Milano: a LaVerdi è festa grande per il Duo Canino-Ballista, una storia lunga sessant’anni
Mercoledì 16 gennaio 2019 si è celebrato all’Auditorium de “LaVerdi” un anniversario molto importante, sia per la Città di Milano che per la Cultura del nostro Paese. Il Duo pianistico formato da Bruno Canino e Antonio Ballista ha presentato, in ricorrenza dei suoi sessant’anni di storia compiuta, un programma di ben quattro concerti per due pianoforti e orchestra che, da J. S. Bach a E. Morricone, ha offerto al pubblico che gremiva l’Auditorium una serata da incorniciare. Non un semplice concerto, questa serata è stata molto di più.
L’apertura dell’evento col Concerto per due pianoforti e orchestra in Do maggiore BWV 1061 di Johann Sebastian Bach ha subito trasposto il pubblico in una dimensione di raccoglimento, ove l’attenzione al rigore stilistico e alla distribuzione alterata degli equilibri da parte dei musicisti veniva a trasformarsi subito sui volti dei presenti in espressioni di vivo compiacimento e spontaneo.
Già preparata l’atmosfera, è stato con il Concerto per due pianoforti e orchestra in Mi bemolle maggiore K 365 di W. A. Mozart che si è avuta una piena rivelazione di tutto quanto costruito e maturato dal Duo nel corso della sua lunga storia: di piena bellezza sono i fraseggi scelti e compiuti, non hanno mai lasciato al caso la linea di canto dando prova di una lettura attenta e rigorosa del testo mozartiano, trasformando la stessa in un’interpretazione che ha saputo rendere giustizia alle ragioni della Musica e al gioco perfetto di dialogo e sintesi che viene realizzato con l’Orchestra.
Già solo questi due lavori sarebbero stati sufficienti a “riempire” uno spazio dedicato ma, volendo probabilmente dedicare la serata alla Musica, più che a loro stessi, Canino e Ballista proseguono con altri due brani complessi. Così come nella prima parte, anche nella seconda i Concerti hanno visto il grande merito dell’Orchestra de “LaVerdi”, diretta in questa occasione da Marcello Bufalini, che, come il pubblico abituale ben sa, non manca mai di offrire esecuzioni di eccellenza quale ben solido e completo strumento musicale a più mani.
In apertura di seconda parte abbiamo goduto di “Varianti per Ballista Antonio Canino Bruno” per due pianoforti e orchestra di Ennio Morricone: questo lavoro è, come da titolo, l’ultimo di quelli espressamente dedicati al Duo nel corso della sua storia. Atmosfera molto diversa in questi minuti, sia rispetto alla prima parte che a quanto il nome del compositore lascerebbe intendere.
Trattasi di un lavoro per due pianoforti e orchestra che può essere annoverato senza dubbio tra quelli formalmente compiuti e musicalmente ricercati: le tinte create dall’insieme sono qui frutto di pennellate sapienti affidate in modo equilibrato e sostanziale ai tre protagonisti in scena (2pf e Orchestra), il cui materiale tematico viene ad essere costituito dalle iniziali di nome e cognome dei due pianisti.
A chiusura della serata un meraviglioso Concerto per Due Pianoforti e Orchestra di Francis Poulenc. Questo concerto è un lavoro magnifico per diverse ragioni, ad esempio: esso si pone come anello di congiunzione tra le risultanti delle ricerche timbriche francesi (e non solo) iniziate alla fine dell’’800 e le incursioni di stilemi caratterizzanti nuovi generi musicali, spesso non appartenenti alla “Musica Colta”. La resa è quella che solo due Maestri possono concepire, adottando scelte precise in quanto ad andamenti e sonorità che vanno a scavare fino in fondo alla ricerca timbrica.
L’ovazione convinta che ha abbracciato gli interpreti e il loro anniversario ben si sposa con le parole di Ruben Jais pronunciate come saluto da parte de “LaVerdi”: un evento che rende orgogliosi. Rende orgogliosi tutti noi, in quanto le ragioni ti tanta corale partecipazione è insita nei passi che il Duo Canino-Ballista ha compiuto, segnando così, direttamente e indirettamente, la storia del Repertorio per Duo pianistico attraverso riscoperte, prime assolute e preservazione dello stile.
Quando si diventa punti di riferimento è importante che la testimonianza offerta sul campo venga riconosciuta: vedere un Auditorium popolarsi di intellettuali, musicisti, personalità provenienti dai più disparati contesti è senz’altro un riconoscimento oggettivo che significa tanto. Felici che questa occasione sia stata colta da altrettanto punto di riferimento per la vita musicale come lo è “LaVerdi”.
Quando gli anniversari d’eccezione vengono celebrati con eccellenza allora significa che si è fatto un buon lavoro e che, altrettanto, si è seminato parecchio… chissà cosa ci riserveranno per il loro settantesimo! I nostri auguri più vivi, con la Musica e in Musica.
Antonio Cesare Smaldone
(16 gennaio 2019)
La locandina
Pianoforte | Bruno Canino |
Pianoforte | Antonio Ballista |
Direttore | Marcello Bufalini |
Programma | |
Johann Sebastian Bach | Concerto per due pianoforti e orchestra in Do maggiore BWV 1061 |
Wolfgang Amadeus Mozart | Concerto per due pianoforti e orchestra in Mi bemolle maggiore K 365 |
Ennio Morricone | “Varianti per Ballista Antonio Canino Bruno” per due pianoforti e orchestra |
Francis Poulenc | Concerto per due pianoforti e orchestra in Re minore |
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi |
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