La Stagione 2018-19 del Teatro Comunale di Vicenza. Cento serate di musica, danza e prosa.
È stata presentata ieri ad una folta platea di giornalisti e addetti ai lavori la stagione artistica 2018/2019 del Teatro Comunale di Vicenza, la dodicesima dalla sua apertura. Si sono alternati negli interventi di saluto il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Roberto Ditri, il neoeletto Sindaco di Vicenza Francesco Rucco, che al momento trattiene per sé la delega alla Cultura e Pier Giacomo Cirella, Segretario Generale della Fondazione TCVI. Sono di seguito intervenuti il Prof. Pier Luigi Sacco, Consigliere speciale del Commissario Europeo per l’istruzione e la cultura, Ordinario di Economia della Cultura all’Università IULM di Milano, Paolo Pigato, Presidente della Società del Quartetto di Vicenza, Franco Scanagatta, Presidente dell’Orchestra del Teatro Olimpico e Guido Beltramini, Direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e del Palladio Museum, responsabile della sezione “Arte a Teatro. A casa per una sera” del Comunale. Presenti anche i responsabili artistici delle sezioni della programmazione, Loredana Bernardi per la Danza, Annalisa Carrara e Federico Corona per la Prosa. Festeggiati i 10 anni dall’apertura, dopo 11 stagioni di eccellenti risultati, il Teatro Comunale Città di Vicenza può affermare una raggiunta maturità non solo in termini di qualità e quantità dell’offerta di spettacolo dal vivo e nel rapporto sempre più stretto con i suoi pubblici, ma anche nelle sue funzioni di attrattore culturale in grado di creare un sistema di relazioni e generare valore artistico, sociale ed economico per la Comunità.
Il cartellone
Sarà una stagione ricca di appuntamenti (oltre 100 date di spettacolo) e di suggestioni all’insegna del cross over dei generi artistici, quella che si aprirà al Teatro Comunale di Vicenza a fine ottobre con due spettacoli Fuori Abbonamento (l’omaggio musicale a Lucio Battisti di Bruno Conte a trent’anni dalla scomparsa del cantautore e il musical evergreen Jesus Christ Superstar), per concludersi a maggio con l’evento speciale Tecno-filò (Technology and me), di e con Marco Paolini una personalissima riflessione sull’uso delle nuove tecnologie, seguito dalla retrospettiva cinematografica ‘Racconto di un territorio’ dedicata a Jolefilm, la casa di produzione dell’autore.
Il cartellone contempla le sezioni “classiche” della programmazione – danza, danza al ridotto, prosa, prosa al ridotto, concertistica, sinfonica, gli spettacoli fuori abbonamento, la nuova sezione dedicata al circo e i Progetti Speciali con la sezione dedicata all’Arte curata da Guido Beltramini con nuovi interessanti sviluppi dopo il successo della prima edizione (inizio previsto in novembre con l’evento-spettacolo di Vittorio Sgarbi dedicato a Leonardo), la conferenza spettacolo di Marco Paolini e il Progetto Attraversa-menti curato dal prof. Sacco (vedi allegato).
Sono naturalmente presenti nella programmazione, anche se le date saranno disponibili dopo l’estate, gli appuntamenti del Cinema al Ridotto (danza, balletto e lirica spesso in diretta live dai più prestigiosi teatri del mondo, dal Bolshoi, dal Metropolitan e dalla Royal Opera House), i progetti educativi di #Tcvi Educational (Danzare per Educare, Opera Domani, il Teatro delle Emozioni), gli sviluppi dei progetti di audience development dedicati ad accrescere competente e coinvolgimento educativo nel pubbico.
La danza (consulenza artistica di Loredana Bernardi) è e resta il fiore all’occhiello del cartellone, con Vicenza Danza che giunge alla sua XXIII edizione; è una rassegna internazionale che porta in teatro le migliori compagnie e le espressioni più interessanti della scena contemporanea: nomi come Grupo Corpo, Hofesh Shechter, Paul Taylor Dance Company, il Ballet du Grand Théâtre de Genève e i sempreverdi Momix (che hanno scelto il Comunale per l’anteprima mondiale del nuovo spettacolo ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie) a Vicenza sono conosciuti ed apprezzati proprio per i rapporti speciali con questo palcoscenico. Saranno presenti per la prima volta le coreografie dalle radici etniche di Hervé Koubi e il flamenco spettacolare e colto della Compagnia María Pagés. La Danza al Ridotto propone percorsi contemporanei, anche ironici, in grado di incontrare il gusto degli spettatori alla ricerca di nuovi linguaggi e sperimentazioni (D’Agostin, Michele Di Stefano, Nuovo Balletto di Toscana, Gribaudi saranno i protagonisti della scena). È programmata anche la seconda edizione di Danza in Rete Festival | Vicenza-Schio che già agli esordi ha messo in luce la capacità di fare proposte innovative e trasversali in ambito coreutico con i talenti emergenti del territorio e l’attività di scouting anche a livello internazionale.
