Parma: presentata la Stagione del Regio

STAGIONE LIRICA

Carmen e Norma, i capolavori di Georges Bizet e Vincenzo Bellini, La favorita di Donizetti, il debutto per Parma di Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill e l’operetta in prima assoluta Gran Teatro Reinach commissionata per celebrare l’amato Teatro Reinach della città, distrutto in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra.

5 titoli e 22 recite da dicembre 2021 ad Aprile 2022 compongono la Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma

Gran Teatro Reinach è l’operetta in prima esecuzione assoluta commissionata dal Teatro Regio di Parma che debutterà sabato 11 dicembre alle ore 20.00 e domenica 12 dicembre 2021 alle ore 15.30, con la drammaturgia e i testi di Sergio Basile, la regia di Marco Castagnoli, le scene di Franco Venturi, i costumi di Lorena Marin, le luci di Andrea Borelli, le coreografie di Luisa Baldinetti.

Gianluca Martineghi dirige l’Orchestra Rapsody che eseguirà le musiche con gli arrangiamenti originali di Alessandro Palumbo tratte da La vedova allegra, Cin ci la, Il paese dei campanelli, Al Cavallino bianco, Scugnizza, Addio giovinezza!, Il Paese del sorriso, L’acqua cheta, Orfeo all’inferno. In scena Giuseppe Verzicco (Mino, per la prima volta al Teatro Regio), Eleonora Buccarini (Caterina, per la prima volta al Teatro Regio), Lucrezia Drei (Adalgisa), Valentino Buzza (Natale), Claudia Urru (Alba, per la prima volta al Teatro Regio), Manuel Amati (Lazzaro), Marco Bussi (Achille, per la prima volta al Teatro Regio), Chiara Tirotta (Mercede, per la prima volta al Teatro Regio), Massimo Fiocchi Malaspina (Maestro Brustolon), Filippo Lanzi (Attila Bottazzi), Thomas Rizzoli (Maggiore Kessler), Alfonso Antoniozzi (Il Suggeritore, per la prima volta al Teatro Regio in veste anche di attore).

“Il 13 maggio 1944, vittima dei pesanti bombardamenti degli alleati sulla città di Parma, termina la sua esistenza il Teatro Reinach, o Paganini, come si era “italianamente” chiamato dal 1938 – scrive Sergio Basile. Con la sua scomparsa si apre una ferita, mai forse rimarginata del tutto, nel cuore della città, in Piazza della Pace. Il Teatro Reinach non è stato mai più ricostruito. Questa drammaturgia vuole restituire alla città un pezzo della sua storia: un edificio, un teatro in cui sono passati attori, cantanti, direttori d’orchestra, pubblico, sensazioni, insuccessi. La storia del Reinach non è certo minore rispetto a quella del Regio. La parte più popolare della città passa dal Reinach.[…] Strana sorte quella del Reinach. Nacque come dono alla città di un banchiere tedesco, per dare una cornice dignitosa agli spettacoli più popolari: una specie di alter ego più domestico del Regio. […] Un omaggio postumo da parte del grande Teatro Regio verso lo sfortunato “fratello minore”, il Teatro Reinach, appunto”.

“Proprio il Reinach, cui si ispira lo spettacolo – scrive Marco Castagnoli, accoglie l’incontro fra due generazioni, due mondi distinti che attraverso il comune “fuoco sacro” del teatro si fondono, costituendo la linea principale della storia: il mondo del Suggeritore, fulcro centrale della vita del Teatro, e i giovani che in quel luogo trovano rifugio dopo un’azione partigiana. Il loro incontro sarà la miccia che coinvolgerà tutti nella realizzazione di un vero e proprio “spettacolo nello spettacolo” che tenterà di salvare loro la vita. E forse anche quella del Reinach?”

Carmen, opéra-comique in quattro atti di Henry Méilhac e Ludovic Halévy dal romanzo Carmen di Prosper Mérimée, musica di Georges Bizet, inaugura la Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma, ove torna in scena dopo 19 anni, mercoledì 12 gennaio 2022, ore 20.00 (recite venerdì 14 ore 20.00, sabato 15 ore 17.00, domenica 16 ore 15.30, venerdì 21 ore 20.00, domenica 23 gennaio 2022, ore 15.30) in un nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Haydn di Bolzano, con la regia di Silvia Paoli, che firma per la prima volta la messinscena di quest’opera, le scene Andrea Belli i costumi di Valeria Donata Bettella, le luci di Marcello Lumaca, i video di Francesco Corsi, le coreografie di Carlo Massari/C&C Company.

Jordi Bernacer dirige l’Orchestra dell’Emilia-Romagna “Arturo Toscanini”, il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma preparato da Massimo Fiocchi Malaspina.

Interpreti: Martina Belli (Carmen), Arturo Chacon Cruz (Don José, per la prima volta al Teatro Regio), Marco Caria (Escamillo), Laura Giordano (Micaela), Armando Gabba (Dancairo), Saverio Fiore (Remendado), Gianni Giuga (Morales), Massimiliano Catellani (Zuniga), Eleonora Bellocci (Frasquita), Chiara Tirotta (Mercedes). Nelle recite del 15 e del 21 gennaio Carmen sarà interpretata da Ramona Zaharia, Don José da Azer Zada, Escamillo da Alessandro Luongo, Micaela da Veronica Marini (al debutto nel ruolo), questi ultimi tutti per la prima volta al Teatro Regio.

