Parma e Busseto: Festival Verdi XVIII Edizione, 27 settembre – 21 ottobre 2018
Macbeth, Un giorno di regno, Le Trouvère, Attila sono le opere in programma al Festival Verdi 2018, anno della sua XVIII edizione, a Parma e Busseto dal 27 settembre al 21 ottobre.
4 opere, 3 nuovi allestimenti in 3 teatri diversi, 3 orchestre, 2 cori, 6 commissioni in prima assoluta, 25 eventi per 70 appuntamenti in 25 giorni.
“Presentare la diciottesima edizione di Festival Verdi – dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma – è un compito particolarmente carico di significati. Difficile infatti sottrarsi alla suggestione dei paragoni e delle metafore: il Festival compie 18 anni, entra nella maggiore età, diventa adulto e, alla stregua di un figlio, si ha il duplice desiderio, da una parte di vederlo camminare con le sue gambe per farsi strada nel mondo, dall’altra di continuare a proteggerlo e sostenerlo fino a che non sarà realmente autonomo e non avrà più bisogno di te. Soprattutto quando, per restare nella metafora, l’infanzia e l’adolescenza hanno visto un percorso di crescita altalenante, fatto di alti e bassi, di successi e bocciature, momenti di buona salute seguiti da crisi acute e da lunghe convalescenze. Adesso, da qualche anno, la crescita è rigogliosa, il giovane festival gode di ottima forma, si affaccia sul panorama internazionale, parla le lingue del mondo, allaccia relazioni e si costruisce una reputazione tra i maggiori festival e teatri europei, e non solo. La grande sfida è confermare e consolidare questi risultati, perché i risultati, frutto del grande lavoro di tutto lo staff del Teatro Regio, non sono dati acquisiti per sempre, ma occorre un costante sforzo per evitare in futuro sbalzi e ricadute”.
“In tale direzione intendo interpretare il mio incarico, giunto al rinnovo lo scorso 31 dicembre, dopo un primo triennio che mi ha visto sempre al lavoro – “sul pezzo”, come si usa dire – con il massimo impegno, senza curarmi delle troppe polemiche che hanno accompagnato la mia nomina. Un consolidamento che dovrà procedere necessariamente sulle strade già tracciate: in primis la scelta irrinunciabile di proseguire – col fondamentale supporto del Comitato scientifico – nel percorso filologico, avviato in collaborazione con Casa Ricordi, per l’adozione e l’esecuzione di edizioni critiche, accanto a quella, altrettanto importante, della scelta di messe in scena innovative, per originalità di linguaggi e profondità di analisi dei testi”.
“Sul piano musicale questa edizione vedrà il debutto del Maestro Roberto Abbado nel ruolo di Direttore Musicale del Festival Verdi, sul podio dei complessi artistici del Teatro Comunale di Bologna, che conferma la collaborazione con il Festival, per Un giorno di regno a Busseto e per Le Trouvère al Teatro Farnese (edizione francese del Trovatore, in edizione critica), nell’allestimento firmato da Robert Wilson, uno dei più grandi Maestri della regia contemporanea, che costituisce la terza e ultima tappa del progetto Maestri al Farnese. Verranno rafforzati ruolo e attribuzioni del Comitato Scientifico, diretto da Francesco Izzo, grazie al quale nasce il FVJournal, pubblicazione non scientifica, ma sostanziosa dal punto di vista musicale/musicologico. Sarà una sorta di rivista, di quaderno del Festival e ospiterà saggi e interventi sulle Opere in programma. Il suo primo numero, in doppia versione italiano e inglese, a cura di Alessandro Roccatagliati, andrà in stampa in occasione della presentazione del Festival e avrà una diffusione internazionale, in tutte le varie sedi durante il road show di promozione”.
“Un impegno, quello di presentare personalmente il Festival Verdi nelle sedi di ambasciate, consolati e Istituti italiani di Cultura delle principali capitali e città europee ed extraeuropee, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, che ha dato i suoi frutti, sia in termini di presenze internazionali (oltre il 60% di spettatori forestieri), sia di notorietà presso la stampa e gli operatori, e che quest’anno avrà come obiettivo principale paesi extraeuropei, come l’Estremo Oriente o gli Stati Uniti, dove stiamo lavorando a una serie di iniziative volte a sviluppare le relazioni con il mondo dell’Opera americano e con quello orientale, sia a livello di fund-raising sia di scambi con Teatri e Festival”.
