Oltre il Quartetto Cetra. Virgilio A. Savona. Scritti critici e giornalistici 1939-1998
Tutti o quasi (eccetto forse i giovanissimi) ricordano il Quartetto Cetra e, fra i suoi membri, Virgilio Savona, “quello con gli occhiali”. Ma non tutti sanno che Savona, oltre che preparatissimo e bravo musicista, è stato anche critico musicale. Ebbene, ora ne rende conto un volume recentemente uscito per i tipi dell’Editore Nardini di Firenze, libro a cura di Paolo Somigli e con postfazione di Carlo Savona, unico figlio di Virgilio e di Lucia Mannucci (anche lei membro del Quartetto Cetra). Il volume, Oltre il Quartetto Cetra. Virgilio A. Savona. Scritti critici e giornalistici 1939-1998, ha come nucleo di partenza una cartella, che il figlio Carlo ha trovato nell’archivio Savona-Mannucci, in cui sono incollati da Virgilio stesso gli articoli ritagliati dai giornali su cui egli aveva svolto attività di critico dal 1939 al 1949. Il giovane Savona, allora diciannovenne, scriveva sull’organo di stampa del regime, “Il Giornale dello Spettacolo”, ma non era affatto “imbavagliato”, anzi. Un po’ come tutta la cultura del periodo fascista – che, diversamente da altri ambiti, non era sottoposta a restrizioni – anche la critica musicale permetteva di esprimere il proprio pensiero. Savona dimostra, oltre alla competenza musicale, che gli derivava dagli studi compiuti, anche una certa grinta nell’esporre e sostenere le proprie opinioni. Gli articoli si rivelano, dunque, materiale prezioso per conoscere uno spaccato della vita culturale del periodo, permette di capire come erano accolti generi nuovi, siano essi la musica contemporanea o il jazz. Per la contemporanea Savona fa delle acutissime osservazioni sulla necessità di educare il pubblico ad accettare nuovi linguaggi musicali, che risulta a tutt’oggi assai attuale. Oltre agli articoli di questa cartella ce ne sono altri che non sono mai stati raccolti da Savona padre, bensì conservati nell’archivio curato dal figlio Carlo e consultati e scelti da lui insieme a Paolo Somigli, che li ha scientemente organizzati per argomento e non per ordine cronologico, in modo da rendere più facile al lettore la fruizione: sette grandi sezioni, quasi tutte di argomento musicale, tranne due: una di recensioni librarie e una dedicata a cinema e teatro (a riprova della varietà di ambiti di interesse di Savona).
La raccolta è introdotta da un saggio, dello stesso Somigli, indispensabile per il lettore che voglia accingersi a leggere gli articoli contenuti nel volume: viene fornita una interessante panoramica del mondo culturale degli anni in cui Savona svolgeva l’attività di critico, nonché la notevole varietà di ambiti e generi musicali che vengono trattati. Ci piace ricordare che Somigli, professore di Storia della Musica presso l’Università di Bolzano, si occupa da anni della musica di consumo comparata a quella colta nonché delle contaminazioni. Poco prima della pandemia aveva iniziato a occuparsi di Savona in vista del centenario della sua nascita, che cadeva, nel 2019, insieme a quello dello scrittore Gianni Rodari, altro personaggio notissimo nella nostra storia culturale e molto legato a Savona. Somigli dette vita a una bellissima tavola rotonda su questi due personaggi e ora ha prodotto questo interessante e utile volume, che non è, tuttavia, esaustivo degli scritti di Savona, poiché, come rivela il figlio Carlo anche nella postfazione, nell’archivio emergono di continuo ritagli di giornali con altri articoli, oppure indicazioni di giornali o riviste dove ne siano apparsi e che si possono recuperare. Un “finale aperto”, insomma, che darà altri risultati, tutti molto interessanti per ripercorrere la nostra storia anche attraverso le cronache musicali. Non ci sono, infatti, solo recensioni di concerti, opere, libri musicali, musicisti da celebrare. Ci sono, nella seconda parte del volume, scritti su viaggi e esperienze fatte da Savona con il Quartetto, che hanno tutto il sapore di un “diario di bordo”, con riflessioni anche molto personali. Gli scritti dal 1968 in avanti, sono poi la rivelazione di un “altro Savona”, che si dedica all’impegnon politico e sociale attraverso la musica, inizialmente per valorizzare il patrimonio di canti popolari (spunto per un bellissimo scritto sui canti dell’emigrazione, pieno anche di intime meditazioni biografiche sue personali) e da lì, nel sottolinearne l’importanza, la riflessione sull’educazione musicale dei bambini. Loro, destinatari della necessaria trasmissione di un patrimonio musicale importante, sono da lui molto tenuti in considerazione, sia attraverso la produzione di dischi con musiche popolari o per bambini (ma sempre legate al patrimonio etnomusicale) per giungere al capolavoro dell’Opera delle filastrocche, su testi di Rodari tratti dalle Filastrocche lunghe e corte.
Un bel libro, che scorre benissimo nella lettura, sia per come Somigli lo ha organizzato (e per le utili note di cui lo ha corredato), sia per la capacità narrativa di Savona. Da leggere.
Donatella Righini
Paolo Somigli | |
Oltre il Quartetto Cetra | |
A. Virgilio Savona | |
Scritti critici e giornalistici 1939-1998 | |
Nardini Editore (2022) |
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