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Nell’Ariodante in scena al Teatro Verdi funziona davvero tutto, in un’atmosfera di intesa pressoché perfetta tra esecuzione musicale e allestimento.

Nella temperie presente quello che sulla carta appariva come lo spettacolo di punta di questa edizione le aspettative sono andate in buona parte deluse.

Un capolavoro? Probabilmente no, ma sicuramente un lavoro assai godibile, ricco di ironia e drammaturgicamente coerente: non è poco.

Annunciati titoli, cast e date delle tre opere che segnano l’edizione n. 50 del Festival della Valle d’Itria: Norma di Bellini, Aladino e la lampada magica di Rota, Ariodante di Händel.

La direzione del menzionato Spotti e la regia di Silvia Paoli convergono allegramente verso un carattere spigliato dai toni accesi e una pacioccona piacevolezza estiva.

Con la “riscoperta” di un Titolo contemporaneo – Opera italiana di Nicola Campogrande per il Libretto di Elio e Piero Bodrato – si è conclusa la programmazione artistica della quarantottesima Edizione del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, organizzato dalla Fondazione “Paolo Grassi” che da questa Edizione ha scelto di affidare la Direzione Artistica al Dott. Sebastian Schwarz.

All’annunciato ma improvvisamente indisposto Fabio Luisi si è sostituito in corsa Michele Spotti, bacchetta di punta tra quelle della Generazione Y – che sta producendo talenti meravigliosi – e protagonista ancora una volta di una prova maiuscola.

Perché dunque, in occasione della prima rappresentazione in tempi moderni – della nuova edizione critica curata da Sara Elisa Stangalino e Hendrick Schultze, si è deciso di intraprendere un sentiero drammaturgico diverso da quello che la filologia stessa e la storia suggeriscono?

Michele Spotti sostituisce il direttore musicale Fabio Luisi costretto a rinunciare alla produzione di Beatrice di Tenda perché risultato positivo al Covid-19.

Sarà il primo cartellone firmato dal nuovo direttore artistico Sebastian F. Schwarz quello per la 48a edizione del Festival della Valle d’Itria, a Martina Franca nel consueto periodo estivo, dal 19 luglio al 6 agosto 2022.

Il problema – perché un problema c’è – è una certa qual staticità dell’azione, che pone al regista del nostro tempo non pochi problemi.

Ha senso la rappresentazione in forma scenica di un oratorio? Se lo si fa nell’ambito di un festival – chiamato per la sua stessa natura alla sperimentazione – la risposta non può che essere affermativa.

Fra i protagonisti della manifestazione ci saranno Teresa Iervolino, Angela Meade, Lisette Oropesa, Raffaele Pe, Marianna Pizzolato, Carmela Remigio, Federico Maria Sardelli, Markus Werba, Joseph Calleja.

A Martina Franca, dal 17 luglio al 4 agosto 2021,La Creazione di Haydn, La Griselda di Scarlatti, L’Angelica di Porpora e la Winterreise di Schubert.

Ci cono serate come quella vissuta al Palazzo Ducale di Martina Franca il 29 luglio 2020 che restano impresse nella memoria e che vorremmo poter rivivere.