Lubiana: Onegin riprende forma in Musical all’arena Krizanke
La storia di Onegin, scritta da Puskin, ha ispirato registi e compositori. Per gli amanti dell’opera è uno di quei titoli che fa sempre piacere ritrovare, non solo per la trama ma anche per la musica. Non a caso, quindi, trovandosi di fronte alla possibilità di creare un musical, i russi hanno scelto di partire proprio da lì.
La compagnia del teatro Nova Scena di San Pietroburgo, con la regia di Sofia Streisand, ha messo in scena un musical inedito, intitolato “Il demone di Onegin”. Un demone, dai lunghi capelli biondo platino, privo di parola, viene quindi posto al centro della storia, che parte da una casa di cura in cui Onegin combatte con il ricordo di Tatiana e delle parole che la giovane gli ha scritto molti anni prima. Tatiana arriva a visitare l’uomo che ha sempre amato con la speranza di poter tornare indietro nel tempo e cambiare gli eventi. Come in un flashback ecco quindi prendere forma la storia del giovane Dandy e della ingenua sognatrice che si innamora di lui a prima vista. Una storia così non ha bisogno di molto altro per lasciare spazio alla creatività . E forse proprio per questo in Russia hanno pensato di farne un musical.
Che la Russia non sia un paese che ha una tradizione legata a questo genere è ben chiaro. Ma che lo abbia conosciuto guardando gli allestimenti inglesi e americani in tour può stupire, così come la determinazione di partire con un progetto tutto loro e affrontando i capolavori della letteratura del paese. Purtroppo il musical non è così semplice come sembra, da fare, e se a San Pietroburgo questo titolo ha appassionato il pubblico, non ha ottenuto lo stesso riscontro alla sua prima in Unione Europea. Ospite del Lubiana festival, e per la prima volta fuori dal suo paese di origine, “Il demone di Onegin” lascia molte perplessità. Innanzitutto per la esagerata ricchezza di particolari. Una maggiore disinvoltura nel ridurre il testo, avrebbe giovato alla prima parte dello spettacolo, che per non dimenticare nulla, diventa quasi prosa. Troppo parlato e troppo poco cantato, lo spettacolo evidenzia un ulteriore problema: la musica. Anton Tanonov, Gleb Matvejcuk e lo stesso Cajkovski non bastano ad avvolgere la storia, men che meno, quindi, a convincere gli spettatori. Temi deboli, che spaziano nei generi, ma senza una vera identità allo spettacolo, che sembra quindi una brutta copia di musical austriaci come “Rudolf” o un tentativo assai sfortunato di usare il rap come fa Lin Manuel Miranda. Ciò che riesce meglio è la parte modern folk, in cui i russi giocano con le loro tradizioni, ma anche in quel momento sembra di assistere al “Tanz der Vapire” edizione amatoriale.
Tutto questo non deve però confondere, perchè i costumi sono molto belli, e anche il cast dimostra una certa solidità vocale. Sicuramente convince Alina Atlasova come Tatiana. Molto bene il Lenski di Anton Avedejev con una voce tenorile pulita e potente, superato da Jaroslav Svarijov che interpreta l’Onegin ormai attempato. nonostante il bel colore e la pienezza della voce, Ivan Ozogin, che interpreta Onegin da giovane, rimane freddamente distante da tutti, mancando completamente di sensualità, di cui invece è ben dotato il suo alter ego attempato. Un discorso a parte va fatto per Sergej Hudjakov, che interpreta il Demone a passo di danza. Una figura eterea, con una disciplina e una padronanza dei passi evidente, che è penalizzata dalla regia. La Streisand infatti non decide mai fino in fondo se sia etereo o se abbia una diversa forma, se rappresenti la morte o se sia solo un povero diavolo che si diverte a giocare con i destini della gente. Manca inoltre un pizzico di coraggio, nel dare a Onegin una lettura più sfrontata.
Lunga vita al Demone, quindi, sperando che vada a stuzzicare la vena creativa russa, e che li sproni a migliorarsi un po’, perchè al momento il loro livello è nettamente inferiore a quello americano, e questa storia, al loro premier potrebbe non piacere molto.
Sarah Del Sal
(19 agosto 2019)
La locandina
Regia | Sofia Streisand |
Musiche | AntonTanonov, Gleb Matvejcuk, Cajkovski |
Coreografia | Mitrij Pimonov |
Personaggi e interpreti: | |
Eugenio Onegin | Ivan Ozogin |
Demone | Sergej Hudjakov |
Tatiana Larina | Alina Atlasova |
Onegin vecchio | Jaroslav Svarijov |
Olga Larina | Natalia Fireman |
Vladimir Lenski | Anton Avedejev |
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