Orchestra Rai: Conlon festeggia la Pasqua con Wagner e Rimskij-Korsakov
Celebra il sacro mistero della Pasqua secondo il misticismo wagneriano e la ritualità ortodossa di Rimskij-Korsakov il concerto che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il suo Direttore principale James Conlon propongono giovedì 18 aprile alle 20.30 (turno rosso) all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con replica venerdì 19 aprile alle 20 (turno blu). Il programma, che prosegue il ciclo wagneriano inaugurato da Conlon nel 2017 con il primo atto da Die Walküre (La valchiria) e portato avanti lo scorso anno con Der fliegende Holländer, associa brani strumentali scelti da due capisaldi del dramma musicale di Richard Wagner – il giovanile Tannhäuser e Parsifal – alla Grande Pasqua russa op. 36 di Nikolaj Rimskij-Korsakov.
«Un artista come Wagner, abituato ad armeggiare con i simboli e ad innalzare ostensori, doveva finire per sentirsi come un fratello del sacerdote, anzi, sacerdote egli stesso». Così Thomas Mann sintetizza la religione dell’arte romantica, di cui Parsifal, rappresentato per la prima volta nel 1882 al Festival di Bayreuth sotto la direzione di Hermann Levi, è monumento supremo. Del dramma sacro che costituisce il coronamento della lunga e travagliata creatività wagneriana si ascolteranno: il Preludio che apre l’Atto I, in cui sono esposti con grandiosità alcuni motivi cardine dell’opera, dal tema dell’Ultima Cena a quello del Graal, il sacro calice in cui fu raccolto il sangue di Cristo crocifisso; il drammatico Preludio all’Atto III che descrive il deserto, simbolo di solitudine interiore, in cui vaga l’eroe Parsifal; il grande affresco dell’Incantesimo del Venerdì Santo, che si colloca nel terzo atto, quando Parsifal – tornando dopo lungo errare dai cavalieri del Graal per riscattarli dalla colpa che li ha macchiati – trova una natura in fiore di estatica bellezza; la solenne Marcia, in occasione del funerale di Titurel, che contrasta con la dolcezza della scena precedente e il Finale, impregnato di altissima sacralità, con il motivo della Fede che riappare più volte mentre Parsifal sale sull’altare quale nuovo re del Graal.
Segue l’Ouverture dalla grande opera romantica Tannhäuser (1843-1845), ultima composizione sinfonica nell’ambito del repertorio wagneriano a essere identificata come tale e non come preludio, nonché pagina fra le più sottoposte a continue revisioni, nel corso di trent’anni, da parte dell’autore. In accordo con l’ideale dualismo che forma il nucleo del dramma, sintetizza l’eterno conflitto fra purezza spirituale e godimento dei sensi che anima il Minnesänger (trovatore) Tannhäuser, destinato a pacificarsi grazie alla forza redentrice dell’amore.
Chiude la serata l’ouverture La grande Pasqua russa op. 36, scritta da Rimskij-Korsakov nel 1888 su temi liturgici della Chiesa ortodossa tratti dalla raccolta che Aleksej Fëdorovič L’vov pubblicò nel 1848 col titolo di Obikhod. Nonostante il materiale religioso di partenza, il brano riproduce, secondo la volontà dell’autore, «il passaggio dalla sera oscura e misteriosa del sabato della Passione allo sfrenato giubilo della domenica della Resurrezione». Una visione tutta pagana della festa più attesa e celebrata dal popolo russo, che in un tripudio di colori variopinti modula l’atmosfera di gioia collettiva con la solennità esteriore del rito.
Il concerto di giovedì 18 aprile è registrato da Radio3 che lo proporrà in data da destinarsi.
Il concerto è replicato sabato 20 aprile alle 21 al Teatro Municipale di Piacenza.
Per i concerti torinesi le poltrone numerate da 30 a 15 euro (ridotto giovani under 35) sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima dei due concerti sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.
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