Lugano: la Stagione 22/23 della OSI
Si presenta ricca di novità la nuova stagione concertistica 2022/23 dell’Orchestra della Svizzera italiana: da una parte la tradizione che continua e si consolida, dall’altra l’apertura alla sperimentazione, con nuove idee per avvicinare il pubblico alla musica classica e l’intenzione di creare una connessione fra l’OSI e la community in cui essa vive.
Al centro della nuova stagione, prosegue la stretta collaborazione artistica con il Direttore principale OSI Markus Poschner e con numerosi solisti e direttori di fama mondiale, quali Martha Argerich, Julia Fischer, Sol Gabetta, Christian Gerhaher, Charles Dutoit e Krzysztof Urbański: collaborazione che rappresenta l’asse portante dell’attività di un’orchestra sinfonica.
Com’è ormai consuetudine dell’OSI da anni, questo lavoro è contraddistinto da un costante progredire della qualità ai massimi livelli artistici, qualità che viene sempre messa al primo posto nelle scelte di programmazione del Maestro Poschner e del Direttore artistico-amministrativo OSI Christian Weidmann.
Nel contempo, con la ripresa post-pandemica dell’attività concertistica internazionale e nazionale, si rafforza la posizione dell’OSI anche al di fuori dei confini della Svizzera italiana: all’estero sono previste tournées nel nord Italia, al Bodenseefestival in Germania e nell’avveniristica Isarphilharmonie di Monaco di Baviera.
Un obiettivo strategico importante per il prossimo futuro è anche una migliore connessione con la Svizzera interna, sia per quanto riguarda l’attività concertistica, sia per la comunicazione del brand OSI e – con esso- della Svizzera italiana e del LAC (dove l’Orchestra ha la sua residenza). Ecco così concerti a Basilea (Stadtcasino) e Zurigo (Tonhalle), le due piazze culturali più importanti della Svizzera tedesca, ma anche appuntamenti a Coira, nell’ambito del Derungs Festival, e altre località.
Lo stesso Festival Presenza con l’OSI e Sol Gabetta al LAC nel periodo di Pentecoste (di cui assisteremo a breve alla prima edizione) costituisce un ottimo esempio di come si possa combinare l’aspirazione a un continuo innalzamento della qualità e della creatività a una presenza attiva nella Svizzera italiana e, allo stesso tempo, a una rafforzata presenza comunicativa nella Svizzera tedesca.
Uno scenario in cui le attività nella Svizzera italiana non perdono certo d’importanza, al contrario: particolare significato, di questi tempi ancora segnati dal ricordo del distanziamento sociale, riveste il nuovo progetto be connected, che vedrà la luce nella stagione 2022/23. Il suo scopo è avvicinarsi al pubblico che ancora non si conosce, creare occasioni d’incontro, stabilire connessioni, rafforzare la community, che sia durante un’escursione sul Monte Tamaro per festeggiarne il 50esimo, in un lunch al LAC o una serata al Vanilla, la discoteca più grande del Ticino.
Inoltre, il progetto sperimentale Tracce iniziato la scorsa stagione, ma anche l’ulteriore consolidamento della collaborazione con i partner dell’OSI (il LAC per il grande progetto – fra gli altri- della Traviata, la SUPSI, il CSI, il CISA, il Locarno Film Festival, solo per citarne alcuni) nonché una presenza attiva sempre più consolidata nella capitale Bellinzona, dimostrano come l’OSI, accanto a una dimensione rafforzata fuori Cantone, voglia continuare ad essere – e ad essere sempre di più – l’Orchestra della e PER la Svizzera italiana.
Questo incessante rafforzamento dell’identità dell’OSI si manifesta anche nella collaborazione con la RSI, non solo attraverso la diffusione in diretta radiofonica di tutti i concerti OSI al LAC e OSI in Auditorio, ma anche con iniziative come la coproduzione di nuovi CD o la realizzazione di videostreaming.
Il programma della nuova Stagione 2022/23
Dopo l’attesa Traviata (quattro serate dedicate all’opera lirica dal 2 all’8 settembre al LAC), la programmazione concertistica dell’Orchestra della Svizzera italiana riprende a settembre con le stagioni OSI al LAC e OSI in Auditorio. OSI al LAC prevede dieci serate di grande repertorio fra autunno 2022 e primavera 2023 con i più grandi direttori e solisti della scena internazionale, fra cui Julia Fischer, Garrick Ohlsson, Charles Dutoit, Krzysztof Urbański e naturalmente il Direttore principale OSI Markus Poschner. La stagione OSI in Auditorio comprende invece quattro appuntamenti un po’ fantasiosi all’Auditorio Stelio Molo della RSI, alcuni nella formula Play&Conduct, che permette al solista ospite di esibirsi anche come direttore alla testa dell’OSI.
