Firenze: OPERA, AMORE dal Teatro del Maggio per portare l’opera italiana nel mondo

Il progetto è geniale e l’opera un gioiello. Stiamo parlando dell’operazione realizzata da un’idea di Marco Maria Cerbo (Capo dell’Unità per il Coordinamento degli Istituti Italiani di Cultura della Farnesina) e del regista Francesco Micheli, idea realizzata dall’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino su commissione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il libretto e la drammaturgia sono curati da Alberto Mattioli, che ha pensato di “scrivere un’opera sull’opera, un’opera lirica al quadrato, che aiutasse chi non la conosce a scoprirla e chi la conosce a riscoprirla.

Di conseguenza, il libretto è un libretto di libretti, un puzzle fatto di citazioni, incastri e sovrapposizioni che, nel solito triangolo operistico lei-lui-l’altro, racconta in realtà la storia del nostro melodramma da Monteverdi al Novecento”.

Il risultato è eccellente e, in linea con lo stile molto piacevole e divertente della penna di Mattioli, permette di percorrere con gioia oltre quattro secoli di storia del melodramma. A veicolare la drammaturigia di Mattioli è l’altrettanto azzeccata musica di Federico Gon, che ha cucito insieme queste diverse epoche, anche lui infarcendo la sua partitura di citazioni tratte dalle opere originali menzionate nel libretto.

L’opera che ne è derivata è stata definita “tascabile”, perché con pochi costumi e attrezzi di scena – contenuti in tre grandi trolleys e una sacca -, pochi cantanti – due cast costituiti ciascuno da tre allievi dell’Accademia del Maggio Fiorentino -, un pianoforte e una fisarmonica, girerà tutti gli 88 Istituti Italiani di Cultura del mondo, per far conoscere il nostro melodramma e un modo per celebrare quel riconoscimento che il canto lirico ha avuto la scorsa primavera, ovvero di patrimonio immateriale Unesco. Il soggetto di Opera Amore è tradizionale triangolo dell’opera lirica, lei-lui-l’altro, ma in questo caso il triangolo è costituito dalla Musica (il soprano) e l’Amore (il tenore), ostacolati inizialmente dall’Odio (mezzosoprano en travesti, in realtà il Teatro mascherato), che alla fine sarà vinto dalla forza dirompente dell’unione di Musica e Amore, si svelerà e celebrerà, insieme, la loro relazione e sé stesso.

La prima, anzi le prime, visto che ci sono state due repliche, una la mattina alle 11.30 e una il pomeriggio alle 16.30, si sono tenute domenica 23 marzo nella bellissima Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, con la regia di Francesco Micheli e scene e costumi di Chiara Taiocchi. Gli interpreti dei due cast sono stati Maria Rita Combattelli e Sabrina Sanza (La Musica), Michele Galbiati e Paolo Nevi (Amore), Giulia Alletto e Janetka Hosco (Il Teatro mascherato da Odio).

Tutti molto bravi, orgoglio dell’Accademia del nostro Teatro, che sta rivelando al mondo della lirica sempre più talenti. I pianisti che si sono alternati sono Carlo Manganaro e Romolo Saccomani, e i fisarmonicisti Raffaele Diego Cardone e Francesco Moretti. E ora buon viaggio a questo gioiellino di alta qualità.

Donatella Righini
(23 marzo 2023)

La locandina

Regia Francesco Micheli
Scene e costumi Chiara Taiocchi
Pianoforte Carlo Manganaro, Romolo Saccomani
Fisarmonica Raffaele Diego Cardone, Francesco Moretti
Personaggi e interpreti:
La Musica Maria Rita Combattelli, Sabrina Sanza
L’Amore Michele Galbiati, Paolo Nevi
Il Teatro (mascherato da Odio) Giulia Alletto, Janetka Hosco

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