicità involontaria delle giovanissime figlie. Suoni che, attraverso la fascinazione sulle relazioni possibili tra gli strumenti acustici e l’elettronica, diventeranno materia viva, radicale e rischiosa, la sottile linea rossa che guida Ghisi.
Brahms, Mendelssohn, Schumann eseguiti da un duo d’eccezione – Francesco Dillon violoncello / Emanuele Torquati pianoforte – Tre giganti romantici, scelti dallo stesso Ghisi, che i due leggono brillantemente, con sguardo moderno, sottolineando con raffinato equilibrio e profondità espressiva, la ricerca del bello, del nuovo, i tormenti esistenziali di coloro che potremo definire i primi compositori borghesi e intellettuali della storia della musica.
In questo pulsante panorama ottocentesco l’esecuzione, in prima assoluta, di Swing! per violoncello ed elettronica (2024) ci fa subito capire il contesto culturale, compositivo e di ricerca sonora di Ghisi. Cinque episodi, cinque altalene diverse che interagiscono con il violoncello amplificato e riverberato. Le tracce si confondono, ci confondono, suoni estremi, graffi sulle corde, archetto che insiste sul capotasto, echi ambientali, voci, volumi e timbri che variano, una banda musicale fantasma che passa e si allontana.
Ma Ghisi guarda ancora più indietro dei suoi amati romantici. Con Weltliche per pianoforte ed elettronica (2020) mette le mani su Bach, trascrive alcune sue cantate profane, le fa dialogare con l’elettronica diffusa tramite la cassa armonica dello strumento. Alla tastiera percussiva di Blumen, dove blocchi ritmici sospesi roteano su uno sfondo, pulviscolo sonoro visionario che poi sfuma nel silenzio si contrappone l’astrattismo ripetitivo e nervoso di Schlafe, qui l’elettronica possiede un peso maggiore, quasi copre il pianoforte in un descrittivismo ambientale misterioso che il ludico carillon finale ammorbidisce. Con August, che chiude il trittico, il contrappunto bachiano viene come diluito, distribuito in un paesaggio sonoro scolpito dai lampi della tastiera sui fondali mobili dell’elettronica. Ma il viaggio a ritroso di Ghisi non si ferma, arriva fino a Johannes Ockeghem, eccelso maestro dell’arte contrappuntistica franco-fiamminga del XV secolo. Sotto la lente del compositore le Chansons che trasfigurano in Trois Chansons per violoncello, pianoforte e dispositivo elettronico lo-fi (2012). Qui l’altrove necessario, così Ghisi definisce la propria idea di elettronica, costruisce un’architettura sonora il cui lirismo travalica l’assenza della voce mentre violoncello e pianoforte si intrecciano in percorsi sempre più spigolosi, obliqui, sapori jazzistici, scale ossessive, quasi silenzi enigmatici.
Paolo Carradori
(2 febbraio 2025)
La locandina
Violoncello | Francesco Dillon |
Pianoforte | Emanuele Torquati |
Programma: | |
Johannes Brahms | |
Sonata n.1 in miminore, op.38 | |
Daniele Ghisi | |
Swing! per violoncello ed elettronica (2024) | |
Felix Mendelssohn | |
Sonata n.2 in re maggiore, op.58 (I mov.) | |
Daniele Ghisi | |
da Weltliche per pianoforte ed elettronica (2020) | |
Blumen (da Weichet nur, betrübte Schatten BWV 202 di J.S. Bach; | |
Schlafe (da Wieget euch, ihr satten Schafe BWV 249a di J.S. Bach; | |
August (da Jede Woge meiner Wellen BWV 206 di J.S. Bach) | |
Felix Mendelssohn | |
Sonata n.2 in re maggiore, op.58 (III mov.) | |
Daniele Ghisi | |
Trois Chansons per violoncello, pianoforte e dispositivo elettronico lo-fi (2012) | |
Robert Schumann | |
Fantasiestücke, op. 73 |
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