La prosa (consulenza artistica di Annalisa Carrara e Federico Corona in collaborazione con Arteven) propone un mix di alto profilo che offre i vari volti del teatro d’oggi, dalla commedia alla narrazione con echi di letteratura e cinema. I nomi sono quelli di Angela Finocchiaro, la raffinata compagnia ungherese di teatro-circo Recirquel Company, Stefano Accorsi con una nuova versione dell’Orlando Furioso di Ariosto, Veronica Pivetti nel remake di Victor Victoria; e ancora Ambra Angiolini accompagnata dal vicentino Matteo Cremon, uno dei nuovi volti del teatro italiano interpreti de La guerra dei Roses e poi due formazioni per due capolavori: un indiavolato Sogno di una notte di mezza estate (con Violante Placido, Stefano Fresi e Paolo Ruffini) e il capolavoro di Oscar Wilde L’importanza di chiamarsi Ernesto presentato dal Teatro dell’Elfo. In programma nella stagione in Sala Grande, ma in scena al Ridotto ci sarà Monica Guerritore con il ri-allestimento di un suo monologo di grandissimo successo, Giovanna D’Arco. Per la Prosa al Ridotto è previsto il gradito ritorno di Lucilla Giagnoni, mentre sono una novità su questo palcoscenico le talentuose Francesca Inaudi e Michela Cescon, attrice veneta particolarmente versatile. E ancora novità con due commedie: Le prénom. Cena fra amici e Mister Green, prodotto dal Theama Teatro, protagonisti i bravissimi Massimo de Francovich e Maximilian Nisi.
Mix di generi e varietà saranno parole chiave anche nella programmazione degli spettacoli Fuori Abbonamento: dal recital musicale d’autore dedicato a Lucio Battisti al concerto pop di Loredana Bertè, al Comunale in dicembre in una delle prime tappe del suo nuovo tour teatrale; dal musical (Jesus Christ Supestar al Principe Ranocchio, i titoli in programma) ma anche l’operetta, le danze folkloristiche, il gospel, i Momix e il cabaret (con Alessandro Fullin e Geppi Cucciari come nomi).
I concerti da camera, sezione realizzata in collaborazione con la Società del Quartetto di Vicenza, prevede tredici concerti; come da tradizione l’offerta propone un repertorio vastissimo che mette al centro i grandi Maestri dell’epoca Barocca, Classica e Romantica (anche attraverso alcuni concerti monografici) con qualche sguardo retrospettivo (le antiche melodie dei popoli mediterranei), un ammiccamento agli autori dell’Est (Kodály, Enescu, Dvorák e Čaikovskij), un assaggio di Francia (Ravel e Debussy) e un po’ di Novecento con Schönberg e Hans Werner Henze, un autore, quest’ultimo, davvero tutto da scoprire.
Sul fronte degli interpreti anche quest’anno faranno tappa a Vicenza, in esclusiva regionale, alcune fra le stelle più acclamate del panorama concertistico internazionale: i nomi sono quelli di di Radu Lupu, Jordi Savall, Emanuel Ax, Yefim Bronfman, Isabelle Faust e del quarantunenne direttore d’orchestra Andrés Orozco-Estrada, che poco prima di arrivare al Comunale guiderà la Chicago Symphony Orchestra nella terza Sinfonia di Mahler.
La sezione sinfonica, realizzata in collaborazione con la OTO, l’Orchestra del Teatro Olimpico, ha in programma sei concerti più il tradizionale Gran Concerto di San Silvestro, presenta una programmazione con tante conferme e qualche interessante novità. Le conferme riguardano il nome di Alexander Lonquich, che proseguirà nel suo ruolo di direttore principale della OTO; il direttore tedesco (ma italianissimo d’adozione) guiderà l’orchestra in tre dei sei appuntamenti della stagione in abbonamento esibendosi anche al pianoforte solo in un’occasione (nel Concerto di Mendelssohn per violino, pianoforte e orchestra). L’altra conferma è la “fisionomia” della OTO diventata sempre più una bottega d’arte, un laboratorio musicale di alta formazione al quale sono ammessi, dopo severe selezioni, i migliori giovani strumentisti “under 30” diplomatisi negli ultimi anni nei Conservatori di tutta Italia. La principale novità della stagione riguarda l’inserimento di un’orchestra ospite l’Orchestra Filarmonica di Torino; anche sul fronte della proposta musicale sono presenti ventate di musica nuova, spesso con brani mai ascoltati prima a Vicenza, privilegiando decisamente il repertorio del pieno Ottocento e del Novecento; il pubblico avrà modo di approfondire la conoscenza di autori come Hindemith, Richard Strauss, von Weber, Rachmaninov, Elgar, Brahms e Šostakovič.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!