Padova: la didattica Gaga Symphony al Castello Carrarese
Le Note a Margine del sestetto della Gaga Symphony Orchestra chiudono il Castello Festival 2020 al Castello Carrarese di Padova. Una serata speciale per la compagnia di giovani talenti, che ha visto il debutto di questo nuovo format di didattica musicale.
Nato per soddisfare le limitazioni imposte per la lotta al Covid-19, questo spettacolo conta della presenza in prima linea delle voci narranti del direttore musicale, Simone Tonin, e del direttore artistico, Sara Prandin, che guidano il pubblico attraverso i secoli in una passeggiata nella musica.
Un progetto ambizioso e altamente strutturato suddiviso in aree tematiche condite da medley ad hoc, con l’obiettivo di formare e coinvolgere senza pretese lo spettatore.
Si è partiti dalle basi della teoria musicale fino alla melodia e al contrappunto, in un percorso tortuoso tra spiegazione e esempi pratici; da Monteverdi alle Spice Girls per comprendere che la musica di un tempo e quella di oggi usano lo stesso linguaggio in un gioco di melodia e tonalità che affasciano e incantano l’uomo ancora oggi.
Consolidate le basi si passa, nella seconda parte dello spettacolo, a concentrarsi sulla metrica. È il ritmo il filo conduttore del percorso dal Medioevo al Novecento. Accostando antico e moderno anche in questo caso si evidenzia come il gusto musicale si sia evoluto nel tempo, lasciano inalterata la sua intrinseca bellezza.
Il primo movimento dal Quintetto in Mi bemolle maggiore per pianoforte e archi op. 44 di Robert Schumann è il primo vero momento musicale della serata, nonché pretesto perfetto per parlare della Forma Sonata e di come i grandi compositori si siano divertiti a infrangere ogni regola dopo averla minuziosamente codificata.
Un medley di dodici canzoni del nostro secolo fondate sulla medesima struttura di accordi, ci mostra come le infinite modulazioni della musica possano veicolare differenti sensazioni e generi musicali. Qui la cosa si fa interattiva: tramite il programma in forma digitale è possibile tentare di indovinare il titolo delle varie tracce che compongono il mash-up.
Terminata la lezione ci si scatena nella ricreazione. Il sestetto si lancia in un ultimo virtuosismo fondendo tra loro nove hit del momento.
Memorabile bis con la versione sinfonica de “L’Amour Toujours” di Gigi D’Agostino ri-arrangiata secondo i vari stili musicali incontrati nella serata.
Una didattica in pieno stile Gaga Symphony che non fa rimpiangere la riduzione dell’organico, da sessanta a sei, dei suoi componenti. Un progetto che necessita di qualche limatura nelle tempistiche ma che sicuramente merita di essere promosso e incoraggiato.
Matteo Pozzato
(11 settembre 2020)
La locandina
Sestetto della GAGA SYMPHONY ORCHESTRA | |
I violino | Eleonora De Poi |
II violino | Sofia Di Mambro |
Viola | Eiling Virginia Labarca Bencomo |
Violoncello | Andrea Marcolini |
Pianoforte / tastiera | Francesco Valandro |
Percussioni / batteria | Andrea Bacci |
Voci narranti | Sara Prandin e Simone Tonin |
Arrangiatori | Simone Tonin, Michele Tognin, Sara Prandin |
Direttore Musicale | Simone Tonin |
Direttore Artistico | Sara Prandin |
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