“In questa messa in scena c’è, in particolare per me, la rivelazione di come anche questa sia l’ennesima storia di una donna vista attraverso gli occhi degli uomini: compositore, librettisti, scrittore e soprattutto Don José – scrive Silvia Paoli. […] Mi è sembrato dunque importante concentrare l’attenzione sul fatto che Carmen non esista in realtà se non attraverso le parole del suo assassino e che quindi il vero protagonista della vicenda sia Don José, colui che porta avanti l’azione. Non sappiamo nulla di Carmen che non sia in relazione a lui, Carmen non cambia, Don José si trasforma in nome di una passione (che mi guardo bene dal chiamare amore) vissuta in maniera ossessiva, malata, che lo porta a non tollerare l’idea di non poter più possedere quello che vuole; una storia che potremmo benissimo leggere anche oggi sulla cronaca di qualsiasi quotidiano. Ho pensato quindi a una prigione e all’intera vicenda non tanto come un flashback quanto piuttosto a un ricordo ossessivo di Don José che rivive dalla sua cella l’incontro con Carmen e l’epilogo tragico della sua storia, raccontandoselo e deformandolo attraverso l’immaginazione, il proprio punto di vista. […] Essendo gli anni Sessanta un periodo in cui per le donne comincia a realizzarsi un processo di emancipazione (ricordo che in Italia il reato di adulterio è stato abolito nel 1968 e il delitto d’onore solo nel 1981) e si mettono in discussione i pilastri del patriarcato mi sembrava giusto collocare la vicenda in quegli anni, dove il sogno di molti uomini continua ad oscillare fra la moglie devota e l’amante lasciva (la Santa e il demonio, Micaela e Carmen) ma per “il sesso debole” si aprono prospettive di crescita e ribellione. […] Sono convinta che per parlare di femminicidio senza retorica sia necessario più che mai che Carmen muoia; chiamare chi l’ha uccisa non “amante tradito” o “fidanzato geloso” ma assassino e metterlo in prigione è un modo per rendere giustizia a Carmen e a tutte le donne che vogliono essere loro stesse, a prescindere dai desideri degli altri”.

La favorita, grand opéra in quattro atti su libretto di Alphonse Royer, Gustave Vaëz e Eugene Scribe, musica di Gaetano Donizetti, debutta al Teatro Regio di Parma, ove torna in scena dopo 40 anni, venerdì 25 febbraio, ore 20.00 e domenica 27 febbraio 2022, ore 15.30 nel nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con Teatro Municipale di Piacenza, con la regia di Andrea Cigni, le scene di Dario Gessati, i costumi di Tommaso Lagattolla, le luci di Fiammetta Baldiserri.

Matteo Beltrami sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati, dirige il cast composto da Simone Piazzola (Alfonso XI), Anna Maria Chiuri (Leonora di Guzman), Celso Albelo (Fernando), Simon Lim (Baldassarre), Andrea Galli (Don Gasparo, per la prima volta al Teatro Regio), Renata Campanella (Ines, per la prima volta al Teatro Regio).

“La storia di Favorita è una storia di ruoli e di personaggi, delle differenze sociali tra questi e delle dinamiche affettive e di potere che li regolano – scrive Andrea Cigni. I ruoli e i personaggi sono il centro drammaturgico più importante. Poco importa in realtà il contesto storico o geografico della vicenda. Sono però importanti le relazioni tra i protagonisti e dunque uno spazio fortemente simbolico e significativo ove tutto si svolge e prenda vita. La sincerità, la chiarezza dei personaggi, il loro essere ‘veri’, è nascosto dal ruolo e dunque dal costume che li protegge e che impedisce di essere loro stessi. Il coro ha una funzione essenziale di commento all’azione, come se fosse spettatore distaccato ma presente di qualcosa che si svolge davanti a lui, come se assistesse a un teatro (nel senso filologico del termine, ovvero ‘azione del guardare’) rappresentato da Fernando, Alfonso, Leonora. E dunque dobbiamo andare a scoprire la verità nascosta dentro ai costumi dei personaggi stessi, che impongono un ruolo nella società e che rappresentano una specie di ‘corazza’ ai sentimenti, ma anche una protezione rispetto alla collocazione sociale che hanno. Siamo partiti dunque dall’idea del Teatro Anatomico, luogo dove si “esaminano” profondamente (fisicamente) gli individui e che qui vorremmo riproporre come “analisi” e disamina dei sentimenti, delle viscere affettive dei personaggi, del loro essere veri sotto una pelle (rappresentata dal costume) che solo quando viene tolta li lascia sinceramente esprimere ciò che sentono, provano, vivono mostrandoci i loro sentimenti, la loro sofferenza, la loro angoscia, il loro amore, la loro verità. Poco importa a dire il vero se è Spagna e se è il 1340. Ciò che conta è la dinamica drammatica raccontata allo spettatore (e dunque anche al coro che ha questa funzione in scena). […] Ci interessa così analizzare minuziosamente, come avviene per un corpo nel teatro anatomico, la storia tra i personaggi, le dinamiche dei loro comportamenti, la sintesi dei loro sentimenti. È assolutamente affascinante capire come, per mantenere una credibilità e un ruolo sociale, il costume intervenga sulle persone e che valore semantico questo ricopra nella drammaturgia e come lo spazio, che non è orpello o di contorno, diventi in realtà spazio vivo e vitale dell’agire analitico di chi assiste alle vicende rappresentate”.

Norma, tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani, musica di Vincenzo Bellini, debutta al Teatro Regio di Parma, ove torna in scena dopo 20 anni, venerdì 18 marzo 2022, ore 20.00 (recite domenica 20 marzo ore 15.30, venerdì 25 marzo ore 20.00, domenica 27 marzo 2022, ore 15.30) nel nuovo allestimento realizzato in coproduzione con Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Comunale di Modena, con la regia di Nicola Berloffa, le scene di Andrea Belli, i costumi di Valeria Donata Bettella, le luci di Marco Giusti

Sesto Quatrini dirige l’opera per la prima volta sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. Protagonisti Angela Meade (Norma), Stefan Pop (Pollione), Michele Pertusi (Oroveso), Carmela Remigio (Adalgisa), John Matthew Myers (Flavio), Mariangela Marini (Clotilde).

“Sullo sfondo di una guerra continua – scrive Nicola Berloffa – osserviamo i detriti di una società vinta e conquistata. Da un lato troviamo i Galli sconfitti che vivono reclusi in un palazzo ottocentesco incendiato e devastato, ultime vestigia di un potere perduto. Nessun druido con la barba, ma vecchi generali e soldati attaccheranno con le poche forze restanti Norma cercando di estorcerle il segnale atto a una agognata e penosa nuova Rivoluzione. In questo adattamento si è spostata l’azione del dramma verso un Ottocento europeo, nel periodo delle grandi lotte e delle rivoluzioni interne che hanno segnato il XIX secolo, ma sono state rispettate assolutamente le dinamiche conflittuali tra vincitori e vinti, i deliri amorosi e le gelosie uterine delle eroine belliniane. Potremmo trovarci a Solferino o a Parigi ai tempi della guerra prussiana. Vedremo cadere Norma, da “donna del popolo” a nuova vittima designata, perché nell’arco del racconto la sacerdotessa passa da beniamina a traditrice con una logica assolutamente moderna e marziale: nessun processo l’attende, solo una condanna urlata dalla piazza con una relativa violenta esecuzione. I temi suggeriti dal libretto potrebbero portarci a una facile attualizzazione, ma questo non è necessario perché la scrittura musicale di Bellini riesce in modo moderno a farci scoprire personaggi che, una volta liberati dai numeri di parata, provano sentimenti umani. Che sono gli stessi che proviamo noi oggi”.

