Rovereto: L’antico nel contemporaneo
La musica contemporanea è stata protagonista, presenti anche gli autori in programma, dell’appuntamento promosso mercoledì 28 marzo 2018 a Rovereto dalla locale Associazione Filarmonica per la stagione 2017-2018 presso la Sala concerti cittadina. Sono stati presentati al pubblico 6 compositori tra i più operativi nell’ambito della composizione accademica contemporanea, non più giovanissimi compresi tra l’anno 1955 di Gabrio Taglietti e il 1968 di Corrado Rojac che si sono formati tra gli anni ’70 e ’80 attorno ai maestri della composizione contemporanea italiana, quali Azio Corghi, Alessandro Solbiati, Franco Donatoni con i corsi di formazione all’Accademia Chigiana e Giacomo Manzoni, con un’incursione nel caso del romano Stefano Taglietti nelle sperimentazioni di nuove tecnologie e al mondo compositivo di Heinz Werner Henze.
Programma che si è mostrato all’ascolto meno ostico del previsto anzi alquanto accattivante, una buona occasione per esercitare l’udito alle sonorità delle scuole di composizione dei conservatori di questi ultimi decenni, le cui esecuzioni spesso si limitato a rassegne o in occasioni di concerti quando sono opere commissionate. Troppo spesso, infatti, si tratta di musica che stenta ad entrare in repertorio.
Il merito del concerto è stato quello di aver offerto un rimescolamento di carte, in quanto i pezzi presentati, gran parte opere prime, si rifacevano ai canoni compositivi tratti dalla storia della musica che pescavano dal contrappunto polifonico dei canti ecclesiali, ai madrigali, agli estratti di Monteverdi come il Lamento di Arianna ,emblema della stretta identità di parola e suono, la scrittura barocca di Johann Sebastian Bach nonché mottetti rinascimentali, il tutto rielaborato in sottili giochi di stile. Questo rivolgersi ai modelli fondativi della composizione musicale denota anche una carenza ormai di idee e crisi ideologica su come far muovere la musica della contemporaneità.
L’ Icarus Ensemble, gruppo di Reggio Emilia specializzato nell’esecuzione di musica contemporanea, ha prestato la strumentazione con una formazione comprensiva di pianoforte, clarinetto, oboe, fagotto e flauto con la capacità di mettere assieme ragazzi del gruppo junior con esecutori di comprovata esperienza: il programma e il loro sito non danno i nomi.
Ciascuno dei compositori presenti ha declinato il modello antico secondo il suo stile personale. Se la composizione di Gabrio Taglietti, una rielaborazione dei Libri polifonici del Santuario di Montserrat, è stato certamente quella che ha conservato i caratteri più riconoscibili del modello
antico con interventi sonori di pianoforte in piena dissonanza con la melodia, di contro la composizione di Corrado Roja, rielaborando le variazioni al clavicembalo del compositore spagnolo Antonio de Cabezon, ha dissolto la forma originaria presentando solo poche sensazioni sonore create da un pianoforte percosso e il battito a vuoto delle chiavi dei legni. I Madrigali di Stefano Taglietti, come il Lamento di Arianna di Monteverdi elaborati da Paolo Rotili conservano l’impianto delle origini lanciandosi poi in elaborazioni strumentali sempre più rareffatte. Claudio Rastelli, prendendo idea dalle Variazioni (trasformazioni) Goldberg di Bach ha creato un dialogo a singhiozzo tra flauto e pianoforte assumendo Bach come scusa formale più che sostanziale, per chiudere con il trentino Nicola Straffelini con la sua rivisitazione dei mottetti di Orlando di Lasso, un dialogo in dissonanza tra fagotto, arpeggio del pianoforte e lunghi respiri del clarinetto fino alla dissolvenza della struttura compositiva originaria. Pubblico interessato e, per il genere presentato, assai numeroso e competente con una dominante giovanile che ha accolto le esecuzioni con cordialità, partecipando l’incontro pomeridiano con i compositori, all’interno degli appuntamenti preparativi agli eventi, MOmenti MUsicali (MoMu) promossi dalla stessa Associazione.
Federica Fanizza
(Rovereto, 28 marzo 2018)
La locandina
Icarus Ensemble | |
Programma | |
Luigi Abbate | |
Passus | |
Gabrio Taglietti | |
Quaderno di traduzioni I | |
Cinque pezzi dal Llibre vermell de Montserrat | |
Corrado Rojac | |
Musica riflessa | |
Stefano Taglietti | |
Madregal | |
Claudio Rastelli | |
Travestimento n. 5 | |
Nicola Straffelini | |
Carmina chromatico more | |
Paolo Rotili | |
Ancora un’eco |
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