Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino con un ‘congedo’ in prima esecuzione assoluta in scena al Teatro Malibran

Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino sarà in scena al Teatro Malibran a partire da venerdì 13 settembre 2019, nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2018-2019. L’opera in due atti con libretto e musica del compositore palermitano, ispirata al secentesco Il tradimento per l’onore dell’avvocato veneziano Francesco Stramboli, è forse il lavoro per il teatro più rappresentato di Sciarrino: presentata per la prima volta in tedesco nel 1998 al Festival di Schwetzingen, l’opera è stata allestita non meno di trenta volte in tre continenti. La Fenice la proporrà in italiano, con un ‘congedo’ in prima esecuzione assoluta, in un allestimento firmato dal regista Valentino Villa, con le scene di Massimo Checchetto e i costumi di Carlos Tieppo. La direzione d’orchestra è affidata a Tito Ceccherini, che guiderà un cast formato dal soprano Wioletta Hebrowska interprete della Malaspina, dal baritono Otto Katzameier nelle vesti del Malaspina, dal controtenore Carlo Vistoli nel doppio ruolo dell’ospite e della voce dietro il sipario, e con il tenore Leonardo Cortellazzi nel ruolo del servo. Cinque le recite in programma: il 13, 14, 18, 22, 24 settembre 2019.

La vicenda si ispira al celebre quanto tragico episodio biografico di Gesualdo da Venosa raccontato nel dramma Il tradimento per l’onore dell’avvocato veneziano Francesco Stramboli (e non di Giacinto Andrea Cicognini, come erroneamente si credeva fino a pochi decenni fa). La pièce seicentesca, che narra la storia del tradimento amoroso e del truce delitto passionale, è però solo lo spunto iniziale: la drammaturgia sciarriniana si discosta largamente dalla fonte, con l’eliminazione delle parti comiche – riutilizzate nella sua più recente opera Ti vedo, ti sento, mi perdo – e fino alla creazione di un libretto ‘cinematografico’, fatto di piccole sequenze, per lo più duetti, costruite in modo da creare una vertiginosa tensione emotiva. A questi flash di brevi inquadrature, si alterna una sorta di storia parallela, vale a dire la dissoluzione della chanson a tre voci (1608) del compositore francese Claude Le Jeune, basata su un testo di Gilles Durant de la Bergerie. La si sente cantare a sipario chiuso, prima che cominci l’azione; poi ritorna nel primo intermezzo in forma completa; nel secondo, con alcuni segni dislessici e di sfaldamento; infine nel terzo intermezzo in un grado maggiore di dissoluzione.

Luci mie traditrici è una tragedia in musica: «La tragedia non è solo sangue o fatti terribili. È una tensione – spiega Salvatore Sciarrino –: noi sappiamo quello che sta per accadere, ed è proprio questo avvicinarci progressivo che crea la tensione. Non il fatto in sé, che si potrebbe anche eliminare. La tragedia è nell’attesa. Per esempio, il fatto che La Malaspina ignori tutti i segnali e i trasalimenti che invece noi strumentisti e noi spettatori percepiamo. Come dice Eschilo, “O sorte degli uomini, / è ombra di un sogno / la felicità”. Io sono attratto dalla tragedia perché è il vero teatro, perché ci può riscattare dalle miserie, e socialmente ci unisce. Quando il linguaggio teatrale funziona, respiriamo insieme, nel buio, tutti nello stesso modo. È l’arte più profonda e misterica, è la riflessione sul dolore che alla fine ci vaccina dal dolore. Non possiamo vivere senza morire. Come ignorare questa realtà?».

Al termine della tragedia, gli interpreti eseguiranno – ed è una prima assoluta – «Distendi la fronte», un madrigale a cinque voci con strumenti, rielaborazione di quello a quattro voci e strumenti composto nel 2016 su testo dello stesso Sciarrino e utilizzato nell’allestimento dell’opera del 2017 a Basilea: «Da tragediografo non di buona volontà ma consapevole – conclude il compositore –, ho bisogno che torniamo a casa puliti, e non sporchi di sangue. Il congedo serve a questo».

L’opera sarà in scena al Teatro Malibran venerdì 13 settembre 2019 ore 19.00 (turno A), sabato 14 settembre ore 15.30 (turno C), mercoledì 18 settembre ore 19.00 (turno E), domenica 22 settembre ore 15.30 (turno B) e martedì 24 settembre ore 19.00 (turno D).

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