Ascesa e caduta della città di Mahagonny (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny), opera in tre atti su testo di Bertolt Brecht, musica di Kurt Weill, va in scena per la prima volta al Teatro Regio di Parma martedì 26 aprile 2022, ore 20.00 (recite giovedì 28 aprile ore 20.00, sabato 30 aprile 2022, ore 20.00) nel nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, in coproduzione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, con la regia di Henning Brockhaus, le scene di Margherita Palli, le luci di Pasquale Mari, i costumi di Giancarlo Colis, la coreografia di Valentina Escobar.

Christopher Franklin dirige l’opera per la prima volta sul podio dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna “Arturo Toscanini” e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani. Protagonisti Christopher Lemmings (nei ruoli di Tobby Higgins e Jack O’Brien, per la prima volta al Teatro Regio), Marianne Cornetti (al debutto nel ruolo di Leokadja Begbick), Chris Merritt (Fatty), Luiz Ottavio Faria (al debutto nel ruolo di Trinity Moses, per la prima volta al Teatro Regio), Anne-Marie Kremer (al debutto nel ruolo di Jenny Hill, per la prima volta al Teatro Regio), Tobias Hächler (al debutto nel ruolo di Jimmy Mahoney, per la prima volta al Teatro Regio), Horst Lamnek (Bill, per la prima volta al Teatro Regio), Alexander Milev (Joe, per la prima volta al Teatro Regio), Sergio Basile (Il narratore), Roxana Herrera, Elizabeth Hertzberg, Yuliia Tkachenko, Cecilia Bernini, Priscila Moura Olegario, Mariangela Marini (Sei ragazze di Mahagonny). L’opera è presentata in lingua tedesca con sopratitoli in italiano e inglese.

“Mahagonny è una metropoli del piacere e del divertimento, un paradiso del whiskey, del mangiare senza limiti, dei bordelli lussuriosi – scrive Henning Brockhaus. È un luogo dove i soldi possono tutto ma alla fine non servono a niente: non si compra la felicità. Il protagonista Jimmy Mahoney con impeto da rivoluzionario del capitale impone la legge del “tu puoi fare tutto”. Tutti cercano il godimento e il divertimento soltanto nei soldi, quindi il loro desiderio è limitato e contorto. Jimmy Mahoney diventa alla fine la vittima delle sue intenzioni: indebitandosi per aiutare un compagno chiede un prestito che gli viene negato. Viene condannato a morte, perché non ha più soldi. Non avere soldi è rigorosamente vietato a Mahagonny. Alla fine Mahagonny precipita nella rovina, tra le proteste dei cittadini che condannano le atrocità del capitalismo e ribellandosi con violenza. Il mondo degli operai manca in Mahagonny; noi abbiamo creato però nel fondo della scenografia un mondo dei poveri e sfruttati. Esistono come un’ombra, ma la loro presenza è angosciante. Ci siamo ispirati anche alla pittura americana di Edward Hopper, sia per lo spazio sia per i costumi. L’America ha creato il sogno della felicità con il capitalismo, ma la ricchezza è basata sul crimine. In Mahagonny gli imprenditori sono prima criminali e poi giudici di loro stessi. Fondano una città del godimento, che promette di realizzare tutti i sogni: l’Utopia del Piccolo Borghese”.

58° CONCORSO INTERNAZIONALE VOCI VERDIANE CITTÀ DI BUSSETO

Il Comune di Busseto indice il 58° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in onore e memoria di Carlo Bergonzi. Il Concorso, presieduto dal Sindaco di Busseto Stefano Nevicati e diretto dal Direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo, si svolgerà a Busseto dal 13 al 18 giugno 2021, con la possibilità per il pubblico di poter assistere al Concerto dei Finalisti e proclamazione dei vincitori venerdì 17 giugno 2022, ore 21.00, alla Villa Pallavicino di Busseto e al Concerto di Gala dei premiati sabato 18 giugno 2022, ore 21.00, di fronte alla Casa Natale di Giuseppe Verdi a Roncole Verdi

CONTRAPPUNTI Incontri, Concerti, Prove aperte, Under 30

Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma al Teatro Regio: Gran Teatro Reinach (venerdì 3 dicembre 2021, ore 17.00), Carmen (sabato 8 gennaio 2022, ore 17.00), La favorita (sabato 19 febbraio 2022, ore 17.00) Norma (sabato 12 marzo 2022, ore 17.00), Ascesa e caduta della Città di Mahagonny (venerdì 22 aprile 2022, ore 17.00) con la partecipazione dei giovani cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri.

Le prove aperte di Carmen, Norma e Ascesa e caduta della Città di Mahagonny prima del debutto: momenti cruciali nei quali la complessità del lavoro in scena e dietro le quinte trova un’emozionante sintesi. Le prove antegenerali di Carmen domenica 9 gennaio 2022, ore 20.00 e Norma, lunedì 14 marzo 2022, ore 20.00 sono riservate al pubblico degli under30. Saranno aperte a tutta la cittadinanza le prove generali di Carmen, martedì 11 gennaio 2022, ore 15.30, Norma, mercoledì 16 marzo 2022, ore 15.30; Ascesa e caduta della Città di Mahagonny domenica 24 aprile 2022, ore 15.30.

La raffinatezza e la magnificenza di uno dei più belli e prestigiosi teatri d’Italia e del mondo svelata in quasi trecento immagini nel volume Regio Parma Teatro del Mondo, edito da VOS a cura di Alberto Nodolini che verrà presentato mercoledì 17 novembre 2021, ore 17.00 al Ridotto del Teatro Regio di Parma. A due secoli esatti dall’avvio del cantiere (1821), un inedito percorso visuale cattura l’anima di un luogo che preserva fortissimo il suo carattere identitario, nello sfarzo degli stucchi, nella preziosità dei velluti, nello sfavillio delle luci, nelle delicate cromie delle pitture, ma anche nella complessità dei laboratori di scenotecnica e di sartoria, nella sonorità vivace delle sale prove, nell’efficienza operosa dei locali tecnici. Una sintesi della storia di un monumento in poche parole e tante immagini, che restituiscono la vitalità di un teatro scrigno della tradizione e al contempo fabbrica contemporanea dello spettacolo in costante mutamento. Edizione VOS Editing, realizzato con il patrocinio di Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, Museo Glauco Lombardi, Sacro Angelico Imperiale Ordine Costantiniano di San Giorgio, con i testi di Alessandro Malinverni e Carlo Mambriani, le traduzioni di Lois Clegg, fotografi Graziano Fantuzzi, Luca Fregoso, Michelangelo Nodolini.