In entrambe le rassegne sono programmate repliche di diversi concerti in Svizzera e all’estero.
Accanto alle due stagioni principali, ecco nuovamente due grandi eventi al LAC: il Concerto di San Silvestro, con il ritorno a Lugano della celeberrima pianista Martha Argerich, e la seconda edizione di Presenza, il nuovo Festival di Pentecoste al LAC con la grande violoncellista Sol Gabetta (la prima edizione dal vivo è in calendario fra poche settimane, dal 3 al 5 giugno 2022; la seconda si svolgerà dal 27 al 29 maggio 2023).
Non mancano collaborazioni e concerti speciali, in particolare con la Città di Bellinzona: il 10 dicembre l’OSI ritornerà nella suggestiva cornice delle Officine per il Concerto di Natale, mentre la Chiesa Collegiata ospiterà l’atteso Concerto del Venerdì Santo il 7 aprile 2023, in collaborazione con il Coro RSI. Da ricordare infine i Concerti per le scuole a marzo 2023 (si è appena conclusa con grande successo l’edizione 2022, di nuovo in presenza al LAC nei giorni scorsi) e le numerose iniziative per bambini e famiglie, tra cui le sempre seguitissime Passeggiate musicali al LAC.
Per quanto riguarda l’estate 2022, oltre al Concerto dei diplomandi di fine giugno, l’OSI tornerà a prendere parte al Locarno Film Festival, ad inizio agosto per il concerto inaugurale, e in seguito al Festival Demenga, nella chiesa di Santa Maria in Val Calanca, e al già citato Festival Derungs a Coira. In calendario d’estate anche alcuni concerti in formazioni da camera nella rassegna LAC en plein air nello spazio dell’Agorà.
Sperimentando con be connected
L’OSI ama sperimentare: la nuova stagione porterà con sé il progetto be connected, per incuriosire e avvicinare nuovo pubblico ai concerti.
Curato dalla Responsabile di produzione e Audience Development OSI Barbara Widmer, dal 2022 nuovo membro di Direzione OSI, be connected si basa sull’idea che l’uomo non abbia limiti, se non quelli che si autoimpone, e che tutto nella natura sia in relazione, connesso e vivo, come già diceva la filosofia antica. be connected parte da queste origini, con l’intento di disseminare l’identità dell’Orchestra della Svizzera italiana laddove certi confini sembrano ancora esistere.
Punti forti del nuovo formato dell’OSI sono quindi concetti come avvicinamento, esperienza, community, linguaggio comune: l’obiettivo è attrarre il pubblico fuori dai soliti schemi, con formati inediti che possano incuriosire e anche abbattere quelle barriere che a volte si creano nei confronti della musica classica. Avvicinare quindi il pubblico all’OSI, ma anche i musicisti OSI al proprio pubblico: in definitiva, creare connessioni con la community in cui l’OSI vive.
Sotto il cappello di questo progetto sono previsti cinque appuntamenti: si comincia il 3 luglio con un concerto di OSI Brass in vetta al Monte Tamaro, per festeggiarne la 50esima stagione di attività, sottolineata anche dalla scelta dell’immagine-simbolo per la nuova stagione OSI (realizzata dal fotografo d’arte estone Kaupo Kikkas). Il 10 ottobre ci sarà una giornata di concerti dell’OSI al Centro professionale Trevano (CPT) e alla Scuola cantonale di commercio Bellinzona (SCC), nell’ambito del progetto EVENTI ideato dagli studenti in collaborazione con OSI e SUPSI.
Due eventi sul mezzogiorno (Lunch with OSI) il 19 ottobre e il 19 aprile daranno la possibilità a chi lavora di dedicare la pausa pranzo a un breve concerto al LAC, dialogando con i musicisti e con il direttore Markus Poschner, alla scoperta dei segreti che si celano dietro la realizzazione artistica di un concerto.
Infine, il 14 marzo, OSI@Vanilla, il tanto atteso concerto alla discoteca Vanilla di Riazzino, dove verrà proposta la Terza sinfonia di Čajkovskij, fuori dalla “sacralità” del LAC dove la stessa Sinfonia verrà eseguita due sere più tardi.
L’esecuzione di Čajkovskij negli appuntamenti be connected costituisce anche un ideale congiungimento col progetto Tracce, avviato la scorsa stagione per una rilettura delle opere sinfoniche del grande compositore russo sotto la direzione di Markus Poschner. Il progetto Tracce prosegue anche in questa stagione, nelle serate OSI al LAC del 16 marzo e 20 aprile, in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana (CSI) e il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive (CISA), sotto la guida del creative chair Tracce Andrea Molino.
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