Siena: la due giorni in Chigiana che apre alla contemporanea

“Out of Nature” è il tema dell’Accademia Chigiana 2019 e sul De Rerum Natura di Lucrezio si è costruito il primo dei due eventi che mi appresto a recensire. Due concerti in realtà assai particolari e non perché interamente dedicati al repertorio contemporaneo, com’è fortemente voluto dal direttore artistico Nicola Sani, ma com’è d’altronde lo spirito stesso della Chigiana, da sempre tesa a riscoprire compositori barocchi e proporre le opere del presente o dell’immediato passato.

Il primo concerto, domenica 28 luglio, è stato veramente uno spettacolo magnifico. Spettacolo e non concerto, in quanto al pianoforte di Silvia Belfiore e le percussioni di Antonio Caggiano, si è unita Maria Claudia Massari, voce recitante e regia. Una regia che ha ricoperto il piccolo palco della sala di Palazzo Chigi Saracini a Siena di ogni sorta di oggetto che evocasse la natura, l’antichità, il mito. E proprio come in un mito è avvenuta la creazione dell’uomo, o meglio la sua comparsa sul palco: Maria Claudia Massari, nascosta sotto al pianoforte, ha impiegato tutto In a Landscape di John Cage per uscirne, quasi uscita da una caverna per essere illuminata dalla luce. Ottima la costruzione dello spettacolo, assai abilmente integrato tra musica e parola, anche se una maggiore accortezza nella lettura del testo avrebbe reso ancora più immersivo il tutto: mascherando, magari in un vecchio libro, il foglio stampato (a volte un po’ malamente letto) si sarebbe potuto ovviare il problema della memoria salvando le apparenze, anche se questo avrebbe naturalmente limitato i movimenti in scena. Ben condotta per il resto la recitazione, soprattutto nel rapporto con musica e musicisti. Musica perfettamente scelta per l’occasione: One4, Dream e In a Landscape di Cage, Preludio inedito, 2 Preludi, Un adieu e il I tempo delle Trois danses de Shiva da Ko-Tha di Scelsi, insieme alle improvvisazioni su Persephassa di Iannis Xenakis, compositore focus della Chigiana 2019. Esecuzioni realizzate con serena efficacia dai due musicisti: concentrata e sobria Silvia Belfiore, dal bel suono pulito e nitido, vivace ed espressivo Caggiano, che nella sua performance ha dato pieno sostegno interagendo con la recitazione. Un momento veramente sublime è stata l’entrata di Elena Borgogni, a rappresentare una muta madre natura con il figlio al seno (miracolosamente rimasto tranquillo fino alla fine della sua scena): il suo arrivo sulla scena, splendida, vestita di bianco e completamente inaspettata ha creato un momento di surreale sospensione, sulla musica di Cage.

Dopo un primo omaggio a Keren di Xenakis per trombone solo, il secondo dei due concerti, il giorno successivo, è stato interamente dedicato all’elettronica e al nastro magnetico: sul palco della Chiesa di Sant’Agostino, Monica Bacelli, Roberto Fabbriciani, Ivo Nilsson, Alvise Vidolin, Nicola Bernardini e i ragazzi del Laboratorio SaMPL del Conservatorio Pollini di Padova hanno eseguito Altra voce di Luciano Berio, Orient-Occident di Xenakis, Zeus joueur de flutes di Pousseu/Fabbriciani e una prima parte in prima assoluta del Concertino per live electronics obbligato e strumento monodico di Nicola Bernardini. Un programma non casuale, ma scelto per celebrare due dei protagonisti del concerto, Roberto Fabbriciani e Alvise Vidolin, che festeggiavano con l’occasione i loro 70 anni. A loro è stato anche dedicato l’appuntamento di Chigiana Lounge, una rievocazione del loro percorso musicale dalla giovinezza ad oggi, con veri momenti da cabaret tra gli interventi di Nicola Sani e i video di Stefano Jacoviello. In seguito, al compleanno dei due musicisti è stato dedicato anche l’ottimo intervento degli allievi di Antonio Caggiano per il ChigianArtCafè. Molto ben riuscito il concerto, che d’altronde vedeva partecipi alcuni dei principali nomi della contemporanea italiana e non solo, con particolare successo dei brani di Xenakis e Berio, mentre alcuni problemi tecnici hanno limitato l’esecuzione del Concertino di Bernardini e il brano di Pousseur e Fabbriciani, presentato in prima ripresa italiana della versione integrale, è risultato piuttosto ridondante. Caldi applaudi da parte del pubblico.

A completare l’esperienza in Chigiana, due giorni di lezioni: il corso di Direzione d’orchestra domenica 28 (con Luciano Acocella, in preparazione per l’arrivo di Daniele Gatti di qualche giorno successivo) e lunedì il corso di Quartetto e musica da camera con Clive Greensmith e il corso di Pianoforte con Lilya Zilberstein. Un’esperienza che si dimostra ogni volta preziosa per la ricchezza di spunti e riflessioni che aprono, sulle difficoltà dell’interpretazione, sulla ricerca del musicista e, non di rado, sulla pazienza del docente.

Alessandro Tommasi
(28 e 29 luglio 2019)

La locandina

28 luglio 2019
De Rerum Natura
Voce Recitante Maria Claudia Massari
Pianoforte Silvia Belfiore
Percussioni Antonio Caggiano
Programma:
Musiche di Xenakis, Cage, Scelsi
29 luglio 2019
Alvise Vidolin e Roberto Fabbriciani – 70!
Mezzosoprano Monica Bacelli
Flauto Roberto Fabbriciani
Trombone Ivo Nilsson
Ive Electronics Alvise Vidolin, Nicola Bernardini
Programma:
Xenakis
Keren; Orient-Occident (© Ina GRM)
Berio
Altra voce
Pousseur-Fabbriciani
Zeus joueur de flûtes, Célébrant les dix octannies d’Orphée étoilé (Michel Butor)
Bernardini
Concertino

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.