Workshop e concerti sulle orme di Mozart: Festival Ala Città di Musica 2018
Ad Ala (provincia di Trento) nei palazzi che videro il giovane Mozart intrattenere la nobiltà trentina nei suoi viaggi in Italia trova spazio una rassegna estiva che riunisce esperienze concertistiche internazionali e proposte formative e per giovani musicisti.
Se i muri potessero parlare, Palazzo Pizzini in Ala, città al confine meridionale del Trentino con il Veneto, potrebbe raccontarci le vicende di un giovane musicista salisburghese, un certo Wolfgang Amadeus Mozart che in quei saloni della nobile famiglia trentina fece musica durante i suoi viaggi in Italia. Una lapide incastonata nei muri esterni del palazzo così lo ricorda: “In questo palazzo Wolfgang Amadeus Mozart nei suoi viaggi in Italia 1771 – 1772 – 1773 fu ospite dei nobili Pizzini. Ad Ala ci siamo divertiti a far musica o meglio siamo stati noi a far divertire gli altri –( Lettera del 18.8.1771).” In questo spazio per la musica come in altri palazzi storici della cittadina, sabato 30 giugno ha preso il via la III edizione di “Ala città di musica”, un articolato e oramai collaudato progetto culturale, promosso da “I Virtuosi Italiani” con Alberto Martini primo violino del gruppo musicale, quale responsabile artistico e didattico, percorso ricco di concerti, workshop e incontri musicali che si concluderanno il 9 settembre. Musica non solo per ricordare le avventure italiane del giovane Mozart ma che, collegandosi proprio dalla sua precoce genialità musicale, è stata messa in essere per creare un progetto musicale che abbia nei giovani i principali destinatari, un percorso fatto di corsi ma anche di concerti condotti insieme ai docenti, dove gli stessi ragazzi si presentano in un programma ufficiale e calendarizzato per dimostrare quello che hanno appreso nel master, davanti ad un pubblico severo ed esperto ma fatto di appassionati. Nell’arco temporale della manifestazione sono, infatti, inseriti progetti musicali integrati con la proposta didattica. Sono gli stessi artisti in locandina, tra l’altro con esperienze di docenze in conservatori italiani o in istituti esteri, che conducono i seminari, giovani pianisti di fama internazionale come Giuseppe Albanese e Alessandro Taverna, come il prestigioso clarinetto di Fabrizio Meloni (prima clarinetto nell’orchestra del Teatro e Filarmonica della Scala), corsi di pianoforte, violoncello, canto barocco, ensemble strumentali, flauto, che insieme agli altri pianisti di qualità Marcello Mazzoni e Roberto Paruzzo, con Pavel Berman, violino, danno forma ad un intenso calendario di appuntamenti per la rassegna “Giovani promesse”. A fine luglio prenderà il via un’altra ciclo didattico con una formula innovativa, “Music Summer Camp” (dal 26 al 29 luglio) per giovani strumentisti di età compresa dai 6 ai 16 anni con lo scopo di imparare a suonare assieme tra gioco e studio, per un avvicinamento consapevole alla musica da camera e all’orchestra sotto la guida di Elisabetta Fable e Silvano Perlini, violino, Gionata Brunelli, violoncello. Il tutto si affida al supporto strumentale dei I Virtuosi Italiani, complesso nato nel 1989, e al suo primo violino, Alberto Martini, direttore artistico della manifestazioni. Dal 2011 sono protagonisti di una Stagione Concertistica, nella Chiesa dell’Ospedale della Pietà a Venezia, luogo in cui Antonio Vivaldi per tutta la sua vita suonò, insegnò e diede la luce a tutte le opere, attività musicale che fa dei Virtuosi una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama artistico internazionale. Il complesso strumentale, qui presente in formazione di quintetto con Alberto Martini violino, Luca Falasca, violino, Flavio Ghilardi, viola, Leonardo Sapere, violoncello, Sante Braia, contrabbasso, ha dato l’avvio alla manifestazione il 30 giugno con un “Omaggio a Rossini“in occasione del 150° anniversario della morte. Dopo il primo ciclo di appuntamenti riservato ai giovani corsisti guidati da Roberto Paruzzo, la manifestazione è entrata nel vivo con il pianista Alessandro Taverna, insieme gruppo cameristico, è stato protagonista convincente nel Concerto n. 1 in mi min. di Fryderyk Chopin nella versione per gruppo d’archi, sotto il segno di una lettura intima che ne ha esaltato il modello del classicismo di ispirazione beethoveniana. In un successivo appuntamento, I Virtuosi Italiani si sono confrontati con il clarinetto di Fabrizio Meloni con un monografico dedicato alle composizione mozartiane per questo strumento con i Divertimenti Kv136 e Kv138, composizioni giovanili, messi a confronto con Quintetto per clarinetto K581 “Stadler”, composizione matura, preludio al ben più famoso concerto per clarinetto K622. Il pianoforte di Giuseppe Albanese, nella serata di Lunedì 16 luglio sempre negli spazi del Palazzo Pizzini, si è imposto con un programma dedicato interamente a Claude Debussy, del quale lo stesso Albanese è ritenuto uno dei principali interpreti con all’attivo registrazioni per prestigiose etichette discografiche, con una scelta dai Preludi, Suite bergamasque, e brani come L’isle joyeuse scelta che ha dimostrato la grande capacità tecnica del giovane interprete, alle prese in questi giorni con il corsi con i giovani aspiranti pianisti che presenterà nel corso della settimana. Interessante la presenza di un folto pubblico competente composto da appassionati e da addetti ai lavori che hanno in Rovereto, capoluogo di riferimento culturale per quella zona della provincia, e nel culto di Mozart il loro punto di riferimento.
Federica Fanizza
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