Il Cantelli va a Tianyi Lu, direttrice neozelandese

È la giovane neozelandese di origine cinese Tianyi Lu la vincitrice dell’XI Edizione del Premio internazionale di direzione d’orchestra “Guido Cantelli”. La trentenne nata a Shanghai si è imposta sui gli altri finalisti – Bertie Baigent (venticinquenne inglese), Diego Ceretta (ventitreenne italiano) e Dmitry Matvienko (ventinovenne bielorusso) – nel concerto finale del concorso che si è svolto domenica 13 settembre al Teatro Coccia di Novara. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio Torino i candidati hanno diretto la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Felix Mendelssohn Bartholdy e la Sinfonia n. 7 in la maggiore di Ludwig van Beethoven. Il concerto può essere rivisto sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Teatro Coccia di Novara.

«In tempi drammatici come questi – dice Tianyi Lu –, è naturale aver paura, ma bisogna cercare di essere generosi e attenti al prossimo. Per questo anche io vorrei dare il mio contributo, soprattutto in una regione come il Piemonte che è stata duramente colpita dalla pandemia: donerò una parte della somma ricevuta, duemila euro, a una no-profit locale, Specchio dei tempi, che sostiene soprattutto anziani e deboli. Musica e arte devono sopravvivere, senza di loro rischiamo di dimenticare chi siamo».

Tianyi Lu ha passaporto neozelandese ma attualmente vive nei Paesi Bassi. È Direttrice d’orchestra in residenza presso la Welsh National Opera, Direttrice principale della St Woolos Sinfonia in Regno Unito e, fino allo scorso dicembre, è stata Direttrice Assistente della Melbourne Symphony Orchestra. Si è aggiudicata il Primo Premio (12.000 euro), assegnato dalla giuria composta da Donato Renzetti (ultimo vincitore del Premio Cantelli nel 1980 e Presidente della giuria), Christoph Becher (Direttore della RSO – Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna ORF), Nazzareno Carusi (pianista), Gabriel Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della Filarmonica di Cracovia), Didier de Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo), José Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Tucson), Hein Mulders (Sovrintendente dell’Opera e della Filarmonica di Essen), Sebastian F. Schwarz (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio Torino), e dai direttori d’orchestra Matteo BeltramiJordi Bernàcer e Antonino Fogliani, che si sono anche occupati della preselezione dei candidati.

Oltre a questo, Tianyi Lu ha anche vinto: il Premio dell’Orchestra del Teatro Regio Torino (1.500 euro), assegnato dai professori dell’Orchestra del Regio; il Premio Giovani (1.000 euro), assegnato da una giuria di studenti delle scuole secondarie di primo grado di Novara, coordinati dall’associazione Giovani Dietro Le Quinte; e scritture artistiche per dirigere un concerto alla Fondazione Teatro Coccia e uno al Teatro Regio Torino.

Il Premio della Critica è stato invece attribuito a Dmitry Matvienko da una giuria presieduta da Angelo Foletto (La Repubblica) e composta da Enrico Girardi (Il corriere della sera), Elvio Giudici (Il Giorno), Alberto Mattioli (La Stampa) e Carla Moreni (Il Sole 24 Ore). Matvienko si è anche aggiudicato il Premio Made in Italy (un frac disegnato da Carlo Pignatelli), conferito dal Presidente della Fondazione Teatro Coccia, Fabio Ravanelli, e dal Direttore Corinne Baroni.

Il Premio della Città è stato invece attribuito a Diego Ceretta da Emilio Iodice (Assessore alla Cultura del Comune di Novara e Presidente della giuria della Città), Ettore Borri (Presidente dell’Associazione Amici della Musica Vittorio Cocito) e Roberto Politi (Direttore del Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara). Infine, gli altri riconoscimenti in scritture artistiche per dirigere concerti sono stati assegnati a Bertie Baigent, che sarà protagonista di un concerto alla Fondazione Arturo Toscanini di Parma, e a Diego Ceretta, che dirigerà un titolo al Rossini in Wildbad – Belcanto Opera Festival.

Il Premio Cantelli, che in passato ha lanciato la carriera di grandi direttori d’orchestra come Riccardo MutiEliahu Inbal e Ádám Fischer, è rinato nel 2020 dopo quarant’anni di pausa in occasione del centenario della nascita di Guido Cantelli, il celebre direttore d’orchestra novarese scomparso prematuramente a soli trentacinque anni nel 1956. I quattro finalisti hanno superato la preselezione tramite video e curriculum tra 206 candidati provenienti da tutto il mondo (dall’Australia alla Corea del Sud, dal Brasile alla Russia, passando, solo per citarne alcuni, per Giappone, Hong Kong, Kazakistan, Taiwan e Nuova Zelanda) e, successivamente, le prove eliminatorie e le semifinali al Teatro Regio Torino.

I finalisti sono stati inoltre omaggiati da Warner Classics del cofanetto Guido Cantelli: The Complete Warner Recordings, che raccoglie dieci CD con interpretazioni di Cantelli, recentemente pubblicato sempre in occasione del centenario della nascita del direttore.

«L’XI edizione del Premio Cantelli – dice Corinne Baroni, Direttore artistico del concorso – è stata vinta dalla tenacia, dal lavoro di squadra e dall’amore per la musica. Grande protagonista di questa edizione è stata in primis l’Orchestra del Teatro Regio Torino, sempre professionale, disponibile e soprattutto con un grande cuore. È stata una settimana magica quella che abbiamo vissuto a Torino per le fasi eliminatorie e, oggi più che mai, risulta chiaro che questa luce, riaccesa dopo quarant’anni di assenza del concorso, non dovrà più spegnersi. Proprio per questo siamo tutti chiamati a fare la nostra parte».

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