“Un altro tema sul quale sarà necessario lavorare è quello degli spazi. L’esperienza, complessa ed esaltante, del Teatro Farnese, ha dimostrato in questi tre anni che l’attività culturale, quando è prodotto di alto livello e di grande professionalità, è in grado di garantire al meglio la valorizzazione di quei beni culturali la cui conservazione non dovrebbe essere incompatibile con una fruizione, sempre rispettosa dei vincoli posti a tutela della salvaguardia e della sicurezza. Questa esperienza ci insegna che uno spazio può diventare parte integrante di un progetto, di una visione che nasce e si sviluppa su di esso e acquista senso da esso e ne restituisce allo spazio stesso. Dunque, se questa che conclude il progetto Maestri al Farnese dovesse essere l’ultima tappa, saremo certamente in grado di trovare spazi altrettanto e diversamente suggestivi, che in una città come Parma non mancano, da far riscoprire e vivere alla cittadinanza. Come ha fatto del resto in questi anni Verdi Off, la rassegna che accompagna il Festival, dedicata a un pubblico trasversale; e come continuerà a fare, con una sempre più articolata proposta sia negli eventi sia nei luoghi della città da invadere e da condividere. In questa direzione si muove già da quest’anno l’apertura delle Sale del Palazzo Ducale del Giardino che ospiteranno i concerti di Mezzogiorno in Musica”.
“Per finire con un breve cenno al programma che, come detto, troverà spazio d’approfondimento nel FVJournal, mi fa piacere evidenziare che anche questa edizione vedrà il debutto di quattro produzioni in quattro giorni, in tre spazi diversi – il Teatro Regio, il Teatro Farnese, il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto -, formula che ha favorito notevolmente l’incremento delle presenze e allungato la permanenza media dei visitatori in città”.
“I titoli scelti disegnano un percorso che ruota attorno all’elemento soprannaturale, al mistero, alla paura, a figure simbolo incarnazione del male assoluto, come Macbeth e Lady Macbeth nel titolo d’apertura, la zingara Azucena, col suo marchio d’infamia che è uno stigma sociale, Attila, il flagello di dio, il Re degli Unni che incombe minaccioso e distruttivo su Roma e la cristianità. Neri presagi, apparizioni fatali, sogni, visioni allucinatorie, sangue, morte, fuoco, omicidi, terrore: le streghe di Macbeth con la loro profezia, il fantasma di Banco, il padre che appare in sogno a Odabella, il sogno premonitore di Attila, il “soffio procelloso” che spegne i fuochi nel campo degli Unni, la pira che arderà Azucena e il rogo dell’infante; immagini forti, ai limiti dell’orrore, un senso di disordine, di kaos, di dolore per un ordine della natura che viene stravolto e negato accomunano le tre opere di quest’anno in scena a Parma, affidate a team artistici di grande livello: oltre al già citato Robert Wilson, il cui genio interpretativo e il cui rigore formale si misureranno con lo spazio affascinante del Farnese per Trouvère, l’allestimento di Macbeth – con un trio d’interpreti d’eccezione come Luca Salsi, Michele Pertusi e Anna Pirozzi, – vedrà la regia di Daniele Abbado con le scene di Graziano Gregori, creatore di immagini di cruenta e struggente poeticità; Attila è affidato alla sapiente e profonda analisi interpretativa di Andrea de Rosa che si avvale della collaborazione di Aurelio Colombo per le scene”.
“Diverso il clima che si respirerà al Teatro Verdi di Busseto, con i giovani del Concorso Internazionale Voci Verdiane e dell’Accademia verdiana che si cimenteranno con il primo Verdi di Un giorno di regnonell’elegante allestimento ispirato proprio a queste terre di un grande maestro come Pier Luigi Pizzi, qui reinventato da Massimo Gasparon”.
“Completano il programma alcuni appuntamenti speciali come il Gala per il compleanno di Giuseppe Verdi e il concerto diretto da Roberto Abbado che vedrà protagonisti i due complessi già impegnati nei due titoli d’opera al Teatro Regio di Parma, la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani. Sono certa che quest’anno, ancor più di ogni anno, Parma si stringerà attorno al suo Festival maggiorenne, accogliendo con il consueto calore e la sua proverbiale ospitalità tutti gli appassionati di musica verdiana che accorreranno per partecipare a questa festa”.
Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna, Parma2020 la cultura batte il tempo. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi, Crédit Agricole Cariparma. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Advisor AGFM. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Con il contributo di Complesso Monumentale della Pilotta, Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Opera Europa, Camera di Commercio di Parma, Fondazione Monte Parma, Ascom. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Orchestra giovanile della Via Emilia, Società dei Concerti di Parma, Lenz Fondazione. Sostenitori Dulevo, Mutti, Sicim, Smeg, Cantine Ceci, Agugiaro & Figna, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati. Sostenitori tecnici IgpDecaux, MacroCoop, Milosped, Grafiche Step, Andromeda’s, De Simoni. Tour operator partner Parma Incoming.
