Treviso: Rigoletto al teatro Mario del Monaco

Dopo il successo dell’anteprima dedicata alle scuole di mercoledì 2 novembre, che ha visto la presenza di quasi 500 studenti in sala, questa sera  alle ore 20, con la prima di “Rigoletto” si alza ufficialmente il sipario sulla stagione 2022/2023 del Teatro Mario Del Monaco di Treviso.

L’opera verdiana, parte della cosiddetta Trilogia popolare, doveva inaugurare la stagione lirica 2020/2021 a Treviso ma, a causa dell’emergenza covid, andò in scena a porte chiuse, ripresa e trasmessa in streaming gratuito il 20 dicembre 2020. Il capolavoro di Verdi torna quindi sul palcoscenico del Teatro Del Monaco con un nuovo allestimento che vede la coproduzione tra Comune di Treviso – Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova, Comune di Rovigo e Comune di Bassano del Grappa, con l’Orchestra di Padova e del Veneto e il Coro Lirico Veneto diretti da Sebastiano Rolli per la regia di Giuseppe Emiliani, le scenografie di Federico Cautero per 4DODO e i costumi di Stefano Nicolao.

A rappresentare il tradimento, la vendetta e l’amore filiale, offrendo al pubblico un meraviglioso ventaglio di ricchezza melodica e potenza drammatica, un cast composto dal baritono Sebastian Catana nel ruolo di Rogoletto, mentre il Duca di Mantova sarà il tenore Marco Ciaponi, sua figlia Gilda il soprano Yulia Merkudinova, sua sorella Maddalena il mezzosoprano Martina Belli, il Conte di Ceprano il basso Emil Abdullaiev, il cortigiano Marullo il baritono Alex Martini e il padre Monterone il baritono Nicolò Ceriani. E poi, nel ruolo del sicario Sparafucile il basso Antonio Di Matteo, in quello di Giovanna il mezzosoprano Alice Marini, in quello di Matteo Borsa il tenore Emanuele Giannino e in quello della Contessa di Ceprano il mezzosoprano Andreina Drago.

Rigoletto – spiega il regista Giuseppe Emiliani –, è un’opera dominata dalla solitudine. È solo Rigoletto, un padre animato da un amore divorante ed egoistico. Nemmeno il Duca sfugge alla solitudine della sua libidine malata. Solitudine tragica è quella di Gilda, vittima di un amore sbagliato nei confronti di un libertino senza cuore e vittima dell’egoismo di un padre-padrone”. Per rendere al meglio le tinte cupe dell’opera verdiana, Giuseppe Emiliani, insieme allo scenografo Federico Cautero e il costumista Stefano Nicolao, ha condiviso un rigore formale che mira all’essenzialità per meglio esaltare la musica e il canto, creando atmosfere senza fronzoli con l’intento di ottenere un equilibrio tra tutti gli elementi in gioco – canto, scena, recitazione, costumi – senza che uno prevalga sugli altri. Per questo è stato studiato un impianto scenico ricco di suggestioni visive, quasi cinematografico, con evidenti rimandi a Mantova, città delle nebbie e degli affreschi sensuali di Giulio Romano. Le immagini virtuali sfilano una dietro l’altra quasi secondo una lucida sceneggiatura cinematografica, in una costante dialettica tra interno ed esterno, luce e ombra, riso e pianto, cinismo e innocente inconsapevolezza, tristezza e gioie feroci, passioni divoranti e fatuo libertinaggio, vendette e smarrimento.

Dopo la prima di domani sera, “Rigoletto” andrà in scena al Teatro Mario Del Monaco di Treviso domenica 6 novembre alle ore 16 per una seconda replica.

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it

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