Buniatishvili – Noseda, tumulto emotivo in musica
La London Symphony Orchestra, guidata dal Principal Guest Conductor Gianandrea Noseda insieme alla giovane pianista di fama internazionale Khatia Buniatishvili, ha dato vita ad una serata emozionante al Barbican Centre di Londra. Una di quelle serate fiammeggianti, che restano impresse nella memoria.
Il programma prevedeva due lavori del repertorio russo: Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore, op. 18 di Sergej Vasil’evič Rachmaninov e La Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Filo conduttore: il tumulto emotivo che affliggeva entrambi gli autori al momento della composizione. Rachmaninov era alle prese con un grave periodo di depressione clinica (il concerto è infatti dedicato al suo terapista) causato dal fallimento della sua Prima Sinfonia, mentre Čajkovskij era afflitto da una depressione legata al suo disastroso matrimonio e all’eterna lotta interiore con la sua sessualità.
Khatia Buniatishvili strappa alla tastiera, con l’irruenza tipica dei giovani, una performance sublime. La pianista georgiana avvolta nel suo abito bianco, siede al pianoforte, assume una posa drammatica e si trasforma. Con la sua figura e i suoi movimenti Khatia suona così intensamente da provocare l’autentico entusiasmo viscerale del pubblico. La giovane Khatia (anno di nascita 1987) è tecnicamente un fenomeno: i passaggi complessi del primo movimento sono risolti con straordinaria velocità e chiarezza. Magico il suono del pianoforte che esordisce drammaticamente con pesanti accordi che aumentano di vigore in un crescendo che culmina in una grande melodia d’archi come solo la LSO è in grado di eseguire. La pianista è molto più di un mero fenomeno di tecnica: ella modula costantemente le sonorità e il peso delle note nei diversi registri cosi’ da riuscire a trasmettere in pieno l’intera gamma dei sentimenti contrastati che rendono Rachmaninov molto vicino al cuore dell’ascoltatore.
Nonostante la virtuosità che è richiesta al solista, in questo concerto il pianoforte raramente suona da solo. Complice senza dubbio il tour estivo di successo in Svizzera e Italia in cui i due artisti sono stati recentemente coinvolti, il maestro Noseda e Khatia realizzano una performance molto affiatata. Tempesta finale di applausi per un estratto della Rapsodia Ungherese numero 2 suonato come bis.
Il feeling tra la LSO e Noseda è evidente. Il direttore milanese ha chiuso la serata conducendo la quarta sinfonia di Čajkovskij, esaltando la stravaganza della partitura e regalando al pubblico un finale particolarmente frenetico. Purtroppo, qualche sbavatura dei fiati ha caratterizzato la fanfara iniziale della sinfonia. Anche se non ai livelli dell’eccezionale performance dei Wiener Philharmoniker alle prese con la stessa sinfonia a Salisburgo la scorsa estate, la LSO suona con carattere e sfoggia degli archi che sono il vero pezzo forte di questa orchestra sinfonica.
(29 ottobre 2017)
La locandina
Direttore | Gianandrea Noseda |
Pianoforte | Khatia Buniatishvili |
London Symphony Orchestra | |
Programma | |
RACHMANINOV Piano Concerto No 2 | |
TCHAIKOVSKY Symphony No 4 |
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