La promozione internazionale del Festival Verdi è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Enit, Istituti italiani di cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma, con il tour operator partner Parma Incoming e prevede un roadshow con tappe in 22 città di 3 continenti, nelle maggiori fiere turistiche e nelle capitali di Europa, USA, Cina, Giappone.
L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2018.
ANTEPRIMA
Per l’anteprima del Festival Verdi e l’inaugurazione di Verdi Off il 21 settembre alle ore 21.00, FULL WALL #verdinaria, performance di danza verticale site specific, commissione dal Festival Verdi in prima assoluta, animerà il cuore della città di Parma nella Piazza del Duomo. Il duecentesco campanile diventerà il piano su cui si muoveranno i corpi sospesi dei danzatori del nuovo spettacolo della Compagnia Il Posto Danza Verticale, l’ultima creazione di Wanda Moretti e Marco Castelli con l’accompagnamento musicale dello Small Ensemble. A seguire, e per tutte le giornate successive del Festival, Macbeth Immersive Experience, l’installazione multimediale a cura di Olo Creative Farm che accoglierà lo spettatore all’interno del grande cubo al centro della Piazza del Duomo proiettandolo nel mondo di Macbeth. Immagini, luci, ombre, visioni oniriche e musiche che ogni sera al calar del sole si proietteranno anche sugli storici edifici circostanti.
IL PROGRAMMA
A inaugurare il Festival Verdi 2018, il 27 settembre al Teatro Regio di Parma, Macbeth, (repliche 5, 11, 18 ottobre), nella prima versione che Verdi scrisse per il Teatro La Pergola di Firenze nel 1847, che andrà in scena in un nuovo allestimento firmato da Daniele Abbado, con le scene di Graziano Gregori, i costumi di Carla Teti e le luci di Angelo Linzalata. Sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, il Maestro Philippe Auguin dirige l’edizione critica dell’opera a cura di David Lawton interpretata da un cast con protagonisti Luca Salsi (Macbeth), Michele Pertusi (Banco), Anna Pirozzi (Lady Macbeth), Vincenzo Costanzo (Macduff) al suo debutto a Parma, Azer Zada (Malcom), Gabriele Sagona (Il medico), Simona di Capua (La dama di Lady Macbeth). Nella recita del 18 ottobre Lady Macbeth è interpretata da Davinia Rodriguez. Gli interventi musicali della banda in palcoscenico sono interpretati dall’Orchestra Giovanile della Via Emilia.
Al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto il 28 settembre debutta Un giorno di regno (repliche 3, 5, 6, 9, 10, 11, 13, 18, 21 ottobre) con la regia di Massimo Gasparon da un progetto di Pier Luigi Pizzi, nell’allestimento del Teatro Regio di Parma ricreato per il Teatro di Busseto, in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna. Francesco Pasqualetti dirige i giovani talenti del 56° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto e dell’Accademia Verdiana, mentre la partitura, nell’edizione critica a cura di Francesco Izzo, è eseguita da Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Andrea Faidutti.
Il progetto triennale Maestri al Farnese, inaugurato nel 2016 da Peter Greenaway con Giovanna d’Arco cui è seguito nel 2017 Graham Vick con Stiffelio, si completa il 29 settembre con Robert Wilson che firma regia, scene e luci del nuovo allestimento al Teatro Farnese di Le Trouvère (repliche 4, 7, 12, 14, 20 ottobre). Maestro concertatore e direttore Roberto Abbado, al suo debutto come Direttore musicale del Festival Verdi, alla testa dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna e del cast con protagonisti Roberta Mantegna (Léonore), Nino Surguladze (Azucena), Tonia Langella (Inés), Stefano Secco (Manrique), Franco Vassallo (Le Comte de Luna), Marco Spotti (Fernand), Nicolò Donini (Un Bohémien) e Luca Casalin (Un messager, Un Geolier) che interpreteranno la partitura nell’edizione critica curata da David Lawton ed eseguita in prima assoluta. Il team creativo dell’allestimento, realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e Change Performing Arts, è composto da Nicola Panzer (co-regia), Stephanie Engelin (collaborazione alle scene), Solomon Weisberd (collaborazione alle luci), Julia Von Leliwa (costumi), Manu Halligan (make-up), José Enrique Macian (drammaturgia).
