Venezia: tutta l’ironia di Ariadne

Quando un compositore – soprattutto se annoverato tra i grandissimi – rimette mano ad un suo lavoro è generalmente nel giusto e il risultato della revisione supera quello della prima stesura.

Non fa eccezione Ariadne auf Naxos, che dal parziale insuccesso della prima versione andata in scena a Stoccarda 1912 – quando fu rappresentata in dittico col Borghese gentiluomo –approdò al consenso pieno nella seconda stesura, la Prima a Vienna nel 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, con il Prologo, nella sua metateatralità, a dare senso pieno agli accadimenti veri e propri dell’atto successivo.

L’idea di Paul Curran – coadiuvato da Gary McCann, autore delle scene elegantemente evocative e dei costumi curatissimi – è quella di portare la Secessione Viennese ai giorni nostri compiendo un’operazione di acuto anticalligrafismo.

L’azione è calata, coerentemente, nel salone dell’”Uomo più ricco di Vienna” che è già di per se stesso una finzione posticcia e ricettacolo di tutti i cliché che Hofmannsthal stigmatizza nel libretto.

La caratterizzazione dei personaggi è mantenuta, coerentemente, sia nel Prologo che nell’opera vera e propria, in un gioco che vede il Musiklehrer e il Maestro di Danza in scena anche durante l’Opera, che qui appare più volutamente contradditoria che mai.

La Primadonna imperiosa, il Komponist querulo, la Soubrette e i suoi ammiratori, le altre donne, il Tenore bizzoso sono delineati con arguzia, diventando in seguito caratteri volutamente incredibili.

L’azione è coinvolgente, le controscene calibrate al millimetro, la recitazione cesellata; strepitoso il trio Najade-Driade-Echo – ovvero la versione più scema delle Rheintochter – con la loro recitazione stereotipata e Zerbinetta, un po’ Despina e un po’ Regina della Notte, co-mattatrice insieme ad Ariadne.

Convince del tutto la compagnia di canto, con Sara Jakubiak, Primadonna-Ariadne dalla vocalità travolgente alla quale fa da degno contraltare la Zerbinetta al fulmicotone  di Erin Morley, acuti prodigiosi e agilità folgoranti.

Ottimo il Tenore-Bacco di John Matthew Myers, squillo d’acciaio e fiato da maratoneta, a cui per bravura non sono da meno Markus Werba, Musiklehrer dalla voce di velluto e il giovanissimo Äneas Humm, sontuoso Harlekin.

Molto bene anche Blagoj Nacoski, eccentrico Maestro di Ballo, e il trio delle maschere, ovvero Mathias Frey (Scaramuccio), Szymon Chojnacki (Truffaldin) ed Enrico Casari (Brighella).

Da incorniciare la Najade di Jasmin Delfs, la Dryade di Marie Seidler ela Echo di Giulia Bolcato.

Meno bene il Komponist disegnato da Sophie Harmsen, fissa in acuto e vagamente affettata nel fraseggio.

A completare il cast i bravi Francesco Milanese (Ein Perückenmacher), Matteo Ferrara (Ein Lakäi), Nicola Pamio (Ein Offizier) e l’attore madrelingua Karl-Heinz Macek nei panni di un Maggiordomo fortunatamente scevro da macchettismo.

Resta da dire dell’anello debole della produzione, ovvero Markus Stenz la cui direzione è sì corretta – l’Orchestra per inciso era in forma smagliante – ma totalmente spoetizzata e priva del nervo che pure la partitura suggerisce. Peccato.

Teatro praticamente esaurito nonostante l’afa estiva e applausi convinti per tutti.

Alessandro Cammarano
(21 giugno 2024)

La locandina

Direttore Markus Stenz
Regia Paul Curran
Scene e costume Gary McCann
Light design Howard Hudson
Personaggi e interpreti:
Der Haushofmeister Karl-Heinz Macek
Ein Musiklehrer Markus Werba
Der Komponist Sophie Harmsen
Der Tenor (Bacchus) John Matthew Myers
Ein Offizier Nicola Pamio
Ein Tanzmeister Blagoj Nacoski
Ein Perückenmacher Francesco Milanese
Ein Lakai Matteo Ferrara
Zerbinetta Erin Morley
Primadonna (Ariadne) Sara Jakubiak
Harlekin Äneas Humm
Scaramuccio Mathias Frey
Truffaldin Szymon Chojnacki
Brighella Enrico Casari
Najade Jasmin Delfs
Dryade Marie Seidler
Echo Giulia Bolcato
Orchestra del Teatro La Fenice

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.