Innsbruck, lo Jephte leggero di Voces Suaves
Non c’è nulla che istighi alla trasgressione più di un divieto; la Scuola Romana è di ciò esempio lampante.
Se la Controriforma impose canoni rigidissimi alla polifonia i compositori si presero libertà a iosa, per fortuna.
Tra Sedicesimo e Diciassettesimo secolo la musica non solo sacra – la produzione madrigalistica profana raggiunge anch’essa vette eccelse – sfida l’impossibile e, mantenendo ferma la piena intellegibilità del testo imposta dalle regole del Concilio Tridentino, si lancia in arditezze contrappuntistiche estreme, sperimentando e innovando.
L’ensemble svizzero Voces Suaves proponeva nel concerto dello scorso 10 agosto – nell’ambito delle Innsbrucker Festwochen der alte Musik – un’ampia selezione di mottetti di scuola romana concentrandosi sulla prima metà del 1600 e riservando il finale alla Historia di Jephte di Giacomo Carissimi e pietra miliare dell’oratorio sacro.
Al cembalo e all’organo la direzione di Michele Vannelli appariva fin dalle prime battute della Toccata Nona di Michelangelo Rossi fin troppo “soave”; l’impressione si andava confermando di mottetto in mottetto – con i tuoni del temporale che infuriava all’esterno della Jesuitenkirche a tenere desta l’attenzione del pubblico – attraverso esecuzioni corrette ma prive di mordente e del graffio necessario.
Nella linearità un po’ stanca del programma spiccavano la Toccata per arpa di Francesco Lombardo assai ben eseguita da Vera Schnider e Indica mihi quem diligit anima mea di Filippo Vitali, con il dialogo serrato di quattro voci.
Bene anche la Passacaglia per tiorba – ottima prova di Ori Harmelin – di Giovanni Girolamo Kapsberger, mentre purtroppo risultava alquanto noiosa la lettura del Capriccio sopra la Battaglia di Frescobaldi.
Non si è staccato dall’atmosfera generale neppure l’atteso Jepthe, a cui è mancata la forza drammatica che la musica stessa e le parole suggeriscono e la cui resa risultava un po’ anodina.
Pubblico comunque soddisfatto e applausi convinti prima di uscire sul sagrato sotto una pioggia battente.
Alessandro Cammarano
(10 agosto 2020)
La locandina
Voces Suaves | |
Organo e direzione | Michele Vannelli |
Tiorba | Orí Harmelin |
Arpa | Vera Schnider |
Viola da gamba | Giovanna Baviera |
Soprani | Christina Boner, Jenny Högström |
Alto | Jan Thomer |
Tenori | Dan Dunkelblum, Andrés Montilla-Acurero |
Basso | Davide Benetti |
Programma: | |
Giacomo Carissimi | |
Historia di Jephte | |
Mottetti di Rossi, Frescobaldi, Marazzoli, Vitali, Kapsberger |
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