Rovereto: il talento del giovane Amadeus con i giovani violinisti Stefan e Teofil Milenkovich
E’ stato il violino, (tema conduttore degli incontri) il protagonista del concerto di chiusura domenica 23 settembre per la Settimana Mozartiana di Rovereto con la talentuosa coppia di fratelli violinisti, serbi ma cresciuti musicalmente in Trentino, Stefan e Teofil Milenkovich coadiuvati dall’Orchestra Giovanile Trentina diretta da Andrea Fuoli. Ben conosciuto è il maggiore Stefan che ha all’attivo una intensa attività concertistica internazionale nonché insegnante in qualità di assistente di Itzhak Perlman alla Juliard School di New York e attualmente professore all’Università dell’Illinois. La sua è una presenza che sancisce un profondo legame con la città che ha accolto la sua prima esibizione italiana nel lontano 1986, e che lo ha visto in seguito ospitato in diverse altre occasioni. Sulle tracce del fratello maggiore il giovane Teofil (2000) che si sta imponendo tra i giovani violinisti per talento e interpretazione. Il Programma assai bene articolato, monografico su Mozart, Ouverture de Il re pastore K 208, (1774) Concerto per 2 violini e orchestra K 190 (1774), Sinfonia n. 25 in sol min K 183 (1773), Concerto per violino n. 5 Türkish K 219 (1775) che segnava una precisa scansione cronologia delle composizioni mozartiane prescelte, condensate nell’arco di un biennio 1773- 1775, segnate dal rientro definitivo dai viaggi in Italia e con il consolidamento del giovane Wolfgang alla corte del Vescovo di Salisburgo. Ascolto che, in merito al concerto per violino, si ricollegava a quanto ascoltato al concerto inaugurale con il Concerto K 218 per violino eseguito da Berman e emblematico di quanto si sia evoluta la pratica compositiva di Mozart il quel breve lasso di tempo. Il nucleo di interesse era offerto dall’ esecuzione del doppio concerto per violini con protagonisti i due fratelli, capaci di esprimere con tecnica e qualità interpretativa la caratteristica stessa della composizione mozartiana, strutturata secondo l’impianto del concerto grosso tipo barocco e con l’alternanza tra gruppo solistico e il tutto dell’orchestra, salvo alcuni interventi dialogici dell’oboe. I due solisti sono stati capaci, pur nell’uniformità dell’impianto delle parti solistiche a personalizzare i loro interventi nell’esprimere un diverso colore del suono dei rispettivi strumenti, più scuro quello di Teofil a contrasto della brillantezza di Stefan e senza alcuna soggezione del giovane nei confronti del ben più famoso fratello. Al maggiore Stefan l’onore della parte solistica nel Concerto per violino n. 5 Türkish K 219: composizione che si presenta decisamente con un linguaggio più elaborato e con un tocco di originalità, anche se strutturalmente specchio della musica formale di quel periodo data anche dall’inserimento, nel terzo movimento Trio.Allegro, di elementi “alla turca” allora di moda. Stefan Milenkovich si è improntato con uno stile ben equilibrato tra virtuosismo e interpretazioni del ritmo coadiuvato con l’orchestra che ha sostenuto con eleganza l’esecuzione. Anche la scelta di chiamare l’Orchestra Giovanile Trentina è rientrata nella scelta di valorizzare complessi musicali locali formati di giovani talenti. La compagine di Andrea Fuoli ormai di consolidata esperienza è valsa a dare qualità al programma prendendosi i propri meriti con la presentazione dell’Ouverture de Il re pastore K 208 e la Sinfonia n. 25 in sol min K 183. Successo della serata con un buon pubblico che non ha lasciato posti vuoti in platea appagato da due bis, in duo la passacaglia Händel-Halvorsen, lasciando a Stefan l’onore della partita per violino solo di Bach.
Federica Fanizza
(23 settembre 2018)
La locandina
Direttore | Andrea Fuoli |
Violino solista | Stefan Milenkovich |
Violino solista | Teofil Milenkovich |
Orchestra Giovanile Trentina | |
Programma: | |
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 –1791) | |
Ouverture “Il Re Pastore” KV 208 | |
Concertone KV 190 per due violini e orchestra | |
Sinfonia in sol minore KV 183 | |
Concerto KV 219 per violino e orchestra |
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