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Diciamocelo, per una volta le parole, spesso abusate di “evento musicale epocale senza precedenti”, hanno un senso se ripensiamo a quanto il Teatro Verdi di Pordenone ha offerto al suo pubblico sabato scorso.

Opera indecifrabile ed estrema di Gustav Mahler, la sua Nona Sinfonia fu composta fra il 1909 e il 1910, ed è l’ultima delle Sinfonie che il musicista boemo riuscì a completare. Vi coesistono il tema della morte e il suo presentimento: Mahler morirà un anno dopo averla terminata, nel 1911, a soli cinquantun anni.

Inutile dire che la serata a Miramare, cui abbiamo avuto la fortuna di assistere, si è risolta in un felice connubio di musica e bellezza. Un concerto straordinario in cui la magia del luogo ha fatto da cornice a un’esecuzione da manuale di un programma raffinatissimo e coinvolgente.

GMJO

Dal 12 al 31 agosto la residenza a Pordenone dell’Orchestra più importante d’Europa si esprimerà in un intenso ed esclusivo programma di attività, un filo rosso musicale che attraverserà l’intera Regione Friuli Venezia Giulia, da Lignano a Trieste.

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Essere dentro la musica, farne intimamente parte compenetrandone l’essenza prima per poi renderla all’ascolto intatta nella sua essenza; questa e la caratteristica principale di Herbert Blomstedt che, alla soglia dei novantadue anni, si conferma enfant-terrible – sì, proprio così – della direzione d’orchestra.

Salisburgo, Praga, Amsterdam, Amburgo, Dresda. Al fianco di queste capitali internazionali della musica, Bolzano e Pordenone sembrerebbero non poter reggere il confronto. L’apparenza inganna: Concorso Busoni, residenza estiva sia della Gustav Mahler Jugendorchester che della European Union Youth Orchestra, sede dell’Accademia Gustav Mahler, una florida vita culturale e una diffusa sensibilità per la musica.

Li avevamo lasciati a Pordenone in primavera e li abbiamo ritrovati sul palcoscenico del Teatro Verdi a fine estate per terminare con due spettacolari concerti il loro tour europeo 2018. Parliamo naturalmente della Gustav Mahler Jugendorchester, la principale orchestra giovanile al mondo, fondata a suo tempo da Claudio Abbado, che ha scelto anche per il 2018 Pordenone e il suo Teatro come tappa della sua residenza.

Protagonista del Bolzano Festival Bozen per due concerti con la Gustav Mahler Jugendorchester, Gautier Capuçon si è esibito in due dei capisaldi del repertorio violoncellistico, il Secondo Concerto di Dvořák e il Primo di Šostakovič, diretto da Lorenzo Viotti.

Giunto alla quarta edizione il “Premio Pia Baschiera Tallon – Educare alla musica” nasce come riconoscimento a musicisti, didatti e musicologi che dedicano la loro arte e la loro attività alle nuove generazioni, coltivandone il talento e la passione per la musica.

Dopo 30 anni, la Mahler Jugend appare come una corazzata della musica che non ha nulla da invidiare alla maggior parte delle formazioni stabili e “non giovanili”. E la serietà e la profondità del lavoro di selezione si riflettono in risultati comunque di alto livello, nonostante ogni anno gli organici siano soggetti a rinnovamento.

Dopo l’anteprima di domenica scorsa, sarà la Gustav Mahler Jugendorchester (GMJO) a presentarsi il prossimo venerdì 8 (ore 20.30) al Settembre dell’Accademia. Il Filarmonico ospiterà così quella che viene giudicata la migliore formazione giovanile al mondo.

L’attesa per l’inaugurazione di MITO 2017 – commenta il presidente Anna Gastel – è altissima sia a Milano che a Torino, sia alla Scala che al Regio: il tema della Natura, fil rouge di questa edizione, permette una programmazione di particolare ampiezza e suggestione.