Gianluigi Gelmetti, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani, dirige Attila, nell’edizione critica a cura di Helen M. Greenwald, che debutta il 30 settembre (repliche 6, 13, 21 ottobre) al Teatro Regio di Parma. Il nuovo allestimento dell’opera è firmato da Andrea De Rosa, con le scene di Aurelio Colombo, i costumi di Alessandro Lai e le luci di Pasquale Mari ed è realizzato in coproduzione con State Opera Plovdin, Città Capitale della Cultura Europea 2019. Protagonisti in scena Riccardo Zanellato (Attila), Maria José Siri (Odebella), Vladimir Stoyanov (Ezio), Francesco Demuro (Foresto), Paolo Battaglia (Leone) e Saverio Fiore (Uldino).
I concerti di Mezzogiorno in Musica trovano una nuova prestigiosa e affascinante collocazione nelle sontuose sale del Palazzo Ducale del Giardino, dove arie e duetti del repertorio verdiano affidati all’interpretazione dei giovani allievi dell’Accademia Verdiana, accompagnati al pianoforte, animeranno i fine settimana del Festival Verdi (6, 7, 13, 14, 20, 21 ottobre). Al termine del concerto il pubblico potrà godere di un aperitivo compreso nel prezzo del biglietto.
Il 10 ottobre, giorno del 205° compleanno, si apre con la Cerimonia in onore del Maestro che avrà luogo nel Foyer Arturo Toscanini del Teatro Regio di Parma con il Coro del Teatro Regio di Parma e la Corale Giuseppe Verdi di Parma che intoneranno il Va’, pensiero. La giornata di festa si concluderà alla sera con il Gala verdiano che vedrà protagonisti, accompagnati al pianoforte da Simone Savina, Maria Josè Siri, Nino Surguladze, Luca Salsi, Vladimir Stoyanov, Vincenzo Costanzo, Michele Pertusi, interpreti di arie e duetti del repertorio verdiano.
L’Orchestra dell’Opera Italiana è protagonista insieme a celebri artisti e interpreti verdiani, che anche quest’anno vi prenderanno parte amichevolmente, di Fuoco di gioia (16 ottobre), gala lirico benefico, ideato e organizzato al Teatro Regio di Parma dal Gruppo Appassionati Verdiani – Club dei 27.
Al Teatro Verdi di Busseto il 17 ottobre l’Orchestra Giovanile della Via Emilia è impegnata in un concerto lirico sinfonico su musiche di Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi. L’Orchestra è nata quest’anno su iniziativa dei Conservatori di Parma e di Piacenza e degli Istituti Superiori di Studi Musicali di Modena e Reggio Emilia, con la finalità di offrire ai migliori studenti delle quattro istituzioni l’opportunità di un’esperienza formativa nel campo della pratica orchestrale, sotto la guida di docenti-tutor, in sinergia con le forze produttive del territorio regionale e nazionale.
Il 19 ottobre al Teatro Regio di Parma, pagine di Giuseppe Verdi, Gioachino Rossini, Giacomo Meyerbeer e Gaetano Donizetti costituiscono il ricco programma del concerto diretto da Roberto Abbado con la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma.
AROUNDVERDI
Tre commissioni in prima assoluta per la sezione del Festival in cui l’opera del Maestro attraversa altri linguaggi e incontra la contemporaneità.
Il 2 ottobre presso l’Auditorium Paganini, il talento di Richard Galliano incontra Giuseppe Verdi nell’esclusivo Omaggio a Verdi, realizzato in collaborazione con Società dei Concerti di Parma. Principale artefice del rilancio della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive, Galliano è da molti definito l’erede diretto di Astor Piazzolla. Lo spettacolo propone, oltre alle tipiche atmosfere francesi, al tango argentino, alle melodie mediterranee e ai ritmi brasiliani, anche un programma verdiano appositamente interpretato per il Festival Verdi.
In Verdi Macbeth, in debutto a Lenz Teatro il 12 ottobre (repliche 13, 14, 16, 17, 18, 19, 20), l’esperienza artistica e formativa praticata da Lenz Fondazione con gli ospiti della REMS di Mezzani (Parma) – giunta al terzo anno dalla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari – si innesta nella nuova produzione che ha per oggetto d’indagine il Macbeth di Giuseppe Verdi. I diversi nodi drammaturgici sullo stato psichico/fantastico/onirico dei protagonisti dell’opera saranno interpretati da Sandra Soncini, Valentina Barbarini, dagli artisti dell’Accademia Verdiana e dall’Ensemble di Lenz Fondazione, con la drammaturgia e l’imagoturgia di Francesco Pititto, la regia, le istallazioni e i costumi di Maria Federica Maestri, le rielaborazioni musicali di Andrea Azzali e i movimenti coreografici di Monica Bianchi. Protagonisti in video Germano Baschieri, Mattia Sivieri, Ivan Fraschini, Daniele Benvenuti. Lo spettacolo è realizzato con il sostegno di Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, in collaborazione con Ausl Parma Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale Dipendenze Patologiche, REMS.
