Milano: Fierrabras debutta alla Scala, opera sublime ma la produzione non convince
Ancora troppo poco si sa della produzione teatrale di Franz Schubert, il quale oltre alle più celebri pagine liederistiche, cameristiche e pianistiche ha prodotto una ventina di titoli operistici, di cui sette rimasti incompiuti.
Fierrabras, opera eroico-romantica in tre atti su libretto di Josef Kupelwieser, in passato riscoperta da Fedele D’Amico, Sergio Sablich e Claudio Abbado, approda per la prima volta sul cartellone scaligero 2017/2018, suscitando interesse e ammirazione.
La vicenda, tratta dal poema in lingua d’oc La chanson de Fierrabras e dalla leggenda germanica Eginhard und Emma, si sviluppa su due livelli: l’intreccio amoroso fra i personaggi e gli eventi bellici di Carlomagno contro i mori.
Nonostante un libretto alquanto debole, la musica di Schubert vitalizza il testo con una scrittura piuttosto sperimentale per l’epoca, in cui coesistono forme e stili differenti collocati in perfetta coerenza drammaturgica. Indubbiamente ed evidentemente il modello assoluto dell’estetica teatrale schubertiana è da ricondurre a Die Zauberflöte di W. A. Mozart.
Ma veniamo alla produzione scaligera importata dal Salzburger Festspiele.
La regia di Peter Stein, seppur nel solco di una tradizione fatta di scene dipinte e soldatini di piombo – tralasciando alcune ingenue trovate – risulta debole nella caratterizzazione dei personaggi. L’eroismo romantico-remissivo-febbrile di Fierrabras emerge poco, così come Emma e Florinda appaiono poco definite caratterialmente. Statiche le scene corali in cui i crescenti tumulti rimanevano nelle intenzioni.
La concertazione di Daniel Harding, nella sua pacata eleganza, manca di chiaro-scuri soprattutto nei lieder strofici, e di slanci impetuosi nei passi più concitati.
Sul versante vocale occorre fare una riflessione: la scrittura schubertiana ha un’impronta prettamente cameristica e Fierrabras, per sua conformità, potrebbe essere considerato un grande ciclo di Lieder in forma scenica. La gestione vocale di quest’opera è molto delicata e nel momento in cui si evade da un’emissione liederistica, eccezion fatta per l’aria di furia di Florinda, si avverte immediatamente il cambio del registro stilistico.
A fronte di questa riflessione il tenore Bernard Richter ha affrontato il difficile ruolo di Fierrabras mantenendo una linea di canto consona allo stile schubertiano così come il Roland del baritono Markus Werba ha convinto pienamente.
Il soprano Anett Fritsch, non sempre a suo agio nella zona acuta, scenicamente è rimasta un po’ in ombra, complice una regia poco incisiva.
Di maggior peso vocale, il soprano Dorothea Roschmann ha caratterizzato il personaggio di Florinda con ottime intenzioni, affrontando con solidità tecnica la tanto attesa aria di furia.
Discontinua è stata la prova del tenore Peter Sonn che spesso ha forzato l’emissione alterando la linea del canto.
Il Carlomagno di Tomasz Konieczny è risultato eccessivamente severo anche nelle pagine in cui era auspicabile un timbro più nobile e regale.
Corretti Marie-Claude Chappuis, Alla Samokhotova, Martin Piskorski, Lauri Vasar e Gustavo Castillo.
Il coro, come sempre ben preparato da Bruno Casoni, ha affrontato le splendide pagine corali con eccessivo vibrato e qualche incertezza nei passi a cappella.
Fierrabras meriterebbe di entrare nel repertorio dei più importanti teatri quale testimone di una considerevole compagine della sfortunata e troppo breve esistenza di Franz Schubert.
Gian Francesco Amoroso
(5 giugno 2018)
La locandina
Direttore | Daniel Harding |
Regia | Peter Stein |
Scene | Ferdinand Wögerbauer |
Costumi | Anna Maria Heinreich |
Luci | Joachim Barth |
Personaggi e interpreti: | |
Emma | Anett Fritsch |
Florinda | Dorothea Röschmann |
Maragond | Marie-Claude Chappuis |
Fierrabras | Bernard Richter |
König Karl | Tomasz Konieczny |
Roland | Markus Werba |
Eginhard | Peter Sonn |
Boland | Lauri Vasar |
Ogier | Martin Piskorski |
Brutamento | Gustavo Castillo* |
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala | |
*Allievi dell’Accademia Teatro alla Scala |
Condividi questo articolo