Nel 121esimo anniversario dalla morte del Maestro giovedì 27 gennaio 2022, ore 11.30 la Cerimonia in memoria di Giuseppe Verdi, il ricordo della Città presso il Monumento a lui dedicato in Piazza della Pace, con il tradizionale omaggio sulle note del Va’, pensiero cantato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Verdi, con la partecipazione delle istituzioni, delle associazioni cittadine e dell’Associazione Viva Verdi di Norimberga.

Nel giorno del 193° anniversario dell’inaugurazione del Nuovo Teatro Ducale, sabato 16 maggio 2022, Regio193, una nuova tappa verso la grande festa per i 200 anni del teatro cittadino, il cui programma dettagliato sarà prossimamente presentato disponibile su teatroregioparma.it

Il Teatro Regio di Parma per Tebaldi 100 celebra, con iniziative artistiche ed editoriali, Renata Tebaldi, tra le più grandi interpreti del XX secolo e protagonista di serate memorabili sui palcoscenici di tutto il mondo.

REGIOINSIEME Carmen, nata libera

Nell’ambito del progetto RegioInsieme, iniziative e laboratori dedicati alla figura di Carmen, donna libera, fiera della propria libertà. Una libertà calpestata dalla gelosia di un uomo che non sa arrendersi all’idea di perderla: una storia che tristemente si ripete, ogni giorno ancora oggi.

Un incontro sorprendente, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che il Teatro Regio ricorda illuminando la sua facciata di rosso ed esponendo scarpe rosse sui gradini dell’ingresso, avrà luogo al Teatro Regio di Parma giovedì 25 novembre 2021, ore 21.00, ingresso libero con prenotazione su teatroregioparma.it, ed avrà al centro proprio la donna: I Sonnambuli – Non fosse per le donne, con i narratori Michele Arezzo, Fabio Manenti e Peppe Arezzo al pianoforte. I Sonnambuli è un club letterario notturno andante, una “setta” per poeti. I loro incontri sono notti randagie: voci e pianoforte raccontano la letteratura, la cronaca, i miti, l’arte e la storia ogni volta in un luogo diverso. Al Teatro Regio racconteranno tutta la violenza che in ogni forma le donne devono sopportare. Ma ci sarà spazio anche per le cose belle: impossibile parlare al femminile senza pronunciarne la grandezza. “Le donne sono terribili e straordinarie, sono nette e inarrivabili come l’orizzonte. Le donne sono quella metà di umanità che ha nel cuore l’avvenire”. Il pubblico è invitato a portare con sé un cuscino su cui accomodarsi.

Domenica 9 gennaio 2022, ore 20.00 è riservata agli Under30 la prova antegenerale di Carmen, alla quale il pubblico è invitato a partecipare indossando un capo di colore rosso, in segno di solidarietà e di condanna di ogni forma di violenza nei confronti delle donne.

Incontri e iniziative di approfondimento sul tema della libertà, online e in presenza, realizzati per le scuole, l’Università e gli spettatori sensibili da novembre 2021 a gennaio 2022, con una coreografia in video a cura delle scuole di danza di Parma e un approfondimento su Carmen realizzato in collaborazione con Carla Moreni e gli allievi dell’Accademia Verdiana per gli ospiti delle RSA e i detenuti dell’Istituto Penitenziario di Parma.

Per informazioni regioinsieme@teatroregioparma.it

STAGIONE CONCERTISTICA

Otto i concerti che da novembre 2021 a maggio 2022 scandiscono la Stagione Concertistica 2021-2022 del Teatro Regio di Parma, già presentata lo scorso settembre e realizzata da Società dei Concerti di Parma in collaborazione con Casa della Musica e con il sostegno di Chiesi con protagonisti musicisti e solisti tra i più apprezzati del panorama mondiale Alexander Lonquich, Beatrice Rana, Andràs Schiff, Giuseppe Albanese, il Trio di Parma, Richard Galliano, Anna Tifu e Giuseppe Andaloro, David Russell.

La stagione concertistica ha inaugurato con Alexander Lonquich mercoledì 3 novembre 2021 ore 20.30, che al pianoforte ha eseguito di Robert Schumann Arabeske in do maggiore per pianoforte, op. 18; Novelette, op. 21 n. 8; Sonata n. 1 in fa diesis minore per pianoforte, op. 11; e di Karl Amadeus Hartmann la prima versione della Sonata “27 Aprile 1945. Un programma che ha unito due aspetti profondi dell’anima tedesca: la libertà dell’inconscio e il puro gioco della fantasia di Schumann con il senso di liberazione e riappropriazione della propria identità provato dai tedeschi come Hartmann all’indomani della caduta del Nazismo.

La pianista Beatrice Rana domenica 28 novembre 2021 ore 20.30, eseguirà i Quattro Scherzi, di Fryderyk Chopin, Études, Livre I di Claude Debussy, Trois mouvements de Petrouchka di Igor Stravinsky: tre autori-chiave fra Otto e Novecento e un Paese protagonista, la Francia. Il pianoforte nella sua completa espressione timbrica e il pianoforte in grado di ricreare la varietà e la gestualità orchestrale della musica per balletto.

Il Trio di Parma, violino Ivan Rabaglia violoncello Enrico Bronzi, pianoforte Alberto Miodini, sabato 4 dicembre 2021 ore 20.30 interpreterà la seconda versione, 1891, del Trio, op. 8 di Johannes Brahms e il Trio, op. 50 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. È il grande repertorio per Trio del XIX secolo, che questa volta affianca a un Brahms appena trentenne, fresco e vitale, un Čajkovskij sconvolto dal dramma della fine.

