Tours: il Rinascimento parla d’Amore

Il concerto che ha inaugurato l’ottava edizione dei Concerts d’Automne presentava un solo difetto: è durato troppo poco mentre invece rappresentava quelle rare occasioni di musica che si vorrebbe non finissero mai.

La chiesa di Saint Julien, nella sua austera architettura romana screziata da elementi gotici, è scrigno perfetto per il discorrere d’amore proposto dall’Ensemble Jacques Moderne diretto da Joël Suhubiette: l’acustica generosa ma non soverchia e il gioco d’ombre delle navate rendono perfettamente all’ascolto un programma calibratissimo e affascinante.

Gli undici cantori celebrano l’amore sacro e quello profano attraverso l’interpretazione che del Cantico dei Cantici danno tre fra i titani della polifonia franco-fiamminga del Rinascimento – ovvero Orlando di Lasso, Josquin Desprez e Nicolas Gombert – alternando al testo sacro attribuito a Salomone un florilegio di chansons di argomento amoroso interpolate da inserti recitati tratti del testo biblico.

L’impaginato si dipana in una sorta di lungo discorso ininterrotto in cui sensualità e intelletto diventano una cosa sola.

Le geometrie armoniche di Josquin, i contrappunti arditi di Lasso e le linee melodiche austere ma fantasiose di Gombert trovano qui interpreti ideali, dei quali colpisce immediatamente la qualità sublime delle esecuzioni, con i cantori-solisti che vanno cambiando di volta in volta posizione all’interno dell’ensemble in una sorta di danza cortese capace di mutare gli equilibri sonori e creando situazioni di straniante bellezza a cui si aggiunge la capacità di rendere con chiarezza cristallina il testo cantato, permettendo ai suoni di diffondersi con la straordinaria libertà espressiva loro concessa dagli stessi autori.

Successo pieno e meritatissimo incorniciato dagli applausi di un pubblico attento e partecipe, ma, come si diceva, è durato troppo poco.

Alessandro Cammarano
(13 ottobre 2023)