Jacopo Spirei debutta al San Carlo di Napoli firmando la regia di Ermione di Rossini
Jacopo Spirei, regista fiorentino, debutta giovedì 7 novembre al San Carlo di Napoli con Ermione, uno dei titoli meno eseguiti del catalogo di Gioachino Rossini. La messa in scena celebra i due secoli dalla prima assoluta dell’opera, commissionata proprio dal Massimo partenopeo nel 1819.
Al debutto, l’opera non incontrò il favore del pubblico nonostante un cast stellare che vedeva Isabella Colbran nel ruolo del titolo. La prima ripresa in tempi moderni avvenne in forma di concerto alla Chiesa dell’Annunziata a Siena nel 1977 e sempre in concerto nel 1986 al Teatro Verdi (Padova). Invece, la prima rappresentazione in forma scenica avvenne nel 1987 al Rossini Opera Festival, protagonista Montserrat Caballé. Al Teatro San Carlo venne messa in scena l’anno successivo, sempre con la Caballé come Ermione. In seguito l’opera fu replicata in Italia, Europa e America, pur non essendo mai entrata nel consueto repertorio.
Lo spettacolo firmato da Spirei segna dunque un momento significativo per la sala che ha visto nascere quest’opera considerata oggi mitica da tutti gli appassionati e arriva dopo il grande successo ottenuto dal regista al Teatro Verdi di Pisa con un’altra rarità, L’empio punito del compositore toscano Melani.
Così Spirei commenta l’opera del Pesarese: «Ermione: opera di scelte, amore, dovere, potere e follia: a cosa si è disposti a rinunciare pur di ottenere quello che si vuole? Si può sacrificare il bene di una nazione per un interesse privato? E per amore? In quest’opera tutti sacrificano tutto e sono disposti a pagare un prezzo altissimo per le proprie scelte. In questa azione tragica, lavoro particolarissimo e sperimentale di Rossini, si cercano nuove vie per interpretare le debolezze dell’uomo mettendo al centro non un protagonista positivo ma un perdente, uno sconfitto, una tragedia del desiderio che diviene anche tragedia borghese. Per questo abbiamo deciso di indagare sulle pulsioni che spingono l’essere umano alle scelte più estreme: in un contesto di potere falsamente democratico, un popolo vincente e vincitore vede il proprio leader sedotto dal popolo sconfitto, e lo scontro che ne scaturisce porta al tracollo non solo i protagonisti ma anche un’intera società».
Le scene dello spettacolo sono firmate dal Nikolaus Webern e i costumi sono disegnati da Giusi Giustino. Nel cast vocale svettano i nomi del soprano statunitense Angela Meade (Ermione), quello del mezzosoprano Teresa Iervolino (Andromaca), affiancate dai tenori Antonino Siragusa (Oreste) e John Irvin (Pirro). Sul podio dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, il direttore Alessandro De Marchi.
La recita di Ermione del 7 novembre sarà trasmessa in diretta su Rai Radio 3 alle ore 20.00, la replica del 9 novembre (ore 19.00) sarà invece in diretta streaming sul sito OperaVision: ww.operavision.eu.
Info:
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