Giuseppe Albanese giovedì 3 febbraio 2022 ore 20.30 eseguirà al pianoforte: Invito alla danza di Carl Maria von Weber, nella trascrizione di Carl Tausig; il “Valzer” da Coppélia di Léo Delibes nella trascrizione di Ernst von Dohnányi; la Suite da Lo schiaccianoci Pëtr Il’ič Čajkovskij nella trascrizione di Mikhail Pletnev; il Prélude à l’Après-midi d’un faune di Claude Debussy nella trascrizione di Leonard Borwick; Suite da L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij nella trascrizione di Guido Agosti; La Valse di Maurice Ravel. Una serata tutta dedicata alla danza trascritta al pianoforte, fra Germania, Francia e Russia.

Sarà lo stesso Andràs Schiff giovedì 17 febbraio 2022 ore 20.30 ad annunciare al pubblico la sera stessa il programma dei brani che eseguirà al pianoforte.

Si intitola Passion Galliano la serata offerta al pubblico da Richard Galliano domenica 20 febbraio 2022 ore 20.30, che ripercorrerà sulla sua tastiera i suoi cinquant’anni di carriera. Il jazz, Bach, Mozart, il tango, i suoni mediterranei, la canzone francese in un viaggio attraverso un’esperienza musicale eccezionale, su un’eccezionale fisarmonica.

Il duo Anna Tifu al violino e Giuseppe Andaloro al pianoforte lunedì 21 marzo 2022 ore 20.30 interpreteranno la Sonata per violino e pianoforte in la maggiore di César Franck; Tzigane per violino e pianoforte, in re maggiore, op. 76, di Maurice Ravel; Poème, op. 25, di Ernest Chausson; Fantasia da concerto sulla Carmen, op. 25, di Pablo Sarasate. L’Ottocento franco-spagnolo sinonimo di artificio musicale, evocazioni cólte, esotismo.

David Russell alla chitarra domenica 29 maggio 2022 ore 17.30 chiuderà il Paganini Guitar Festival 2022 con musiche di Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Isaac Albéniz, Enrique Granados, Stephen Goss. La chitarra come strumento che attraversa i secoli: perfettamente adatta alle luci e al calore iberico come alle costruzioni contrappuntistiche settecentesche.

PARMADANZA

Sette appuntamenti scandiscono, da dicembre 2021 a maggio 2022, la programmazione di ParmaDanza, la rassegna dedicata alla musica classica e contemporanea. Il Teatro Regio ospiterà compagnie e danzatori provenienti da tutto il mondo: Ezralow Dance, attesissimo debutto a Parma, Compagnia del Balletto di Roma, Almamia Dance Project, Parsons Dance, Balletto Yacobson di San Pietroburgo, Compagnia del Balletto di Parma.

Open, lo spettacolo di Ezralow Dance, inaugura ParmaDanza 2021-2022 domenica 5 dicembre 2021 ore 20.30. Un atteso debutto al Teatro Regio di Parma, per la regia e coreografia di Daniel Ezralow, scritto a quattro mani con la moglie Arabella Holzbog. Open è un patchwork di piccole storie: numeri a effetto, multimedialità, ironia e umorismo sono gli ingredienti di uno spettacolo che, sulle musiche di Bach, Beethoven, Chopin e Rossini e con i costumi firmati American Apparel, intreccia fantasia ed emozione all’insegna del puro intrattenimento. Uno inno alla libertà creativa, al ciclo della vita, al rispetto dell’ambiente “un antidoto alla complicazione della vita”, come dichiara lo stesso Ezralow, che proporrà rivisitati anche celebri coreografie da lui create. “In Open c’è il contrasto tra città e natura, laddove solo quest’ultima può liberare l’uomo dalla frenesia”. In scena quattro pannelli per altrettanti quadri visivi e vignette in movimento con i quali dialogano e giocano gli otto ballerini della compagnia americana che nelle sequenze di gruppo così come negli assoli coniugano il linguaggio neoclassico e la modern dance.

Astor, un secolo di tango è un viaggio nelle suggestioni e nelle sonorità del tango, che la Compagnia del Balletto di Roma ha intrapreso in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla e che porterà in scena al Teatro Regio di Parma sabato 29 gennaio 2022, ore 20.30. Protagonisti Paolo Barbonaglia, Cecilia Borghese, Roberta De Simone, Alessio Di Traglia, Serena Marchese, Francesco Moro, Lorenzo Petri, Giulia Strambini, che danzeranno sulle musiche di Astor Piazzolla coreografate da Valerio Longo, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneon e dalla fisarmonica di Mario Stefano Pietrodarchi. “Astor rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee: un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni saranno al centro di azioni coreografiche astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón”. Con la regia di Carlos Branca, lighting design di Carlo Cerri, costumi di Silvia Califano.

In Carmen. Passo a due di un amore contemporaneo, in programma sabato 5 febbraio 2022, ore 20.30, prodotto da Almamia Dance Project il coreografo Mauro Bigonzetti interpreta le vicende di Carmen e Don José, protagonisti della novella omonima di Prosper Merimée che ha dato vita alla celebre opera di Georges Bizet, in un pas-de-deux costruito sulla coppia di danzatori Camilla Colella e Octavio De La Roza, che firma anche le musiche dello spettacolo. Corpo, voce, musica e danza si intrecciano in uno spettacolo non solo coreografico, ma anche gestuale e teatrale, in un gioco tanto sensuale quanto pericoloso. Con le luci di Carlo Cerri e i costumi di Silvia Califano.

Un attesissimo ritorno a ParmaDanza con i ballerini di Parsons Dance martedì 15 febbraio 2022, ore 20.30. La compagnia statunitense, fondata dal coreografo David Parsons nel 1985, continua a portare in tutto il mondo il suo spirito energico, positivo, inclusivo. Nella sua nuova tournée italiana porterà in scena, al fianco del leggendario Caught, alcuni brani inediti per il pubblico italiano e coreografie originali tratti dal suo grande repertorio.

 

Giselle, balletto fantastico in due atti, andrà in scena giovedì 31 marzo 2022, ore 20.30 interpretato dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo. Composto nel 1841, ispirato alla leggenda delle villi, creature del folklore slavo, su musiche di Adolphe Adam, libretto Jules-Henri Vernoy De Saint-Georges, Théophile Gautier, Jean Coralli, coreografia Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa, Giselle è tuttora considerato un caposaldo del balletto classico. Con le scene e costumi Vjaceslav Okunev.

