Venezia: alla Fenice Markus Stenz omaggia Wagner

Con un omaggio alla musica operistica di Richard Wagner, Markus Stenz torna alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nel doppio concerto in programma al Teatro La Fenice sabato 21 maggio 2022 ore 20.00 (turno S) e domenica 22 maggio 2022 ore 17.00 (turno U) nell’ambito della Stagione Sinfonica 2021-2022. Il maestro dirigerà l’ouverture dai Meistersinger von Nürnberg e The Ring, un’avventura orchestrale arrangiata da Henk de Vlieger.

Rispetto a quanto inizialmente annunciato, si precisa che il programma del concerto ha subito una variazione a causa della cancellazione del tenore Peter Seiffert, che ha disdetto il suo ingaggio a Venezia ufficializzando proprio in queste ore il ritiro dalle scene «con effetto immediato».

            Il programma della serata sarà dunque interamente dedicato alla musica di Richard Wagner (1813-1883). Il brano di apertura, l’ouverture dai Maestri cantori di Norimberga, trae origine tra l’altro da un ‘pretesto’ veneziano: nell’autunno del 1861, mentre si trovata nella cittadina lagunare, il compositore andò a visitare insieme a Otto Wesendonck la Basilica dei Frari, dove fu molto colpito dall’Assunzione della Vergine di Tiziano. Quest’imponente pala rinascimentale lo spinse a riprendere il vecchio progetto dei Meistersinger von Nürnberg, sul quale aveva meditato già nel 1845, durante un periodo di riposo forzato alle terme di Marienbad. Tra il 1861 e il 1862 Wagner si dedicò alla stesura del libretto consultando diverse fonti letterarie e creando una vicenda che ruotava intorno al conflitto tra le forze della conservazione e dell’innovazione in campo artistico e musicale, con un finale ottimistico e gioioso, molto diverso dalla dimensione tragica delle opere precedenti. La partitura dei Meistersinger, composta tra il 1862 e l’autunno del 1867, rappresenta un apice della parabola creativa di Wagner, una sintesi di stile antico e sensibilità moderna, capace di toccare registri espressivi diversi, di recuperare forme antiche (dal corale alla fuga), ma anche i numeri chiusi e i concertati tipici dell’opera italiana. Wagner scrisse l’ouverture nell’aprile del 1862, prima di cominciare il lavoro sul resto dell’opera. In questa pagina, il compositore presenta in successione temi diversi dell’opera, con una grande varietà di colori e texture orchestrali, con ricchi sviluppi, con sapienti sovrapposizioni contrappuntistiche dei vari temi esposti che contribuiscono a creare un graduale accumulo di energia, e che sfociano nella grande perorazione finale.

Nato nel 1953, il musicista olandese Henk de Vlieger, percussionista e consigliere dell’Orchestra della Radio Olandese, è divenuto celebre come compositore per le sue trascrizioni di opere wagneriane. Nel 1991 si cimentò anche con il ciclo Der Ring des Nibelungen, la monumentale Tetralogia, quattro opere per sedici ore di musica, rappresentata per la prima al Festival di Bayreuth dal 13 al 17 agosto 1876. De Vlieger ne approntò la creazione selezionando quattordici brani orchestrali della Tetralogia, tra quelli più celebri, mantenendo la linea principale della vicenda narrata (i titoli di ogni sezione permettono all’ascoltatore di seguire il programma musicale nella sua forma completa) e cercando di rispettare l’orchestrazione originale: introdusse solo occasionalmente delle nuove parti strumentali in sostituzione di quelle vocali, e delle frasi di collegamento, molto naturali, tra un episodio e l’altro. A differenza di altre rielaborazioni, The Ring: un’avventura orchestrale di de Vlieger appare come un insieme strutturato sinfonicamente, come una sorta di grande sinfonia in quattro parti in cui ogni segmento fluisce in quello successivo senza soluzione di continuità.

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