Roma: la finale del Concorso Lirico Internazionale Ottavio Ziino

La XXIII edizione del Concorso Lirico Internazionale “Ottavio Ziino” si è conclusa con uno splendido concerto al Teatro Ghione di Roma, confermando il suo status di evento di primaria importanza nel panorama lirico internazionale. La serata ha visto esibirsi dodici concorrenti finalisti provenienti da sette diverse nazioni, offrendo al pubblico un’eccezionale varietà di voci e interpretazioni, per una vera celebrazione del talento.

Il concorso, che ha visto le semifinali svolgersi il 9 e 10 ottobre, è culminato in una finale di altissimo livello artistico, a confermando il nome della competizione quale appuntamento tradizionale per gli specialisti e non solo. I partecipanti hanno dimostrato eccellenti qualità vocali, notevole presenza scenica e profonda comprensione del repertorio. Tra i soprani figuravano Khatia Jikidze e Marina Shakhdinarova (Georgia), Karolina Levkovà (Repubblica Ceca) e le italiane Lucia Tumminelli, Carmen Maria Aurora Bocale, Lorena Cesaretti e Claudia Mavilia. I baritoni in gara erano Daniils Pogoriless (Lituania), Yangcheng Chen (Cina), Yisae Choi e Sung Hwan Damien Park (Corea del Sud), e il tenore Brayan Avila Martinez (Messico-Olanda). Una cosmopolita passerella di giovani appassionati e capaci, pronti a calcare palcoscenici di rilievo, le cui esecuzioni sono state convincenti da costringere la commissione – presieduta dal celebre mezzosoprano Daniela Barcellona – ad un gran lavoro.

A trionfare è stato il baritono Sung Hwan Damien Park, che ha vinto il 1° Premio e il Premio del Pubblico. Con una notevolissima potenza vocale e carisma scenico da interprete maturo, la sua straordinaria esecuzione della cavatina “Largo al factotum” da Il barbiere di Siviglia di Rossini ha conquistato tutti. Park si è aggiudicato anche la ragguardevole somma di 10.000 €

Il 2° Premio è stato assegnato “ex-aequo” al soprano Marina Shakhdinarova e al baritono Yancheng Chen. Shakhdinarova ha saputo incantare il pubblico con la bellezza del suo timbro e l’intensa interpretazione dell’aria “Pace, mio Dio” da La forza del destino di Verdi. Chen ha impressionato per la sua voce baritonale ricca di eleganti sfumature, esibendosi nell’aria “Rivolgete a lui lo sguardo” da Così fan tutte di Mozart. Entrambi sono stati invitati a debuttare al Festival Chorégies d’Orange; Chen ha inoltre vinto il Premio “Mario Lanza” e parteciperà a una masterclass alla Royal Opera House di Muscat.

Il 3° Premio è stato assegnato al soprano Lorena Cesaretti. L’aria dall’elevata difficoltà interpretativa “D’amor dal dolce impero” dall’Armida di Rossini, esige un controllo vocale impeccabile; la Cesaretti si è distinta per padronanza e gusto, dando prova di una grande sensibilità musicale che non ha lasciato gli spettatori indifferenti.

Ai vincitori dei tre premi sarà data l’opportunità di sostenere un’audizione al Teatro alla Scala.

Il baritono Yisae Choi ha ricevuto il Premio della Critica per la sua profonda espressività e lo spessore vocale, esaltato nell’aria “Wie Todesahnung…O, du, mein holder Abendstern” dal Tannhäuser di Wagner. Ha ottenuto inoltre il Premio “Ettore Bastianini”, il Premio “Rizzardo Bino” e gli sarà assegnato un ruolo, per la stagione 2025/26, del Teatro Petruzzelli.

Con la raffinata interpretazione dell’aria “Chi il bel sogno di Doretta” da La rondine di Puccini, il soprano Khatia Jikidze ha vinto il Premio “Giacomo Puccini” e il Premio “Massimo Filippucci Maria Laura Cannilla”. Al baritono Daniils Pogoriless, il Premio “Gabriele Floresta”, per la sua convincente esecuzione dell’aria “Come un’ape nei giorni d’aprile” da La Cenerentola di Rossini. Il Premio “Maria Zunica”, infine, è stato assegnato al soprano Carmen Maria Aurora Bocale.

Un ulteriore riconoscimento è poi andato al soprano Claudia Mavilia: parteciperà a una masterclass all’Opéra Royal de Wallonie-Liège e sarà valutata per un ruolo per l’istituzione belga.

Lodevole è stato il contributo dei maestri al pianoforte Marcos Madrigal e Fabio Centanni che non si sono limitati ad accompagnare con sensibilità e grande professionalità, ma hanno saputo interpretare in modo magistrale tutte le peculiarità di ciascuna aria, evocando al meglio ogni ambiente sonoro ed emotivo.

Una brillante riuscita, merito per la quale è da citare l’Associazione “Il villaggio della musica”, il suo Direttore Artistico, Wally Santarcangelo e il suo Presidente, Lorenzo Di Pace, che certamente, per un esito tale, hanno svolto un lavoro costante instancabile.

In conclusione, la XXIII edizione del Concorso Lirico Internazionale “Ottavio Ziino” si è rivelata una vetrina straordinaria per il talento lirico emergente, un’esperienza musicale di altissimo livello che avvalora l’importanza dell’iniziativa nel panorama operistico internazionale con opportunità concrete per il futuro delle nuove generazioni di eccellenze vocali. A quasi un anno dal riconoscimento dell’opera lirica italiana come Patrimonio immateriale dell’Unesco, aver assistito a questa serata, fa immaginare prospettive liete per il canto del futuro.

Elisabetta Braga

(11 ottobre 2024)

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