I danzatori della Compagnia del Balletto di Parma, di recente costituzione, sono i protagonisti di Contemporaneamente, in scena venerdì 6 maggio 2022, ore 20.30, con due titoli che vedono la firma di due giovani coreografi: What they see is not what we see, coreografia di Nnamdi Christopher Nwagw indaga il conflitto tra le diverse percezioni della propria identità; in CarneViva il coreografo Francesco Gammino racconta la sua terra, la Sicilia, attraverso i ricordi, le musiche popolari, i colori.

Quartetto per la fine del tempo, lo spettacolo del NuovO BallettO di ToscanA realizzato su commissione del Teatro Regio di Parma in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, debutterà sabato 28 maggio 2022, ore 20.30. La coreografia di Mario Bermudez Gil tradurrà in danza le tinte apocalittiche del Quatuor pour la fin du Temps, composto da Olivier Messiaen nel 1941, mentre era prigioniero a Görlitz, nel campo tedesco nella Polonia occupata dai nazisti. Con i costumi di Santi Rinciari, le luci di Carlo Cerri. Direttore artistico Cristina Bozzolini.

REGIOYOUNG

La musica, il teatro, l’opera tornano ad abbracciare i più piccoli, le loro famiglie, le scuole, per ricominciare a incontrarsi, divertirsi e conoscersi da vicino, in sicurezza, attraverso storie e melodie sorprendenti ed emozionanti. 8 spettacoli, 20 appuntamenti e 4 laboratori da novembre 2021 a maggio 2022 sono i numeri di RegioYoung 2021-2022, la stagione del Teatro Regio di Parma presentata lo scorso ottobre e dedicata al pubblico delle famiglie, delle scuole e dei bambini da 0 a 14 anni, sulle note della musica jazz e di quella di Verdi, Rossini, Čajkovskij, Bizet.

Cartoons. Gli esploratori della giungla produzione ParmaFrontiere ha inaugurato il cartellone di RegioYoung (Ridotto del Teatro Regio di Parma sabato 30 ottobre 2021 ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie, durata 1 ora circa senza intervallo) L’immaginario dei cartoni animati rivive su un palcoscenico, a tempo di jazz, in un concerto-spettacolo per piccoli e grandi sognatori. Perché si può danzare un’immagine, ascoltare un colore, gustare una parola, dissetarsi d’un suono. Sabina Borelli, voce narrante; Diletta Longhi, voce; Matteo Valentini, sassofono; Paolo De Matteis, pianoforte; Giancarlo Patris, contrabbasso; Benedetta Rositano, batteria.

In Rigoletto. I misteri del teatro (Teatro Regio di Parma sabato 20 novembre 2021, ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie, durata 1 ora circa senza intervallo) una compagnia di cantanti arriva in teatro per mettere in scena Rigoletto ed ecco che, tra fondali e sipari, quinte e bauli, luci e ombre, macchine del vento e del tuono, il capolavoro verdiano rinnova la magia dell’opera e diventa l’occasione per svelare ai bambini da 6 anni i trucchi e i segreti della complessa e affascinante macchina teatrale, capace di trasformare la finzione in realtà. A disposizione delle famiglie un kit online per prepararsi allo spettacolo divertendosi. Lo spettacolo di Opera Domani coprodotto da Bregenzer Festpiele, va in scena con la regia di Manuel Renga, le scene e i costumi di Aurelio Colombo, l’adattamento musicale e drammaturgico a cura di As.Li.Co. Cesare Della Sciucca dirige l’Orchestra 1813 e i cantanti As.Li.Co.

Commissione del Teatro Regio di Parma in prima assoluta, La bella addormentata (Teatro Regio di Parma venerdì 26 novembre ore 10.00 per le scuole; sabato 27 novembre 2021, ore 16.00 per le famiglie, durata 1 ora circa senza intervallo) è lo spettacolo sulle musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij prodotto in collaborazione con Teatro del Cerchio e ispirato a La bella addormentata nel bosco di Charles Perrault, con testo e regia di Mario Mascitelli, scene e costumi di Antonella Mascitelli e Roger Catino sul podio dell’Orchestra Rapsody. La celebre fiaba andrà in scena in un’inedita riscrittura che ambienta la storia in un castello “moderno” che l’incantesimo della strega cattiva trasforma in una spettrale discarica con scheletrici alberi di plastica. I personaggi, interpretati da Mario Aroldi, Gabriella Carrozza, Chiara Casoli, Mario Mascitelli, Silvia Santospirito, Martina Manzini, Martina Vissani, sono quelli conosciuti da tutti: le tre streghette, il re, la regina, Grimilde e naturalmente lei, Bella, la principessa salvata da moderno un principe azzurro.

Ha festeggiato 20 anni Imparolopera il format ideato da Bruno Stori, Donatella Saccardi e Vincenzo Raffaele Segreto, tra i primi progetti educational sull’opera, inaugurato nel 1999 a cura del Teatro Regio di Parma e del Conservatorio “Arrigo Boito”, che anno dopo anno, opera dopo opera, ha permesso ad oltre 70.000 bambini di scoprire la bellezza del teatro e della musica. Quest’anno presenta Carmen, Teatro Regio di Parma mercoledì 19 gennaio 2022, ore 9.00 e ore 11.00 per le scuole, durata 1 ora circa senza intervallo, viaggio nell’opera di Georges Bizet, interpretato da Bruno Stori, che ne cura testi e regia, con gli allievi del Conservatorio di musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi a interpretarne i brani più celebri.

La Cenerentola di Gioachino Rossini è protagonista dei tre appuntamenti a cura di Opera Education di As.Li.Co, per raccontare al pubblico di ogni età, i temi del diritto all’infanzia e del diritto all’affetto familiare, la condizione della donna, il viaggio inteso come crescita, come esperienza per conoscere sé, il mondo, gli altri, l’identità ovvero il costruire la propria fortuna, l’essere artefici del proprio destino, trovando dentro di sé la determinazione di affermare la propria identità, nonostante le difficoltà.

