Orchestra Rai: Le figure femminili di Richard Strauss al centro del concerto diretto da Valčuha con Manuela Uhl

“Ah! Ho baciato la tua bocca, Jochanaan. (…) c’era un sapore amaro sulle tue labbra. Era il sapore del sangue? No! Forse era quello dell’amore…”. Sono le parole di Salome nella macabra scena finale dell’omonima opera di Richard Strauss; la giovane donna ha danzato per il Tetrarca Erode e ha ottenuto ciò che desiderava: la testa del profeta su un piatto d’argento. “Il mistero dell’amore è più grande del mistero della morte” dice la fanciulla, prima del terribile bacio necrofilo e della catastrofe finale. Proprio la scintillante “Danza dei sette veli” – con il suo esotismo morboso e a tratti isterico – e la conclusione dell’opera – apoteosi dell’ossessione di Salome – sono al centro del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma giovedì 11 gennaio 2018 alle 20.30 (turno rosso) all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con trasmissione in diretta su Radio3. Sul podio sale Juraj Valčuha, già Direttore principale della compagine Rai dal 2009 al 2016, e attuale Direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli. Con lui il soprano tedesco Manuela Uhl – che sostituisce l’indisposta Krassimira Stoyanova – apprezzata interprete delle opere di Richard Strauss, che ha cantato nei teatri più prestigiosi, come la Semperoper di Dresda, il Colón di Buenos Aires o il Teatro Real di Madrid, e con direttori come Christian Thielemann, Semyon Bychkov e Antonio Pappano. Oltre alla scena finale della Salome, Manuela Uhl propone anche un’altra celeberrima pagina operistica di Strauss, dal Rosenkavalier: il monologo della Marescialla, nel quale la Principessa Werdenberg, congedati i visitatori mattutini, si lascia andare a un’intensa e malinconica riflessione sulla vita e sul tempo che passa, dominata dalla dimensione del rimpianto.
In apertura di serata Valčuha propone anche Vorspiel zu einem Drama (Preludio a un dramma) dall’opera Die Gezeichneten (I predestinati), scritta da Franz Schreker tra il 1913 e il 1915, che debuttò a Francoforte nel 1918. Il brano fu scritto nel 1914 dallo stesso Schreker con l’intento di destinare alla sala da concerto alcuni dei temi più significativi della sua opera. Il lavoro rielabora il materiale musicale del Preludio vero e proprio a Die Gezeichneten, facendolo diventare un brano a sé stante, che si caratterizza per la sonorità magmatica nella quale spiccano le melodie più sensuali dell’opera.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 1 in fa minore op. 10 di Dmitrij Šostakovič, scritta a soli diciannove anni e che segnò il primo grande successo del compositore.
Il concerto è replicato a Torino venerdì 12 gennaio alle 20. Le poltrone numerate, da 30 a 15 euro (ridotto giovani under 35), sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima dell’inizio sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.

Informazioni:

Telefono: 011.8104653
biglietteria.osn@rai.it
www.osn.rai.it

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