Trieste: il Rossetti fa Tick, Tick…Boom!
L’Italia ha finalmente l’occasione di vedere in scena “Tick, Tick…Boom”, il musical semiautobiografico di Jonathan Larson grazie alla STM (Scuola del Teatro Musicale) e al Teatro Coccia di Novara. Il Rossetti ha ospitato solo una replica di una produzione che ha superato di gran lunga le aspettative. Dopo anni di produzioni italiane con nomi televisivi di dubbio talento, ecco sul palco un giovane Nicolò Bertonelli che, certo, ha un passato in una serie televisiva, ma ha un presente da doppiatore e una buona base attoriale.
Come se non bastasse Bertonelli, che interpreta Jon, il protagonista, è anche un cantante e suona il piano ed altri strumenti. Insomma, se non fosse un po’ rigido in alcuni movimenti scenici (probabilmente a causa delle pause tra una tappa e l’altra) sembrerebbe davvero di un altro pianeta. Sempre in scena, è lui a raccontare la crisi alle soglie dei 30 anni che ha colpito Jonathan Larson, il compositore che continuava a rincorrere il successo in una New York degli anni ‘90 in cui molti barattano il loro sogno per una casa o una bella macchina. Jon non ci sta, e continua a scrivere la sua musica per presentarla ai produttori, lui vuole sfondare a teatro, come il suo mito,Stephen Sondheim.
Ed è proprio Sondheim a telefonargli, per complimentarsi con lui per il suo lavoro e proponendogli un caffè. Massimilano Perticari e Marco Iacomelli che firmano la regia hanno scelto di seguire Lin-Manuel Miranda e la sua versione cinematografica, soprattutto nell’aggiunta delle informazioni su quello che il destino aveva in serbo per Jon, ovvero una morte a poche ore dal debutto del suo capolavoro: “Rent”. Un omaggio a un autore che non ha potuto godere del successo della sua opera, e un pugno dritto allo stomaco del pubblico, che non può che provare ulteriore affetto per quel ragazzo che ha appena visto spegnere le candeline sulla torta di compleanno.
L’allestimento italiano si basa su una scenografia essenziale ma pensata ad hoc con ogni dettaglio importante, musica dal vivo e un cast in cui Bertonelli e Matteo Volpotti dominano la scena. Punto debole dello spettacolo sono le ragazze in scena. Federica Maria Stomati, Elena Sisti e Alessia Genua rimangono un po’ sullo sfondo di una storia in cui a tratti dovrebbero essere a loro volta protagoniste. La scelta di una messa in scena con sette performer, laddove solitamente dovrebbero essere in tre, funziona molto bene. Un ulteriore punto di forza è la recitazione, mai esagerata o urlata come troppo spesso capita di sentire con le produzioni italiane. Buone le traduzioni di Andrea Ascari, che avendo all’attivo numerose traduzioni di lavori di Sondheim, ha saputo lasciare a questo testo la sua freschezza senza appesantirlo mai. (Non viene mai usata la parola “ipocrisia” che sembra essere una presenza obbligatoria nelle traduzioni in italiano degli spettacoli).
Il risultato è un musical semplice, pulito e gradevolissimo, che arriva al pubblico e lo emoziona. Da vedere e rivedere.
Sara Del Sal
(18 ottobre 2022)
La locandina
Direttore | Walter Calafiore |
Regia | Massimiliano Perticari e Marco Iacomelli |
Scene | Gabriele Moreschi |
Costumi | Maria Carla Ricotti |
Coreografie | Daniela Gorella e Ilaria Suss |
Personaggi e interpreti: | |
Jon | Nicolò Bertonelli |
Nicolò Bertonelli Jon | |
Michael | Matteo Volpotti |
Susan | Federica Maria Stomati |
Karessa, Ensemble | Elena Sisti |
Rosa, Judy, Mamma, Ensemble | Alessia Genua |
Commesso, Ensemble | Jacopo Spunton |
Papà, Ensemble | Matteo Giambiasi |
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