Dolce Cenerentola, Ridotto del Teatro Regio di Parma venerdì 25 marzo 2022, ore 9.00 e ore 11.00 per le scuole; sabato 26 marzo 2022 ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie, durata 1 ora circa senza intervallo, tratto da La Cenerentola di Gioachino Rossini, con la regia di Simone Guerro, le animazioni a cura di Nadia Milani, i pupazzi di Ilaria Comisso, la drammaturgia musicale di Giuseppe Califano, un soprano e due attori accompagnati al pianoforte, è uno spettacolo partecipativo prodotto da AsLiCo in equilibrio fra opera e teatro, in cui il giovane pubblico a partire da 3 anni è invitato a cantare un’aria dell’opera e interagire con gli interpreti con coreografie e lavori preparati in classe. In un antico castello troviamo Angelina, che meglio conosciamo come Cenerentola, schiava dei capricci delle due sorellastre e del patrigno, Don Magnifico. Nonostante tutti i torti che la sua famiglia le fa subire, Cenerentola riesce a mantenere viva la sua grande bontà e gentilezza. Un giorno arriva al paese il principe Ramiro in cerca di moglie. Non è facile per un principe trovare una donna che lo ami davvero e non sia solamente affascinata dalla sua ricchezza. Il principe escogita quindi un piano: scambierà i propri abiti regali con la divisa del suo cameriere per qualche giorno. Solo così riuscirà a capire se sarà vero l’amore della donna che incontrerà. Nasce così una commedia che parla della ricerca della vera umanità: mentre gran parte del mondo si muove per avere potere e denaro, esistono e resistono persone che hanno l’onestà come valore più grande. Un valore che unisce ricchi e poveri, donne e uomini.

CenerentoQUA CenerentoLA per i piccoli da 0 a 3 anni, Ridotto del Teatro Regio di Parma sabato 23 aprile 2022, ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie, durata 1 ora circa senza intervallo, tratto da La Cenerentola di Gioachino Rossini, di cui risalta le arie ricorrenti per invitare all’ascolto, è lo spettacolo prodotto da AsLiCo per la regia di Sara Zanobbio e la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini, vede protagonisti una musicista e un’attrice che guidano grandi e piccoli attraverso un percorso che tramite tutti i sensi avvicina all’opera con colori, forme, materiali e linguaggi pensati a misura di neonato. La Cenerentola racconta di una bambina alle prese con la rivalità fraterna, con quella sensazione di essere irrimediabilmente superata e il timore di non poter conquistare l’amore e la stima dei genitori. Ma Cenerentola è un’eroina, forte e sognatrice. Nella solitudine, impara a scoprire grandi avventure nelle piccole cose, sa guardare e ascoltare e ama il ritmo. Percuote e scuote e trova incredibili musiche ovunque, canta i suoi sogni. Sarà proprio la musica ciò che la spronerà al cambiamento, alla trasformazione. No, nessun principe, ma la bellezza di un sogno, la forza di un desiderio. In un giorno d’estate Cenerentola vincerà la sua tristezza e avrà la meglio sulle sorelle, provando perfino a ingannare il padre pur di raggiungere la stima che merita. Cenerentola ora è sola, vincitrice, con la sua musica solo per lei. Ma d’un tratto, realizzato il desiderio, in un soffio svanisce anche la rivalità e Cenerentola riscopre l’amore per il padre e le sorelle, quattro note singole unite per sempre in una meravigliosa quartina

La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni, a partire da 6 anni, Teatro Regio di Parma, venerdì 20 maggio ore 9.00 e ore 11.00 per le scuole; sabato 21 maggio ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie, durata 1 ora e 10 minuti circa senza intervallo, prende vita in un Grand Hotel. L’opera di Gioachino Rossini, libretto di Jacopo Ferretti è presentata nell’adattamento di Daniele Menghini, produzione a cura di AsLiCo, direttore Enrico Lombardi, Orchestra 1813, regia Daniele Menghini, vincitore del concorso per il progetto di regia, scene Davide Signorini, costumi Nika Campisi, realizzata in coproduzione con Théâtre des Champs-Elysées Opéra de Rouen. Un melting pot di culture e classi sociali differenti, una dimensione che fa dello scambio e dell’incontro una ricchezza, un luogo speciale in cui un ospite illustre come un principe può incontrare e innamorarsi proprio di una cameriera, riconoscendo la vera bellezza che si nasconde dietro un grembiule sporco. Il padre di famiglia, Don Magnifico, che si trova ormai sul lastrico dopo aver sperperato tutta l’eredità di Cenerentola per soddisfare i capricci delle figlie, trasforma il suo palazzo in un Grand Hotel, con la speranza di risollevare le finanze della casa. Ritagliandosi il ruolo di concierge, obbliga Cenerentola a vestire gli abiti della cameriera e ne fa la sua serva, concedendo alle figlie Clorinda e Tisbe di vivere da eterne vacanziere, servite e riverite dalla povera sorellastra. Un bel giorno, la visita inaspettata di un ospite speciale cambierà le sorti della fanciulla maltrattata: il principe Ramiro in persona, accompagnato dal cameriere Dandini, ha scelto proprio il famoso Giardino delle delizie del Grand Hotel per dare un gran ballo e sposare così la fanciulla dal cuore più puro di tutto il regno. Cenerentola con la sua bontà riuscirà a conquistare il cuore del principe, aiutata dal buon Alidoro, il pony express dei sogni che sfreccia in lungo e in largo per il regno, realizzando i desideri dei cuori gentili.

Una storia potente sul senso dell’amore e della vita, oltre le crudeltà della guerra: con Black Aida, in programma domenica 8 maggio 2022, ore 15.30 e ore 18.00 per le famiglie sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma, l’opera verdiana trova una nuova interpretazione a 150 anni dal suo debutto, il 24 dicembre 1871 a Il Cairo, e diventa una fiaba per adulti, bambini e ragazzi, attraverso una rilettura, più che un adattamento, che fa emergere tutta la sua attualità e universalità. Non più ambientata in Egitto trionfante, la vicenda si ripiega in una dimensione più interiore, raccontata dal punto di vista della sua protagonista, che diventa figura di donna universale e archetipica, divisa tra l’amore e l’aspirazione alla libertà. In scena, l’attrice e cantante Bintou Outtara, il soprano Fiammetta Tofoni e l’attore e musicista Souleymane Diabate. L’elaborazione musicale di Gianfranco Stortoni restituisce al pubblico le melodie verdiane reinterpretate con gli strumenti della tradizione etnica africana, nelle mani di Souleymane Diabate. Lo spettacolo è coprodotto da Associazione Arena Sferisterio e Teatro Giovani Teatro Pirata, scritto da Simone Guerro, che ne firma la regia insieme a Filippo Ughi.

