La 42ª Stagione Concertistica dell’Orchestra della Toscana: Classica è giovane
È sempre emozionante calpestare i legni del palco del Teatro Verdi di Firenze per la tradizionale conferenza stampa di presentazione della stagione concertistica. Da qualche anno l’Ort ha fatto la scelta di offrire a giornalisti, istituzioni, abbonati e pubblico questo privilegio, seguire l’evento godendo un punto di vista diverso, quello degli artisti. Si respira un’aria informale e piacevole che da sempre caratterizza questo appuntamento. Contribuisce e non poco l’affabilità, la passione frizzante, coinvolgente come quando dirige, del direttore artistico Daniele Rustioni nel raccontarci le quindici produzioni della stagione 2022/2023 accanto al Presidente Maurizio Frittelli. Premettendo, in considerazione dei suoi impegni internazionali come direttore, l’ingresso di un nome di prestigio e alto profilo, che lo affiancherà nella direzione artistica, quello di Daniele Spini, Rustioni presenta poi il nuovo programma che definisce profondamente classico e aperto ai giovani. Il direttore artistico usa spesso l’aggettivo giovane nel proprio intervento, apprezzabile la sua apertura verso nuovi talenti di casa nostra spesso scoperti prima all’estero, coniuga questo aggettivo però sempre in riferimento ai dati anagrafici di direttori e solisti, non potrebbe farlo rispetto ai repertori proposti che in realtà proprio giovani non sono. Con poche eccezioni e le due commissioni (a Renato Miani e Filippo Del Corno) ancora un cartellone dove si conferma quella già nota allergia che serpeggia tra molti direttori artistici verso la musica del secondo Novecento e contemporanea. Un vero peccato perché l’orchestra ha spesso dimostrato ottime qualità interpretative rispetto a questi repertori.
James Conlon, direttore onorario dell’ORT, apre il cartellone il 21 ottobre con Schubert La Tragica e la Sinfonia n.5 di Beethoven. Una coppia di new entry per la data del 18 novembre, il direttore bielorusso Dmitry Matvienko e la violoncellista salisburghese Julia Hagen con Danses Concertantes di Stravinskij prima di Haydn, Beethoven e Šostakovič. Per il Concerto di Natale – il 24 dicembre – Rustioni riprende la bacchetta con l’Ort insieme alla violinista Francesca Dego per un doppio Prokof’ev (Sinfonia n.1 Classica e Concerto n.2 per violino e orchestra) e chiudere con la Sinfonian.1 di Beethoven. Il 2023 –12 gennaio – si apre con un amatissimo solista e anche direttore, il violoncellista Mario Brunello proporre un programma stuzzicante, di Schubert Concerto per violoncello e orchestra, nell’arrangiamento di Gaspar Cassadò Arpeggione e chiudere con Verklärte Nacht di Schönberg. Il 25 gennaio Yutaka Sado, allievo di Ozawa e di Bernstein, uno dei maggiori direttori giapponesi in un programma impegnativo, di Mozart Sinfonia n. 40, di Mahler la Sinfonia n.1 Il Titano nella versione da camera di Klaus Simon. Diego Ceretta, classe 1996, fa parte di quella meglio gioventù presentata con orgoglio da Rustioni. Sarà lui sul podio del Concerto di Carnevale – 21 febbraio – con Giuseppe Gibboni, altro giovanissimo vincitore del premio Paganini, per il Concerto per violino e orchestra op.35 di Čajkovskij. Non mancano donne sul podio dell’Ort e per fortuna non fa più notizia. Il 2 febbraio Tianyi Lu ci offrirà prima di Schumann e Beethoven un raro Andante quasi recitativo, per archi di Elfrida Andrée. Il 16 marzo la neozelandese Gemma New, con al pianoforte un altro talento italiano attivo negli Usa Alessio Bax, affronterà la complessità del Concerto n.2 di Brahms, mentre il Concerto di Pasqua – il 7 aprile – vedrà sul podio del Teatro Verdi Alevtina Ioffe, la direttrice russa tra gli altri dirigerà il Concerto op.77 per violino di Brahms affiancata dalla violinista italo-romena Anna Tifu, musicista ampiamente esposta a livello internazionale. La stagione dell’Ort 2022/2023 si chiuderà il 23 maggio, ancora un giovane sul podio, Andrea Battistoni con un programma schubertiano. Con Rendering (1989-90) che si basa su appunti di una sinfonia incompiuta, l’Ort omaggia uno dei suoi padri fondatori a venti anni dalla scomparsa: Luciano Berio. Chiuderà la Sinfonia Grande.
Il cartellone completo della stagione e ulteriori informazioni sono disponibili su www.orchestradellatoscana.it
Paolo Carradori
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