Vicenza: Così fan tutte riempiono l’Olimpico
Tra le iniziative più interessanti proposte dal Festival Vicenza in Lirica c’è sicuramente il Concorso Lirico “Tullio Serafin” che dal 2021 mette in palio per i vincitori i ruoli dell’opera che costituisce il fulcro della rassegna musicale, per altro ricchissima di appuntamenti.
I giovani cantanti sono chiamati dunque a misurarsi immediatamente con il palcoscenico in una sorta di battesimo del fuoco tanto complesso quanto avvincente, il tutto sotto la supervisione di mentori in grado di trasmettere loro non solo gli strumenti necessari ad affrontare un impegno in scena, ma anche quei piccoli segreti del mestiere capaci di fare la differenza.
Dopo Mitridate e Don Giovanni, “materia” di concorso rispettivamente nel 2021 e 2022, quest’anno è la volta – sempre nel solco di Mozart – di Così fan tutte vera palestra di canto e d’interpretazione.
Opera spietata, capace di mettere a nudo – il libretto di Da Ponte è forse il più perfetto di tutta la storia del teatro in musica – in pieno spirito illuministico la fragilità dei rapporti amorosi e allo stesso tempo la loro intrigante mutevolezza.
A questo si unisce la musica di del Mozart maturo, capace di giocare con allusioni e richiami – esemplare l’uso dei corni in “Per pietà ben mio perdona”, l’aria in cui Fiordiligi cede al tradimento – scandagliando gli animi dei personaggi.
Abbiamo assistito alla prova generale, aperta al pubblico, dello spettacolo che dunque in qualche modo è risultato essere ancora “in costruzione” e di ciò si deve necessariamente conto in fase di recensione.
La regia di Cesare Scarton è improntata ad un essenziale minimalismo lascia i protagonisti liberi di muoversi nello spazio del Teatro Olimpico nel quale pochi elementi scenici – due tavolini, una coppia di chaise-longue e un paio di divanetti da giardino, tutti rigorosamente bianchi – contribuiscono a delimitare i luoghi dell’azione.
Nell’idea di Scarton il tradimento è insito nelle due coppie sin dall’inizio tanto che al momento dello svelamento finale dell’inganno-esperimento ordito da Don Alfonso nulla potrà tornare com’era prima. L’idea è buona – seppur non nuova – ma tutto resta un po’ in superficie.
Divertente l’idea di “travestire” Guglielmo e Ferrando in due tamarri col petto tatuato sotto le loro pacchianissime camicie – i costumi contemporanei sono di Anna Benvenuti – azzeccati i due attori-servi di scena Erika Magnabosco e Luca Rossi ad interagire non solo in controscena.
Marco Comin – con lui l’Orchestra dei Colli Morenici luminosa nei fiati, più timida negli archi – concerta optando per tempi gagliardamente incalzanti ma mai concitati, definendo ritmi e dinamiche ben calibrate. Peccato per i tagli che, soprattutto nel secondo atto, non permettono di comprendere pienamente l’azione soprattutto per quanto attiene al rapporto Fiordiligi-Ferrando: i recitativi sono essenziali, ma a stare anche alle ultime Nozze di Figaro salisburghesi (qui la recensione) questa sembra essere la tendenza.
Arianna Giuffrida è Fiordiligi dalla voce ben tornita e di importante presenza scenica oltre che padrona di un fraseggio ben articolato, così come Benedetta Mazzetto dà voce e corpo ad una Dorabella convincentissima sia per quanto riguarda l’aspetto vocale che per la recitazione.
Bene il Ferrando lontano da languori eccessivi e dal bello squillo di Haruko Murakami e altrettanto positiva la prova di Said Gobechiya, Gugliemo spigliato e dal timbro giovanilmente chiaro.
Bravo Matteo Torcaso, capace di disegnare un Don Alfonso più paterno e meno cinico di quanto abitualmente non si veda e altrettanto brava Francesca Maria Cucuzza, Despina vocalmente e scenicamente presente.
Un plauso a Fausto Di Benedetto al fortepiano e al coro VOC’è, Laboratorio corale classico preparato da Alberto Spadarotto.
Pubblico più che soddisfatto e appalusi per tutti.
Alessandro Cammarano
(7 settembre 2023)
La locandina
Direttore | Marco Comin |
Regia | Cesare Scarton |
Costumi | Anna Benvenuti |
Fortepiano | Fausto Di Benedetto |
Assistente alla regia | Anna Perrotta |
Maestro alle luci | Andrea Stella |
Personaggi e interpreti: | |
Fiordiligi | Arianna Giuffrida |
Dorabella | Benedetta Mazzetto |
Guglielmo | Said Gobechiya |
Ferrando | Haruo Kawakami |
Despina | Francesca Maria Cucuzza |
Don Alfonso | Matteo Torcaso |
Attori | Erika Magnabosco – Luca Rossi |
Orchestra dei Colli Morenici | |
Coro VOC’è, Laboratorio corale classico | |
Maestro del coro | Alberto Spadarotto |
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