Laboratori didattici dedicati a Cenerentola (Dolce Cenerentola Teatro Regio di Parma, Sala Gandolfi, giovedì 17 febbraio 2022 ore 17.30; La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni Teatro Regio di Parma, Sala Gandolfi, lunedì 21 febbraio, 21 marzo, 11 aprile 2022, ore 17.30), a Rigoletto. I misteri del teatro (online, venerdì 29 ottobre 2021, ore 17.00), e a Giuseppe Verdi e Maria Luigia Il cigno e la violetta (disponibile in ogni data su prenotazione) sono gratuiti e riservati ai docenti per trasmettere ai giovani spettatori la passione per la musica e prepararli a vivere l’emozione del debutto in Teatro. I laboratori dedicati a Cenerentola sono accreditati dal Ministero dell’Istruzione quali progetti di formazione continua per gli insegnanti.

Una culla sonora per la famiglia, consigliata dal quinto all’ottavo mese di gravidanza, quando il bambino nella pancia comincia a percepire e reagire ai suoni provenienti dall’esterno. Tornano le emozioni di Opera Meno 9 (Ridotto del Teatro Regio di Parma sabato 19 febbraio, 19 marzo, 9 aprile 2022, ore 10.30), il viaggio musicale per le famiglie in attesa prodotto da AsLiCo che si sviluppa in tre appuntamenti dedicati a mamme, partner e ai bimbi in arrivo. Un percorso laboratoriale alla scoperta della musica e della propria voce. A tutti i partecipanti sarà consegnato un kit ludico musicale con inviti all’ascolto e per chi acquista l’abbonamento a tutti e tre gli appuntamenti due biglietti per lo spettacolo CenerentoQUA CenerentoLA per i bambini da 0 a 3 anni, per vivere le prime emozioni del teatro e innamorarsi della musica. Biglietto € 8.00; abbonamento a tutti e tre gli appuntamenti € 22,50

Per informazioni e prenotazioni sui laboratori educational@teatroregioparma.it.

OPERA! LA MOSTRA

Fino a che punto l’opera dialoga con la società? L’opera è una macchina politica? Il suo significato cambia nel tempo? Lo spettacolo è solo nello spazio del palcoscenico o chi viene rappresentato è il pubblico, quello che sta in platea? Rispondere a queste domande e mettere a fuoco il rapporto tra opera lirica e società è la ragione della mostra Opera!, realizzata in occasione di Parma 2020 in programma Parma, Palazzo del Governatore, dal 18 settembre 2021 al 13 gennaio 2022, prodotta da Comune di Parma in collaborazione con Teatro Regio di Parma, a  cura di Gloria Bianchino, Giuseppe Martini, con l’allestimento di Margherita Palli Rota.

514 i pezzi esposti tra quadri, volumi antichi, stampe, fotografie, libretti, riviste, documenti d’archivio, costumi, oggetti di scena e materiali audiovisivi e sonori, provenienti da 75 prestatori pubblici e privati. Tra le opere in mostra: i quadri di Francesco Hayez I vespri Siciliani (1846) dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, e Papa Urbano II sulla piazza di Clermont predica la prima Crociata (1835) dalla Collezione della Fondazione Cariplo di Milano; il dipinto Au théatre di Federico Zandomeneghi (1885-1895) dall’Istituto Matteucci di Viareggio; abiti di scena e da sera, tra cui un pezzo di Balenciaga da Tirelli Costumi di Roma. Si offre così un panorama nel quale l’opera si rivela plasmabile al mutamento dei tempi, eppure anche luogo di conservazione dei riti del vivere insieme. Lo spettacolo non è infatti solo quello che si svolge sulla scena, ma quello che sta davanti alla scena: anche il pubblico è teatro d’opera.

SCRIVERE D’OPERA – III edizione

Workshop di introduzione alla scrittura critica in occasione dell’opera Carmen

La Fondazione Teatro Regio di Parma, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Critici Musicali e dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, promuove la III edizione del workshop di introduzione alla scrittura critica gratuito e riservato a insegnanti e studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II grado di Parma e provincia, in occasione dell’opera Carmen. Le lezioni, che si svolgeranno al Teatro Regio di Parma da settembre 2021 a gennaio 2022 per un totale di 9 incontri di 4 ore alla mattina e 2 ore e mezza al pomeriggio, saranno curate da Angelo Foletto, Presidente ANCM e critico musicale de La Repubblica, Carla Moreni, Direttivo di ANCM e critico musicale de Il Sole 24 Ore e Valeria Ottolenghi, responsabile delle relazioni esterne ANCT e critico teatrale della Gazzetta di Parma. Agli incontri programmati si aggiungeranno quello con gli artisti dell’opera e la visita guidata dedicata del Teatro Regio. L’opera lirica e la macchina teatrale, allestimenti e produzioni a confronto, letture e analisi di recensioni d’opera, esercizi di scrittura critica sono alcuni dei temi e delle attività che saranno approfonditi durante le lezioni, arricchite e completate dalla partecipazione alle prove aperte dell’opera. Il workshop è proposto quale progetto di percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento degli studenti e di formazione continua degli insegnanti, per complessive 45 ore. Le iscrizioni al workshop sono aperte fino al 17 settembre 2021 e dovranno essere effettuate compilando il modulo di iscrizione (disponibile anche su teatroregioparma.it) e inviandolo via mail a scriveredopera@teatroregioparma.it.

 

PREMIO SCRIVERE D’OPERA “ELENA FORMICA” – III edizione

Concorso di scrittura critica

La Fondazione Teatro Regio di Parma promuove la III edizione del Premio Scrivere d’Opera “Elena Formica”. Il concorso di scrittura critica, dedicato alla stimata giornalista della Gazzetta di Parma, è realizzato con il patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali e dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e in collaborazione con Gazzetta di Parma. Il Concorso è rivolto agli studenti delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II grado di Parma e provincia. I partecipanti, dopo aver assistito alla prova aperta o a una recita di Carmen in programma nell’ambito della Stagione Lirica 2022, dovranno scrivere una recensione di non oltre 2500 battute, spazi inclusi, che dovrà essere inviata a scriveredopera@teatroregioparma.it entro il 15 febbraio 2022. Le recensioni selezionate saranno valutate da una giuria composta da giornalisti e critici teatrali. Le migliori recensioni saranno pubblicate sulla Gazzetta di Parma e i vincitori riceveranno in premio, in una cerimonia pubblica, biglietti e abbonamenti al Teatro Regio di Parma.

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