Verona: pioggia di emozioni nei Carmina Burana

Torna nell’anfiteatro veronese, dopo tre anni di assenza e per la quarta volta in assoluto, il capolavoro di Carl Orff: i Carmina Burana.

Dalla raccolta poetica di canti goliardici dei clerici vagantes del Basso Medioevo, scritti in latino, provenzale e alto tedesco medio, Orff selezionò ventiquattro brani a cui abbinò una composizione evocativa e primitiva costituita da ricercate sonorità contemporanee contrapposte a richiami atavici.

L’opera inizia e si conclude con un inno alla Fortuna che innalza e schiaccia, con il suo ruotare, l’umanità intera in un percorso che esalta l’amore e le gioie terrene della vita.

La serata è dedicata alla memoria Ezio Bosso, Maestro e compositore che diresse con successo la serata sold-out del medesimo spettacolo l’11 agosto 2019. Mancò prematuramente dopo una lunga malattia nel 2020, prima di poter dirigere la Nona Sinfonia di Beethoven annunciata proprio al termine di quell‘indimenticabile spettacolo.

Sul podio nuovamente il veronese Andrea Battistoni a cui era stato affidato il compito alla prima edizione. Attualmente direttore principale della Tokyo Philharmonic Orchestra il Maestro gode di un travolgente gesto che, seppur a volte scomposto e a tratti esagerato, trova palco nella rappresentazione pur non donando un corrispondente slancio alla performance di una composta Orchestra della Fondazione Arena di Verona.

Al centro della composizione troviamo il Coro impegnato in una prova maiuscola, da cui si destreggia senza particolari problematiche, e formato dalle maestranze unite dell’Arena di Verona dirette da Ulisse Trabacchin a quelle dei due cori di voci bianche: A.d’A.Mus. diretto da Marco Tonini e A.LI.VE.diretto da Paolo Facincani.

Spicca tra le voci soliste Lisette Oropesa. Dotata del pieno controllo del suo strumento il Soprano dimostra eccellenti doti tecniche mai tendenti all’eccesso.

Buona la prova del controtenore Filippo Mineccia a cui è affidata la lode al cigno arrosto (Olim lacus colueram). La sua emissione ben poggiata e sostenuta lascia trasparire tutta l’ironica sofferenza del personaggio a cui il brano fa riferimento.

Complessivamente lodevole la prova di Mario Cassi, capace di risolvere ogni difficoltà con esperienza e modellando la sua prestazione sulla pregevolezza del suo timbro.

Gli effetti di luce di Paolo Mazzon riescono a colmare la mancanza di quelli pirotecnici, riuscendo comunque a intrattenere formando un suggestivo tutt’uno con le note.

Serata sicuramente riuscita anche se a tratti bagnata dalla pioggia, che ne ha imposto una breve interruzione poco prima della metà, con buon successo di pubblico e applausi prolungati per tutti gli interpreti culminati in un bis di “O Fortuna”.

Matteo Pozzato
12 agosto 2022

La locandina

Direttore Andrea Battistoni
Soprano Lisette Oropesa
Controtenore Filippo Mineccia
Baritono Mario Cassi
Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona
Coro di Voci bianche A.d’A.Mus. diretto da Marco Tonini 
Coro di Voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani 
Maestro del Coro Ulisse Trabacchin

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