Il 17 ottobre presso l’Auditorium del Carmine Sergio Rubini legge Macbeth. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Società dei Concerti di Parma e in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. L’attore sarà la voce recitante che darà corpo alle parole di Shakespeare e Piave, accompagnato alla chitarra da Giampaolo Bandini che eseguirà musiche originali di Nicola Jappelli ispirate a John Dowland e Giuseppe Verdi.
VERDIYOUNG
Al Ridotto del Teatro Regio il 12, 13, 14 ottobre cinque appuntamenti con Macbeth Il canto dell’anima persa, la nuova commissione in prima assoluta del Festival Verdi per il pubblico delle scuole e delle famiglie per appassionare i più piccoli (da 7 anni), prodotto della Compagnia Rodisio e da Elsinor Centro di Produzione Teatrale.
Lo spettacolo di e con Manuela Capece e Davide Doro, racconterà al pubblico delle scuole e delle famiglie la più cruenta delle tragedie, la storia di un’anima persa lungo il sentiero dell’ambizione, e mostrerà ai più giovani la sua nascita, la sua crescita e la sua fine: Macbeth, una stella che esplode e diventa un buco nero.
CONCERTI, INCONTRI, PROVE APERTE
Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma al Ridotto del Teatro Regio con la partecipazione dei giovani cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri. Interverranno anche i maestri concertatori e i registi delle produzioni prossime al debutto: Gianluigi Gelmetti e Andrea De Rosa (Attila, 18 settembre), Philippe Auguin e Daniele Abbado (Macbeth, 24 settembre), Roberto Abbado e Robert Wilson (Le Trouvère, 28 settembre). Dino Rizzo cura l’approfondimento su Un giorno di regno al Museo Casa Barezzi di Busseto (24 settembre).
Première under 30, una serata esclusiva dedicata ai giovani, da condividere con gli amici in abito da sera è l’occasione per vivere in anteprima l’emozione di un debutto al Teatro Farnese, nella prova antegenerale di Le Trouvère (24 settembre). Il pubblico dei giovani under 30 e della scuole potrà inoltre prendere parte alle prove di Macbeth (23 settembre) e Attila (26 settembre).
In occasione del Festival Verdi 2018, il Teatro Regio di Parma rinnova la volontà di coinvolgere il pubblico delle associazioni e delle scuole a cui è riservata l’opportunità di assistere alle Prove aperte di Macbeth (25 settembre), Le Trouvère (26 settembre) e Attila (28 settembre), dopo aver realizzato, in modo autonomo e con il coinvolgimento degli associati, un percorso di approfondimento sull’opera.
Alle scuole è infine riservata la prova aperta a ingresso libero del concerto diretto da Roberto Abbado con la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma (19 ottobre).
La Corale Giuseppe Verdi di Parma diretta da Andrea Chinaglia (29 settembre), il Coro di voci bianche della Corale Giuseppe Verdi di Parma diretto da Beniamina Carretta (5 ottobre) e il Coro di voci bianche e giovanili Ars Canto diretto da Gabriella Corsaro (20 ottobre), sono i Cori al Festival Verdi che interpretano al Ridotto del Teatro Regio le grandi pagine verdiane, conosciute e amate per la loro capacità di esprimere i sentimenti universali in maniera profonda e immediata.
VERDI OFF
Stimolare, creare e condividere un’atmosfera festosa che abbracci ed emozioni contagiosamente chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi. Questo l’obiettivo di Verdi Off, la rassegna di appuntamenti collaterali al Festival Verdi a ingresso libero che il Teatro Regio di Parma realizza con il Comune di Parma e con il sostegno dell’Associazione“Parma, io ci sto!”. Spettacoli, concerti, mostre, installazioni, dj-set, incontri, film, progetti speciali: a Parma e a Busseto, dal 21 settembre al 21 ottobre 2018, opera, musica, teatro, cinema, arte, fotografia, gastronomia porteranno il Festival anche nelle strade, nelle piazze, nelle case, per condividere l’emozione di ritrovarsi nel nome di Verdi e diffondere la grandezza e la passione dell’uomo e dell’artista in modo lieve, giocoso e aperto, anche in luoghi in cui la musica è solo apparentemente distante o irraggiungibile.
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