La stagione estiva dell’Accademia di Santa Cecilia
Martedì 6 luglio l’Accademia di Santa Cecilia darà l’avvio alla stagione estiva nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica. Sarà un omaggio al compositore russo Igor Stravinskji per celebrare i cinquanta anni dalla sua morte, avvenuta a New York il sei aprile del 1971. È uno spettacolo curato da Daniele Cipriani
con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio
La produzione, che si avvale di varie forme di spettacolo è realizzata assieme alla Fondazione del Teatro Carlo Felice di Genova e il Nervi Music Ballet Festival 2021, con il patrocinio della Fondation Igor Stravinsky
Sul palco ci sarà un cast internazionale di musicisti formato da Beatrice Rana, Massimo Spada e Simone Lamsma, e molte stelle del mondo della danza.
Vladimir Derevianko, che è stato primo ballerino del Bolshoi di Mosca, impersonerà il compositore e introdurrà i brani della serata, e si esibirà anche in alcuni passi di danza.
Bisogna dire che l’Accademia di Santa Cecilia in questi mesi drammatici di pandemia ha lavorato incessantemente. Durante la seconda chiusura, dovuta alla recrudescenza dei contagi di Covid19, l’Orchestra e il Coro si sono esibiti nella sala vuota ma in diretta streaming o in collaborazione con Rai Cultura, per il canale Rai5. Poi finalmente si sono riaperte le porte della Sala Santa Cecilia al pubblico, naturalmente contingentato soli 500 posti che sono andati a ruba nel giro di poche ore. E così dal 13 maggio al 12 giugno con i Concerti di Primavera nella Sala Santa Cecilia, gli artisti si sono esibiti davanti al pubblico. Con l’Orchestra e il Coro, i protagonisti dei concerti erano Beatrice Rana con la direzione di Alpesh Chauhan, Carlo Rizzari e Alessandro Carbonare, Jakub Hrůša, Sergey Khachatryan, Kazuki Yamada e Luigi Piovano. Le musiche di Rossini, Brahms, Weber e Mendelssohn, Shostakovich e Schumann.
Beatrice Rana riapre anche la breve stagione estiva, dopo la sua nomina ad Accademica effettiva assieme a Anna Caterina Antonacci Claudio Ambrosini, Rinaldo Alessandrini, Nicola Piovani e Alessandro Solbiati con un Accademico Onorario come il compositore John Adams.
Abbiamo chiesto alla pianista salentina cosa ha significato questo lungo periodo di confinamento, in particolare cosa significhi per un musicista non potersi esibire davanti agli appassionati.
«Il ritorno in pubblico per me è una grandissima gioia, devo dire che io non ho vissuto l’isolamento come un sollievo. Il nostro lavoro è fare musica ma è fondamentale suonare davanti al pubblico. Lo streaming è stato un’alternativa e ci ha permesso di tutelare la nostra professionalità che, in qualche modo, era stata danneggiata nei primi mesi di chiusura. Ma il contatto reale è qualcosa di differente, anche se in forma ridotta con un pubblico più esiguo si instaura una comunicazione con le persone che escono da casa per venire ad ascoltarci. Il pubblico è una fonte di energia insostituibile, assolutamente necessaria.»
Rigurado al suo rapporto con Santa Cecilia che : «è sempre più consolidato dopo il lavoro fatto in questi anni. Il concerto di apertura della Stagione estiva è dedicato a Stravinsky, con un programma particolare. Sarà musica nata per il balletto, presentata con coreografie innovative; le Sacre du Printemps sarà eseguita con pianoforte a 4 mani e un solo ballerino in scena. Stravinsky ha lasciato con la sua musica tanti spunti, anche per questi anni che viviamo, È una continua fonte di ispirazione.»
La breve a stagione estiva, vedrà il ritorno di Sir Antonio Pappano sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia che dirige dal 1° ottobre del 2005, a capo della quale resterà fino al settembre 2023 quando sarà nominato direttore principale della London Symphony Orchestra. I musicisti dell’Accademia il 27 giugno hanno iniziato la “residenza” al 64esimo Festival di Spoleto con Oedipus Rex con una Giocasta di eccezione Anna Caterina Antonacci, Allan Clayton come Edipo e Mikhail Petrenko Tiresia.
Il 2 luglio l’Orchestra e il Coro diretti da Antonio Pappano sono ospiti al Sommerkonzerte di Ingolstadt, eseguono musiche di Rossini, l’ouverture del Guillaume Tell, il Concerto per violino di Sibelius la solista Lisa Batiashvili e per finire la Sinfonia numero 7 di Beethoven.
All’Auditorium della Musica nella cavea, all’aperto il 15 luglio il maestro Pappano con il violinista Ilya Gringolts con musiche di Verdi, il Concerto per violino di Cajkovskij e ancora Beethoven e la settima Sinfonia.
Il 22 luglio, il concerto sarà dedicato ad un viaggio in Amazzonia, in collaborazione con il MAXXI Museo delle arti del XXI secolo, le musiche di Villa-Lobos ovviamente le Bachianas Brasileiras n.4, Philip Glass Metamophosis n.1 da Aguas do Amazonas e sempre Villa-Lobos la suite di Floresta do Amazonas. Il direttore sarà Simone Menezes e il soprano Camila Titinger. Il 29 luglio una Gershwin Night con Wayne Marshall, il 6 agosto I Canti che hanno fatto l’Italia dall’Indipendenza all’Unità fino alla Grande Guerra con la trascrizione di Raffaele Gervasio. Il maestro Carlo Rizzari dirigerà Orchestra Coro e Voci bianche dell’Accademia. Per finire si ritorna alla cavea dell’auditorium il 29 settembre con Carte blanche a Richard Galliano.
Annarita Caroli
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